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[l’azzurro è dattiloscritto]


Ai padri e alle madri di famiglia


 Uno dei principali doveri dei genitori

è quello di pensare alla buona educazione dei loro figlioli.

 Ora, siccome le molteplici esigenze della vita rendono impossibile

il pieno compimento di essa nel santuario della famiglia

deve sommamente stare a cuore a tutti i genitori di scegliere quelle scuole,

quegli Istituti, in cui l’educazione è tenuta per quello che veramente è,

vale a dire un’opera divina per eccellenza, fondata sui principî e nel sentimento religioso.

 È necessario, quindi che la religione tutto signoreggi nella scuola e nell’Istituto:

l’insegnamento, la disciplina, la stessa ricreazione!

La religione non deve essere uno studio o un esercizio, cui sia solo assegnato la sua ora:

è una fede che deve farsi sentire costantemente e dovunque,

ed esercitare la sua azione sulla vita intera. Finché non si darà a Dio

il suo posto di sovrano nell’educazione, nulla si potrà sperare di buono da essa.

A questo solo patto, la scuola, l’Istituto raggiungeranno il loro sublimissimo scopo

di veramente e sodamente educare.

 A quanti desiderassero affidare a noi i loro figli

assicuriamo ogni nostra sollecitudine per tutto che riguarda religione, morale, sanità

e profitto negli studî così scientifici come letterarî.

 Possiamo accettare, pei nostri vari Istituti, giovani delle classi elementari;

ginnasiali, tecniche e liceali.

 Quest’anno abbiamo comprato a Tortona la Casa oblatizia,

vi abbiamo fatto un altro piano, trasformandola in uno splendido collegio,

facendovi spese non indifferenti. «La scuola, diceva il Tommaseo, se non è tempio,

è tana». I nemici di Dio non dormono: dormiremo noi, figli della luce e della verità?

 Amici, all’opera! per la gloria di Dio, per la salute di tanta gioventù.


            Sac. Orione

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