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Biblioteca Popolare Cattolica - Messina
Messina, Aprile del 1911
Ill.mo Signore,
La stampa è coefficiente massimo della propaganda del pensiero,
ed esercita sulla società un impero poderoso. Però quand’essa è irreligiosa o immorale,
diventa causa funesta di pervertimento delle menti e di corruzioni dei cuori,
e ciò specialmente tra le classi popolari dei giovani inesperti,
i quali attribuiscono quasi sempre alla parola stampata un’autorità indiscussa.
Ora, allo scopo di fare un po’ di bene alla gioventù e al popolo,
avrei pensato di aprire in Messina, con l’aiuto di Dio e dei buoni,
una «biblioteca popolare cattolica», poiché si deve con dolore constatare
che la cattiva stampa è qui così sostenuta e largamente diffusa che,
se non si conoscesse il vivo sentimento religioso dei messinesi,
si sarebbe quasi indotti a credere che questa sventurata città, dopo il terremoto,
sia caduta in mano delle sette e di una stampa miscredente,
sovvertitrice di ogni ordine religioso e sociale.
Con la biblioteca popolare non si ha la pretesa di redimere Messina
dalle sue immense ruine d’ogni genere, ma semplicemente l’intendimento
di portare un modesto contributo affinché essa riesca cattolica quale fu,
e città sempre eminentemente colta e gentile.
Si provvede ad un bisogno universalmente sentito:
a curare ciò la febbre di leggere, che vi è oggidì, con letture sane,
che sottraggono alla tentazione di dissetarsi a fonti inquinate: si diffonde,
o concorre ad alimentare nei superstiti, la luce della fede che fortifica,
la speranza cristiana che consola e la carità di Gesù Cristo che infiamma e ravviva.
Fidato nella Divina Provvidenza, che sempre mi sostenne,
mi rivolgo pure alla bontà di v. S. ill.ma per pregarla di darmi il suo valido aiuto.
Il concorso, sia esso in denaro oppure in libri, nuovi o usati,
giungerà ugualmente benedetto, e Iddio la ricompenserà dell’opera buona.
Si tratta, come ella bene comprende, di una vera opera di conservazione della fede,
essendo ormai evidente che la massoneria vuole alacremente attuato in Messina
tutto un suo piano di scristianizzamento.
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Annesse alla biblioteca vi saranno«sale di lettura» per studenti ed operai,
e un centro di propaganda religiosa per la diffusione di opuscoli facili e popolari,
di foglietti volanti in difesa della verità cattolica e a sostegno del buon costume,
ed anche questo confido potere far subito per l’aiuto dei generosi,
dacché il momento è grave, ed «Charitas Christi urget nos».
Se l’umile opera è voluta da Dio, come spero, Iddio, con la sua grazia vivificatrice,
fecondi il piccolo seme di questa parola, e gli dia incremento,
e benedica largamente ai benefattori.
Gradisca, ill.mo Signore, ogni mio ringraziamento e ossequio, e mi abbia
Dev.mo Servitore in Gesù Cristo
Sac. Luigi Orione
della Divina Provvidenza
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