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 [+]         [Tortona,] 30 Ottobre 1933


 Rev.mo Padre provinciale,


 Riferendomi a sua gradita del 27 corr. sono a darle le richieste informazioni

sul ch.co Medici Luigi.

 Egli è da noi da tre anni, ed ha fatto la 3ª ginn.le ed ha 20 anni.

 A quelli che sono di questa età più critica, siccome noi non usiamo né cilicî

né discipline, cerchiamo, ad attutire le passioni, di disciplinare lo spirito

e mortificare il corpo con qualche ora di lavoro manuale al giorno,

che non impedisce di fare i loro anni regolari di studio.

 Egli, alcuni mesi fa, disse che non voleva più fare questo, attenersi alla nostra regola,

ma desiderava entrare in Seminario, dove solo si studia.

Avvento che egli è qui gratuitamente

 Scrisse al suo parroco E e andò a casa per trovarsi un posto.

Il posto in Seminario non lo eb

 Per mancanza di mezzi in Seminario non andò - mi scrisse di riprenderlo

che l’intendeva e che era deciso di restare, e l’ho ripreso. Poi mi disse

che voleva farsi dei nostri eremiti; gli ho detto: fatto osservare che essi non studiano,

non prendono Messa, quindi andava all’opposto dei suoi desiderî.

 Mi chiese di essere tolto di mezzo agli altri e di non più lavorare,

ma solo studiare e l’ho tolto. e non ha d Dopo una settimana capita qui una zia

e vengo a conoscere che già, come prima aveva scritto clandestinamente

che voleva non era contento ma voleva venire andare a casa cambiare.

 Casualmente in mi incontrai in parlatorio con sua zia,

e le consegnai il figlio il giovane e, sentito di che si trattava le consegnai il giovane,

ma prima di sera la zia tornò, dicendomi che egli era pentito e che voleva sempre restare,

e l’ho ripreso. Dopo due un giorno, mi chiede di andare a casa per affari.

Ho capito, e gli ho detto: - non tornare, se non sei deciso di restare,

Andò e anche al parroco ho scritto ripetutamente in questo senso. Tornò, dicendomi

che intendeva rimanere per sempre, - invece ho ricevuto dal suo parroco una lettera

in senso diverso, - e poi anche una cartolina da sua mamma.

 Ho richiamato il giovane, e mi dice che non intende restare.

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Com Lei, padre, mi chiede il perché di questo mutamento: non lo so spiegare

se non che egli deve avere una rotella che non gira bene.

 Quando venne non voleva mangiare minestra e ce ne volle per indurlo,

e taciturno fu sempre taciturno, non dice una parola, se non è interrogato

¨