V061T038 V061P064
Cosa s’è fatto?
Direte che vi abbiamo fatto sospirare il giornaletto e le notizie
dell’Opera della Divina Provvidenza, e veramente voi avete ragione
o miei cari cooperatori e ottime benefattrici, ma d’ora innanzi saremo puntuali,
e
sarete contenti tutti compensati
perché ho da dirvi molte cose
che
certo vi do porteranno
molta grande
consolazione. E, per cominciare
dalla Casa di Tortona, vi dirò subito che, se veniste qui a Tortona,
vedreste che in questo frattempo di silenzio tra noi, qui si è lavorato;
si è
lavorato in senso spirituale con puro e
si è anche lavorato con l’aiuto di
Dio
pel buon andamento materiale della Casa: Sì, vedrete che qualche cosa con l’aiuto di Dio
si è
fatto; anzi voi vedreste che molto ha fatto di nuovo e di grande la
dolce mirabile
e dolce Provvidenza del Signore.
Vedete,
che nel giro di pochi
mesi la Casa della Divina Provvidenza
è sorta quasi a nuova, e si è ingrandita più del doppio di modo che potremo un altr’anno,
a
Dio piacendo, accogliere molti fanciulli di più; E
e ora non siamo che a metà,
è quello che faremo dopo!
A
conti finiti tra il comprato e il fabbricato sarà però
già una bella somma,
si
capisce, passeremo le 50.000
(cinquantamila) ottantamilalire.,
ma che importa?
Capisco
Intendo già bene
che voi mi direte: «ma poi Lei come farà? ...
e
e poi chi Le paga
pagherà? Eh via! - non mi disturbate per ora: sono
debiti, è vero,
ma lasciatemi fare, - lasciatemi un po’ andare avanti alla buona senza tanti calcoli umani:
in Domino! in Domino! senza tanta carta e penna e calamajo:
si digitus Dei est hic, lasciatelo un po’ libero questo dito:
questo
se mostra di essere il dito di Dio, non bisogna
legarlo:
dove
finirà finisce la
miseria mia, là comincia la ricchezza della Provvidenza infinita
del mio Dio, del nostro Padre celeste.
Ora per la maggiore gloria del Signore bisogna fare un gran debito, un santo debito,
magari di centomila lire, poi una grande, bella e devota statua bianca della
Madonna santissima che coroni il santo debito, che troneggi su questa Casa che è sua,
che vegli sopra tutti noi della Provvidenza che siamo suoi, figli suoi, roba sua, tutta sua:
e vegli e domini, come dolce madre e regina celeste su tutta quanta la città di Tortona,
V061P065
coi
raggi di grazie che l Le
piovono dalle mani piene di misericordie,
e la fronte dolcissima e divina coronata di stelle scintillanti,
nella
conforto nella oscurità delle notti, e poi ...
Poi?
Poi,
amici miei, non temete; per ora si va avanti come
quasi come quasi come
alla
meglio, si fa quasi il vapore quasi
come fa il vapore: anche voi: facendo:
puf! puf!
e
puf! - poi c’è la
Madonna santissima che e della
Divina Provvidenza è con noi
ci
vuole bene provvederà: e
Essa sa che vogliamo fare del bene: che le vogliamo
bene,
molto
bene: e anch’essa essa
ci vuole bene, molto bene, e
quindi ... quindi essa pagherà!
a
A suo tempo ... quando noi
avremo capito bene che
da noi possiamo nulla:
che
essa è tutto, che la Madonna è tutto, - che la
Divina Provvidenza è tutto,
allora
tra lei e la Madonna
santissima e forse anche qualcuno
anche di voi,
pagate
poi tutto che vorrà
vorrà aiutare la Madonna pagate
poi tutto
o
miei cari benefattori, e si
pagherà questa piccola miseria di debiti,
e si
pagherà dell’altro: avanti in
Domino!
La
Casa era stretta, le domande dei
ricoverati di giovanetti poveri da ricoverare
sono molte, e crescono ogni giorno: perché non salvarli? sono figli di Dio anch’essi:
sono poveri fanciulli che, abbandonati, finirebbero forse in galera o in un ospedale:
perché non salvarli?
Chi di voi non mi vorrà dare una mano, non vorrà dare una mano
alla
insieme colla Madonna SS. per pagare i nostri debiti,
e fare del bene?
Tutti
mi dovete aiutare aiuterete,
non è vero?, e chi non lo può colla borsa,
preghi
e preghi per noi: al resto ci p
quello che noi che
non possiamo noi,
lo farà Iddio!
Intanto, - macchina, avanti!
Avanti: in Domino! in Domino! in Domino semper!
[Sac. Luigi Orione
dell’Opera della Divina Provvidenza]
¨