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Villa Moffa presso Bra - il 20 Agosto [19]19
Gentilissimo sig.r cav.re,
Le chiedo scusa di non aver potuto, prima d’ora,
rispondere alla lettera di v. Sig.ria che mi accompagnava la nuova Convenzione,
riguardante il nostro servizio alla sua chiesa della Madonna della Mercede.
Nei passati giorni ci siamo qui riuniti qui
quasi tutti i sacerdoti
della mia piccola mia Ist istituzione,
ed ho voluto sottoporre loro ad
essi
la Convenzione propostami proposta.
Ho
oggi il vivo dispiacere ogg di
significarle che oggi non
è mi è possibile
accettare
quella sua offerta così fatta, né per
ragioni che, al caso le dirò,
e
continuare ad officiare S. Martino per ragioni ma
affatto indipendenti affatto
dalle
ottime relazioni personali che sono tra noi e che e
furono spero saranno sempre
il
vincolo più bello di reciproca stima tra la sua ottima
distinta famiglia
e i sacerdoti del mio Istituto.
A
questa A dimostrazione
prova di ciò io non
non le dico:
noi
le diamo un mese questo
o quel tempo e poi ci ritiriamo tra
quindici giorni o un mese;
ma
ella si provveda diversamente vostra
signoria veda di provvedersi bene
e,
finché non sarà provvisto, noi continueremo così
in modo che nella sua chiesa
di San Martino non venga mai ad essere interrotto il servizio religioso.
Sono
a prega di Gentil. sig.r cav. voglia gradire
con i miei ogni mio
ossequio,
la
espressione che la prego estendere alla sua Signora e
a tut ai suoi o
e a
tutti la di sua
famiglia.
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