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La Benedizione del Papa


 Cari figli della Divina Provvidenza e cari benefattori,


 Vi scrivo che ho l’anima ancora imbalsamata ancora dalla carità

con cui il nostro S. Padre Benedetto XV si degnò ricevermi in privata udienza

il 6 corr. marzo, festa di S. Marziano.

 E ve ne parlo perché so di farvi cosa gradita e profittevole.

 Il sommo Pontefice mi accolse dunque con grande bontà, e,

fattomi sedere presso di sé, m’interrogò con paterno affetto

specialmente sull’andamento della nostra cara Congregazione.

Io ho ringraziato sua Santità di una somma di denaro che pochi giorni prima

egli aveva elargito per la nostra chiesa di Roma; ed ho umiliato ai suoi piedi benedetti

i voti e la devozione di tutti i figli della Divina Provvidenza, come dei nostri allievi

e dipendenti: delle suore e di tutti i benefattori e le benefattrici dei nostri Istituti.

Gli ho detto che tutti vogliamo essere sempre figli affezionati e obbedienti

al vicario di Gesù C. e alla chiesa, e lavorare quanto più potremo alla gloria di Dio.

 Mi gode grandemente l’animo di poter dire che, come sempre

ho trovato nel Papa l’amico, il protettore e il padre della nascente Congregazione.

 Oh, quanto avrei voluto che tutti i poveri figli della Divina Provvidenza,

e prima quei più cari che sono lontani, al Brasile o sotto le armi,

esposti a pericoli d’ogni sorta, avessero potuto ascoltare le dolci parole di conforto

e di incoraggiamento del vicario di Cristo.

 Oh, come avrei voluto che tutti i nostri benefattori avessero udito il Papa

quando diceva: «Sì, sì, con molto piacere e di cuore li benedico tutti, tutti!»

 Che almeno questa debole eco sia a tutti voi di somma consolazione:

che tutti sentiate lo spirito e la carità soave di Dio discendere copiosa sui vostri cuori,

poiché quando il Papa parla o benedice, è Gesù Cristo stesso che parla o benedice.

 Fa ora d’uopo che vi dica come mi sia dipartito dai piedi del S. Padre

immensamente consolato?

 Il Papa non solo mi trattenne con tutta l’effusione del suo cuore,

ma ebbe la benignità di scrivere, sotto una sua grande fotografia,

un prezioso autografo, in cui dice che non solo imparte un’abbondante benedizione

su la nostra umile Congregazione, su ogni Casa e su nostri cari benefattori,

ma aggiunge anche un augurio, perché la benedizione apostolica sia per tutti

veramente piena ed efficace.

 Procuriamo ora di fare il possibile per corrispondere alla bontà del S. Padre;

e facciamo speciali preghiere perché Iddio voglia conservare e proteggere a lungo

il degno suo vicario in terra Benedetto XV.

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 Ho poi baciato per me e per voi la mano ed il piede di sua Santità,

e in quel momento la mano del vicario di Cristo si posò paterna sulla mia testa

ad impartire ancora una volta su me e su voi l’implorata benedizione.

 Mai forse sono uscito da altre udienze con l’anima più piena di luce spirituale.

 La benedizione del Vicario di Gesù Cristo ci sorregga e conforti per tutta la vita!

 Vostro aff.mo in Gesù crocifisso e Maria SS.


          Sac. Luigi Orione

          della Divina Provvidenza

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