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Il Benefattore dei vecchierelli nominato Monsignore
Non possiamo esprimere la gioia vivissima
che recò ai figli della Divina Provvidenza come ai poveri vecchi di Sant’Antonio
la notizia che il nostro santo padre Benedetto XV si era degnato nominare
il rev.mo sign. teologo don Riccardo Fortis a suo cameriere segreto in abito paonazzo.
Sua Santità ha voluto così manifestare la sua augusta benevolenza
e la sua particolare stima verso tanto modesto quanto benemerito sacerdote novarese.
La modestia è virtù gratissima a Dio e di ammirabile edificazione,
ma è pur bene che la santità della vita sacerdotale, la dottrina, la carità
risplendano a buon esempio del prossimo e a glorificazione di Dio e della santa chiesa.
Né noi possiamo tacere che il rev.mo sig. Teologo don Riccardo Fortis,
più che benefattore insigne, è il vero fondatore e padre del nostro ospizio.
E come non vi ha nulla di più caro a Gesù Cristo che il suo Vicario in terra
e la libertà della sua chiesa, siccome disse Sant’Anselmo, e il fare del bene al prossimo,
specialmente alle anime: così chi potrà mai dire tutto lo spirito di romanità,
tutta la carità evangelicamente silenziosa del novello Monsignore?
Questa nomina fu il più autorevole riconoscimento della virtù vera, evangelica
e veramente sacerdotale.
Oh se la compianta zia del novello Monsignore, se la Contessa Teresa Agazzini
ci fosse ancora, che gioia sarebbe mai la sua! Essa, che era tutta infervorata
d’amore al Papa, e alla chiesa, se oggi ci fosse a vedere «il suo teologo»
fatto Monsignore! Ma lo avrà ben veduto dal Paradiso, dove fermamente speriamo
l’abbia chiamata Iddio per darle il premio di tanta carità, e di lassù avrà certo esultato
insieme con noi!
Che Dio conservi lunghissimi e felici anni il primo nostro benefattore,
il padre dei nostri cari vecchi.
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Possa Mons. Fortis allietarsi nel vedere l’ospizio di S. Antonio in Ameno
e il caro annesso Santuarietto fiorire quasi eletti giardini di pietà, di preghiera di carità,
ed essere per tutti i benedetti vecchierelli di Sant’Antonio come l’anticamera del cielo.
E i nostri vecchi siano un giorno la sua corona in Paradiso!
«In fine della vita, diceva il ven.le Don Bosco, si riceve il frutto delle opere buone!»
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