V061T007 V061P008
[l’azzurro è dattiloscritto]
Il Divino Maestro
Gesù andava a una città chiamata Naim, e andavano con lui i suoi discepoli,
e una gran turba di popolo.
E
quando Ei fu vicino
alla porta della città,
ecco che veniva portato fuori alla sepoltura un figliolo unico ...,
e la
madre era vedova ... e seguiva il e
veniva dietro al suo povero figlio
figliolo morto
afflitta
tutta in desolata, povera madre
donna! e gran numero di persone della città
l’accompagnavano.
E vedutala il Signore, mosso a pietà di lei, le disse: Non piangere!
E
si avvicinò alla bara, e la toccò, e disse an
ancora: Giovinetto, dico
a te levati su!
dico
a te E il morto si alzò a sedere, e cominciò a
parlare:
E il
Signore (lo prese per mano e) lo
rendette alla povera madre!
E tutti glorificavano Dio, dicendo: Il Signore e Dio grande ha visitato il suo popolo!
Ah il Signore come
O anima del mio caro figliolo, ah da giorni e giorni che sei morta alla grazia!
Vuoi essere contenta, vuoi sforzarti di ridere e di parere lieta e felice...,
ma no, non lo sei!
Dopo quel momento che tu sai ..., dopo quel momento infelice ...,
non hai più avuto pace!
E da quell’istante il povero padre dell’anima tua
quante lacrime ha sparso sulla tua morte, o figliolo!
Su, o figlio, coraggio! coraggio!
Levati al tocco della grazia, senti la voce di Gesù che ti chiama
a una vita di preghiera, a una vita più pura e cristiana ...
Oh bella è la misericordia di Dio! - e dolce è al Signore
venire ancora ad abitare il tuo cuore.
No, lui non ricorderà più nulla che fu male, più nulla!
Ritorna, o figliolo, levati su da quello stato ... prega la Madonna,
risorgi ... e vieni ...!
Il povero padre dell’anima tua ti aspetta ancora ...!
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