V061T019 V061P037



[l’azzurro è dattiloscritto]


A Monte Spineto


 I poveri eremiti della Divina Provvidenza, si avviarono da paesi lontani,

e sollevando lo sguardo pieno d’amore verso Monte Spineto, commossi ti hanno salutata,

o vergine benedetta; Ave Maria! Come è dolce questo saluto!

È il saluto di chi annunciava alle genti la pace da lungo tempo sospirata e pianta;

è il saluto che a te annunciava, insieme con quella dal figlio di Dio,

la maternità di tante anime afflitte e desolate che a te o immacolata,

dovea presentare il Cristo, lavate nell’onda purissima del sangue suo divino. -

Ave, Maria! Cara e dolcissima Madonna mia, con quanta effusione

noi abbiamo pianto ai piedi del tuo altare, dopo tanto tempo che non eravamo più venuti!

Ma Tu ci hai riconosciuti ancora, o madre, : vedi, siamo sempre i tuoi poveri figli!

Abbi misericordia di noi, o madre delle divine misericordie! Tieni le tue braccia

e il tuo cuore sempre aperto, affinché sul tuo seno troviamo conforto e vita.

*

 Ave, Maria! Fissando gli occhi sul tuo simulacro, o dolcissima madre nostra,

abbiamo sentito che tu sei qualche cosa più che umana creatura:

traspare dall’umano sembiante quella bellezza ineffabile,

che è l’ornamento più fulgido creato da Dio per il Paradiso.

 Ave, Maria! e noi ti salutiamo, umile ed alta più che creatura, vergine bella

di Monte Spineto, che in soavissimo atteggiamento mostri il tuo divino figliolo

in atto di benedirci! Salve, o beata, dal vivido fuoco di una fede profonda e tranquilla

atteggi l’aspetto verginale al lieve sorriso di un’estasi materna.

 Ave, Maria! che tutte quante le eresie schiacciasti col tuo piede verginale,

fuga col folgore dei tuoi occhi i nemici immondi, o tutta pura:

dirada le tenebre che minacciano confondere i tuoi figli, o fulgida stella del mattino!

Tra il profumo dei fiori della finestra, tra un’onda di luce e un azzurro immenso di cielo,

tra le lacrime e la fede di tutta la mia tenerezza filiale, accogli, o pia, o bella,

o Clemente, la preghiera dell’anima: salva e santifica il tuo popolo!

*

 Ave, o Maria! - Le generazioni passeranno dinanzi a te venerandoti

piene d’ammirazione e di speranza, e diranno commosse: qui è discesa dal cielo

la madre nostra! - E qui verranno i figli della Provvidenza, camminando per mari

e per monti agli splendori del tuo volto, o madre adorata; e con essi verranno

da regioni lontane le barbare tribù a posare qui l’arco e la faretra e la natia ferocia.

 Ave, Maria! - Tutte le genti ti diran beata: d’indole e di costumanze

e di colori diversi, e di diverso linguaggio, e di terre fino allora divise e nemiche,

o Vergine, ai tuoi piedi io vedo popoli abbracciarsi e parlare un solo linguaggio;

e, fatti uni di fede e di madre, sollevare da queste altitudini

l’inno grande dell’amore di Gesù. - E i secoli, come scrissero i tuoi prodigi,

così andranno ripetendo le tue lodi immortali. Ave Maria!


            Sac. Orione

¨