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[Roma - Ognissanti,] 3 febbrajo [192]6
+ Anime e Anime !
Caro Aglietti,
Grazie e pace da nostro Signore Gesù Cristo!
Ho visto certi tuoi modi ed ho saputo di te qualche cosa
che proprio mi ha fatto tanto dispiacere.
Ed essendosi le persone addette a codesta Casa fatto di te
il giudizio che tu non ci stai volentieri, ma, direi, per forza, -
jeri
sera non potendo venire io, ho detto a
don Adaglio
di
esprimerti il mio rincrescimento e ad un tempo pregato
don Adaglio di dirti
e
consigliarti a tornartene di voler allora tornare in
famiglia; -
visto
che non ti adatti allo a
quello spirito di umiltà e di
obbedienza,
di
sacrificio e che deve
essere tanta parte della nostra vita di religiosi,
secondo
il quale cui desideravo
condurti in Domino.
Però
temo di non avere aver
usata sufficiente carità con te di non averti
av
come dovevo avvertito. E per ciò ti scrivo,
esortandoti a riflettere bene
alla
grazia della vocazione celeste, che tu butti; certo con grave
pericolo danno
dell’anima tua e con pericolo di perdere fors’anco l’anima tua in eterno -
Figliol mio, prega e pensa bene ai piedi di Gesù, e poi sî felice
di
essere magari lo
straccio della Divina Provvidenza e magari lo straccio di tutti
per l’amore di Gesù Cristo benedetto.
telegr. a Rodi
correggere bozze
Casa Fani
3½ Principe Boncompagni
Via 7 Sale
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