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[Conferenze sociali]


 È il tempo delle semine, ed è ebbene usciamo anche noi,

umili ma fedeli servi della chiesa e semineremo largamente

a seminare a larga mano Gesù Cristo nell’anima del popolo. Dies mali sunt,

ma non impauriamoci; dove finirà la nostra mano, la stiamo certi che comincerà

il braccio di Dio, poiché non lavoriamo noi lavoriamo per fini umani.

I tempi li vinceremo colla carità verso le anime e verso i corpi dei nostri fratelli, e là


vogliamo raccoglierci i cattolici, illuminarsi sui pericoli e sui bisogni del Paese

e preparare un migliore domani all’Italia.

 Io propongo non solo la necessità ma l’urgenza di questo lavoro

per i supremi interessi della chiesa come della Patria

Io è oggi vedo un moto vastissimo assai vasto, il quale corre dritto a colpire la fede

e tutti i suoi benefici sociali


vogliamo intensificare la vita religiosa e morale degli italiani.

 Catacombe morali e ostracismo alla chiesa dalla vita civile

 Numericamente saremo i più, ma pensiamo per i meno

perché non siamo organizzati o male organizzati - abbiamo l’apostasia della società civile


soldati e per la nostra cara Patria.

 In alto i cuori o miei parrocchiani, e siamo ora! riconoscenti al Signore:

o miei cari e accostiamoci a lui, facendo una santa Pasqua, e troveremo la gioia profonda,

la pace intima del cuore alle anime nostre.

 Guardate, o cari miei, che il vostro prete non vi vuole ingannare inganna

e perciò vi dico che ancora grandi doveri e grandi sacrifizî dovremo compiere

per la sostenere la nostra fede santa religione e per la grandezza della nostra Patria.

Ma uniamoci a Dio, e chiediamogli e Dio e Iddio ci darà la forza, la grazia

di essere sempre pronti a compiere da buoni cristiani cattolici e da buoni patrioti

tutto il nostro dovere. È un gran bene per voi questa Pasqua,

perché esse vi purificherà sempre più nella vita sp cristiana e, purificati,

vi stringerà a Gesù Cristo nella Santa Comunione, e vi farà capaci di ripetere,

nelle gioje e nei dolori,


non attendiamo alle difficoltà dei tempi: ma, per quanto è da noi,

provvediamo efficacemente e subito prendendo in mano la causa del popolo

che è sempre la causa di Dio.

 Dies mali sunt, ma non impauriamoci, cerchiamo di vincere i tempi colla carità

e col verso le anime e verso i corpi e col coraggio che viene da Dio dal Cielo:

dove finirà il nostro braccio, la incomincerà la mano di Dio. Arrivederci odunque

 Aff.mo in X.sto

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 due forze, due operosità, due lavori si dividono il mondo: il lavoro della mente

e quello del braccio Il primo fu sempre in onore presso tutti i popoli;

il secondo fu reso nobile e grande da Cristo, operaio divino, che scelse a padre putativo

l’umile fabbro di Nazaret.

 Tanto l’uno come l’altro di questi due lavori possono traviare:

il traviamento del primo diviene negazione del soprannaturale,

delirio dell’orgoglio: il traviamento del secondo diviene socialismo e anarchia -

Importa per il bene della famiglia.


vada a reale e immediato beneficio del popolo

cercare e medicare le piaghe del popolo, curarne le infermità: andargli incontro nel morale

e nel materiale

 In questo modo la vostra azione sarà non solamente efficace,

ma profondamente cristiana e salvatrice - Cristo andò al popolo

 Sollevare il popolo, mitigarne i dolori risanarlo - Deve starci a cuore il popolo -

L’Opera d. Div. Provv. è pel popolo.

Andiamo al popolo - Bisogna riscuoterci.

 Evitate le parole: di parolai ne abbiamo piene le tasche: taumaturgo sarà il fatto

ricondurre alla fede avita le turbe ricondurle al Padre, alla chiesa = un lavoro popolare

 Patriottico: uno dei più sacri amori: la Patria. Cristo e l’amore di Patria -

non bisogna mai disgiungerli - Dulce pro Patria mori. Noi la vogliamo prospera, grande,

gloriosa - Noi la vogliamo cristiana e forte

 Chi non è conquistatore non si difende - lanciarci alla conquista - via le accademie

 L’Università è la corona di quel libero insegnamento per cui lottarono

Dondes Reggio Acquaderni, Paganuzzi, Tovini, Toniolo, Semeria

 Nessuno più patriota, più italiano di me - la nuova Italia

Papale - S. Cipriano - la grandezza dal Papa - la causa del Papa

è la causa di tutta l’umanità - Essa abbraccia i secoli e non avrà fine

 Stringerci attorno ai Vescovi.


operai dell’ora novissima che mantenete in riverenza l’impero della fede

sulle istituzioni sociali. - Giotto

 Francesco d’Assisi ha sposato la povertà - Leone XIII la volle battezzata

e consacrata sposata a Cristo la democrazia e voi siete i pittori

che colle istituzioni sociali cristiane l’andate dipingendo sulla faccia del mondo.

 Infochiamoci nell’amore di Cristo per salvare il mondo.


del polo e gli ardenti soffocamenti dell’Equatore - A tutto arriva non vede barriere -

 E le più recenti istituzioni sono degne delle antiche

 Tutti gli ospedali civili sono fondati di fondazione religiosa, furono pulpiti di cuori

sulla carità e tutte le benefiche istituzioni - Qualcuno mi dirà:

ma abbiamo visto uomini lontani dalle pratiche della vita cristiana

e talora fin ostili alla chiesa e al clero, compiere opere di beneficenza.

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 La risposta o meglio la spiegazione già l’ha data l’autore della Vita dei Cesari =

essi vivono e si muovono in ambiente cristiano, respirano aria cristiana,

mi diceva un giorno p. Semeria: sono cristiani loro malgrado e a loro insaputa.

E quello che si dice degli individui, si dica delle stesse nazioni;

le nazioni vivono per il cristianesimo vivono in esso; è aria cristiana l’aria che respirano,

e quando quest’aria cristiana loro manca, quando l’ossigeno evangelico,

lo spirito di Cristo scompare, allora avete il Messico, avete la Spagna rossa,

avete la Russia; avete i senza Dio, ma anche i senza Patria; il Comun. il Nikil la barbarie:

Essi parlano di libertà, ma esercitano la tirannia: parlano di fratellanza,

ma basta che trovino indosso una medaglia e squartano i loro stessi fratelli di sangue

e di nazionalità come buoi, li impiccano alle piante, o li bruciano vivi

o massacrano nel modo più barbaro Benedettino.


 Simile ad uno scolaro che lascia il collegio per andare in vacanza,

dopo un lungo anno di reclusione, la donna si è trovata, dopo le più recenti invenzioni

e specialmente in durante questa lunga guerra, si è trovata lanciata in una vita di libertà,

di movimento e anche di lavori che non aveva mai conosciuto.

 La donna sino a jeri era rinchiusa nello stretto cerchio della vita di famiglia,

e quelle che ne uscivano erano un’eccezione - Oggi la donna entra da per tutto.

Le donne del popolo entrano nelle fabbriche, ove non si richiede che destrezza

e intelligenza, essendo la forza muscolare rimpiazzata dalla forza motrice della macchina.

Oggi poi una quantità di nuovi impieghi sono dati alle donne: le scuole elementari

anche maschili e superiori; sono date alle donne: essa le scuole me tecniche e i ginnasî,

i licei, le università sono aperte alle donne professoresse; all uffici di posta, fattorin

di telefono di telegrafo, esattoria libri di conti, casse, tram elettrici, fattorine ecc.

tutti posti che avvezzano la donna a lavorare fuori di casa, a fare da sé,

a entrare in competenza con l’uomo, ad essergli preferita -

onde una nuova situazione sociale.

 La donna è divenuta la maggioranza in tutti i paesi, e le donne non maritate

saranno domani in Italia, le più numerose. È cristiano, è caritatevole

occuparsi del femminismo, o meglio della famiglia cristiana.

L’attacco contro questa fortezza sociale che è la famiglia cristiana, custodita

e mantenuta dall’indissolubilità del matrimonio ora latente ancora,

vedete che domani diventerà furioso.

Il giorno Il femminismo è una parte importantissima della questione sociale,

e il nostro torto, o cattolici, è quello di non averlo compreso subito.

 Fu grande errore.

 Il giorno in cui la donna, liberata da tutto ciò che chiamiamo la sua schiavitù,

madre a piacer suo, sposa senza marito, senza alcun dovere verso chicchessia,

quel giorno la società crollerà più spaventosamente che non all’anarchia più spav

che non abbia crollato la Russia il bolscevismo - Troppa poca gente ancora

comprende la questione femminista.

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 Confessiamolo francamente, noi cattolici abbiamo trattato il femminismo

con una leggerezza deplorevole. Si sono rip vanno ancora oggi ripetendo

dai più severi i vecchi scherzi di Molière, le spiritosaggini dei Gaudissarts.

Ma noi qui vediamo che il ridicolo non ammazza nulla, e meno che meno il femminismo.

Esso si è insinuato da per tutto, formando leghe e comitati, inspirando riviste e giornali,

trattando tutte le questioni che interessano la donna.


 È lui o lei?

 «Un dissidio con la santa sede od il semplice distacco anche solo

di una parte delle nostre forze da questa, sarebbe il peggiore dei danni».

Così scriveva

 Questi erano i sentimenti e le dichiarazioni della cultura di don Murri di una volta,

e propriamente del 16 febbraio 1902, di quando anche noi eravamo guelfi con lui

e forse più guelfi e democratici di lui; ma oggi che la Cultura sociale (1 aprile 1906)

ci parla così diversamente e dice che e propugna la Lega democratica nazionale

da essa Murri propugnata distaccandosi dagli indirizzi voluti dalla s. sede

«che non riconosce conosce altra autorità (qui il diavolo tiene la coda) che

il volere comune dei soci, né altra via per quella indicata dal libero consenso degli iscritti»

(Cultura soc. 1 aprile) e che quindi le dichiarazioni perfetta sommessione

alla ai voleri della s. sede se ne sono andate - s Sta quindi bene si sappia

dai nostri lettori amici e lettori che non siamo così imbecilli da non intendiamo affatto

di lasciarci giocare da quel Signore al più obbrobrioso giuoco di funambolismo;

noi, oggi che, la sua Cultura sociale è così cambiata e danarose

e da sferzate ai giovani democratici cristiani, unicamente perché le loro nostre coscienze

si ribellano a lasciarci vellicare e rigettano ogni sentimento,

ogni movimento di ribellione alla chiesa proclamandole atto

che vogliamo davvero essere con Roma, per Roma sempre oggi sta bene si sappia

che non siamo così imbecilli da abbandonare ad es. Roma per Bologna

o la Rocca eterna del Vaticano per le torrette tipiche di Ancona. Ma ci sorge un dubbio.

È ancora don Murri che scrive la cultura od è la sorella?

In Ché, in questo caso disgraziato, poveri riformatori povero domani d’Italia!

alla t avanz alla testa delle schiere giovanili cattoliche

avanza avanguardia senti di vigile e fremente dell’azione democratica cristiana

della Diocesi ............

con lavoro pronto nuovo rapido, si energico di portare un’onda di rinnovamento cristiano

organizzando la democrazia l’azione democratica cristiana della diocesi

aff studiando e lavorando mano mano in tutti alla soluzione efficace e cristiana

dei problemi della vita moderna


 U. C. formazione religiosa e sociale formare la coscienza

e il carattere dell’uomo cattolico - è conditio sine qua non. La formaz. relig.

mira a conservare e ravvivare nell’uomo l’anima cristiana l’anima sublimata dalla grazia

e orientata verso il suo fine soprannaturale

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un esercito non solo una raccolta di uomini - soldati disciplinati istruiti, esercitati,

allevati alle fatiche e ai disagi - idonei a usare le armi e certe armi - Brasile -

esercito aereo - non solo a pilotare, ma abili utili al maneggio - vedete i premilitari,

E così gli uomini cattolici, non un’accolta qualunque di uomini purché battezzati,

ma che siano veramente dei cristiani - non far popolo - multiplicasti gentes

et non magnificasti etc - Gedeone - i 300 alle Termopili - «pochi e buoni

come i versi del Torti» - Giusti: metti che quattro mi bastonino qui etc

Cristiani - che vuol dire? - Cattolici - Cristiano è il mio nome,

cattolico il mio cognome

Militanti - non è una confr.ta, non Terziarî, non Ritirî operai

non società di m. soc., non una Cassa rurale - loro scopo è il bene religioso,

morale e talora anche materiale dei soci, mentre la fedel - I. U. C. alla santificazione

individuale vuole aggiungere l’apostolato in parrocchia, - e poiché l’unione fa la forza,

riunisce tutte le energie buone, e virili e fattive per esplicare un lavoro intenso

di cristianizzazione della società.

Premessa - L’azione cattolica «far fiorire la vita parrocchiale - giovani -

giovinette - Si - donne - studenti - Uomini» un bel gruppo di uomini,

fedeli a tutte le manifestazioni religiose della parrocchia.

 Occorre la formazione religiosa; nil volitum quin prec. - A Tim.:

Esercitati nella pietà pietas ad omnia utilis est in quanto la promessa della vita presente

e della futura recte novit vivere qui recte novit orare.

Istruzione - conoscere Gesù Cristo - Vangelo - Catechismo parrocch. adulti,

predicazioni straordinarie - Conferenze - letture istruttive - la lettura del Vangelo

in famiglia - fogli volanti, manuali di vita pratica cristiana.

 Pietà doveri del buon cristiano adempiti con fedeltà, con costanza, con convinzione,

con fervore, senza ostentazione, ma senza rispetto umano - la preghiera - Sacramenti -

Comunione non solo a Pasqua ma frequent. attingiamo la fermezza nella fede,

l’orrore al male, l’amore alla virtù, l’ardore nel bene operare. Vae tibi si fons devotionis

in te siccatas.

 Supervalutiamo gli aiuti umani - Sine me - A compir le belle imprese -

Nisi Dominus - perfezionamento morale consiste nell’educare la volontà al culto

di tutte le virtù e osservanza di tutti i Com.ti - vita pratica esterna e pubblica

consona ai principî, alla fede, alle convinzioni religiose e cristiane

 Sull’esempio di Lui qui coepit facere et docere = Sposi, mariti e padri esemplari -

lavoratori onesti, attivi, coscienze integerrime - vita seria, illibata, dritta, leale -

insomma condotta e contegno irreprensibile, fedeltà al dovere, cordialità modi,

bontà operosa - fides sine operibus mortua est

Formazione Sociale - Mandavit unicuique Deus de proximo suo - darci la mano -

 1) posta la base di una soda formazione religiosa e cristiana - di una sana coltura

 2) di una ben intesa pietà

 3) di una vita esemplare - l’uomo cattolico deve ancora studiare alla luce del Vangelo

e degli insegn. della chiesa, dei documenti del P pontifici, delle lettere del Vescovo,

della guida del parroco - i problemi sociali - Sono varî e importanti - Famiglia, scuola

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stampa, moralità, diritti e libertà della chiesa, rapporti tra capitale e lavoro -

leggi-giustizia, amministrazione della cosa pubblica - Instaurare omnia in Christo -

la cristianizzazione della società - trovare o almeno, intendere ed applicare

la soluzione cristiana dei molteplici problemi che interessano la vita pr. e pubb. dell -

arare Cristo nella società.

 Stringetevi attorno alla vostra chiesa, al vostro S. Lorenzo, al vostro parroco -

battezzati, cresimati, sposati, i vostri morti, voi defunti - è un integramento

della formazione morale i doveri individuali e privati, ogni dovere della vita pubblica

e sociale è educare la volontà ai doveri della vita sociale e pubblica: auguste, ma anguste.

 Uomini cattolici e italiani - e buoni vogheresi e italiani!

 formazione e azione-attività

 Il progr. è duplice: - Un esercito - soldati istruiti, allenati alle fatiche e ai disagi -

Non solo raccolta di uomini, ma che essi siano veramente dei cristiani - dei cattolici -

dei militanti

 Formazione religiosa

Premessa

 Nemo dat quod non habet - riportare Cr. nell’individuo, famiglia, società

Istruzione religiosa - in chiesa e da

Pietà - doveri di buoni cristiani con fedeltà, convinzione, fervore, -

senza ostentazione e senza rispett’umano.

la Preghiera! - Sacramenti - Comunione fermezza nella fede, orrore al male,

amore alla virtù, ardore nell’azione.

Sine me - Metastasio

Morale - vita consona ai principî religiosi e cristiani - insegnamenti

ed esempi di G. Cr. Coepit facere et docere

 Sposi e padri esemplari, lavoratori, onesti e attivi, coscienze integerrime, vita seria,

illibata - diritta - Contegno e condotta irreprensibile, fedeli al dovere -

cordialità dei modi - bontà operosa

 Preparaz. sociale

 Posta la base di una soda cultura religiosa, di una bene intesa pietà

e di una vita esemplare - l’uomo cattolico deve ancora studiare alla luce del Vangelo

e dei documenti pontificî i problemi sociali - Varî e importanti

 famiglia

 scuola

 stampa

 diritti e libertà della chiesa

 moralità

 rapporti tra capitale e lavoro

 leggi

 giustizia

 amministrazione della cosa pubblica

 apostolato di fede e di attività buone e di lavoro per la cristianizzazione della società

- Vis unita fortior - l’unione fa la forza

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 Sapere in ogni momento, in ogni situazione della vita privata o pubblica,

trovare o, almeno ben intendere ed applicare la soluzione cristiana dei molteplici problemi

che nelle condizioni della vita privata e pubblica si presentano



sceranno le genti l’ispiratore del progresso, il divino rivendicatore divino del diritto,

della giustizia della civiltà, il Salvatore del mondo.

Cristo ritorna, e tornerà sempre finché schiavi la terra avrà lagrime e schiavi

e avrà lagrime tornerà a dare pienezza di libertà alla sua chiesa, tornerà in trionfo,

portato a braccia di popoli, su un trono di cuori

 Quando il popolo sembrerà strappato per sempre a Dio, allora si risveglierà

come un forte, e comprenderà che solo Cristo è la sua vita e la sua felicità,

e a voce grande e angosciosa invocherà il Signore, il Dio della misericordia.

E Gesù sta preparando

Basterà allora alzare un crocifisso, che il popolo gli cadrà ai piedi per risorgere

a vita più alta

 Che se anche gli altari andranno rovesciati, e le pietre vive del Santuario disperse

e peggio finché sulle ruine resti un troncone di colui che noi adoriamo

o un lembo del manto di Maria, - basterà, o fratelli, basterà quello! E il popolo tornerà

a credere, ad amare ad adorare, a vivere, e il mondo avrà un nuovo

e più vasto risorgimento cristiano e civile.

 Coll’odio non si vive, e Gesù sta preparando il suo un grande ritorno

 L’ora della visi si avvicina: tutto ce lo dice

 L’ultimo a vincere è sempre Dio, e Dio vincerà da salvatore e da padre

e sarà un’ora grande di universale misericordia


 tutto che è nel Vangelo di divinamente universale nella semplicità nella verità

e di universalmente alto, eletto ed eterno - Possa la mia parola aiutare le anime a farsi buone,

a sentire il caldo di quel fuoco che Cristo disse esser venuto a mett portare in terra

 la fede e la divozione in Maria SS. siano la più viva impronta

del vostro spirito italiano e cristiano

 bisogna respirarla la divozione a Maria e allora solo si sente

che gran vena di vita spirituale ella è.

 la vostra nostra divozione a Maria è tanta parte della nostra vita e del poema

dell’anima nostra

 la nostra divozione alla santa Madonna, direbbe Dante: «entra» per l’udire

e per lo viso (Par. XVII. 6)

 Oh come vorrei farvi sentire qualche cosa della mia anima cuore

 continuiamo, o cari fratelli a rendere a Cesare quel che è di Cesare,

e a Dio quel che è di Dio (Matt. XXII) e con questa regola concilieremo molte cose,

e non sbaglieremo.

 cor unum et anima una: tutti d’un medesimo spirito, spirito di mente non augusta

ma aperta e (spirito) d’un cuore grandissimo che salga e si elevi al cielo.

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Morire a noi stessi, che è un morire che preserva e conserva la vera vita

la coscienza senta sempre la voce alta e severa della verità e della giustizia

 diamoci ai forti studî della carità scienza di Dio e dell’anima.

Lascia te, e troverai me (III - XXXVII - 1)

 Questa terra è luogo di purificazione

 la nostra vita, la sua educazione, la sua perfezione il suo fine è vincere l’egoismo,

l’amor proprio, l’amor privato, e acquistar carità, che l’amore di Dio,

con un costante esercizio di virtù.  Noi non siamo fatti per le mezze virtù

 Mantenete salda la fede e viva la carità e la mano destra di Dio vi proteggerà.

 sia la nostra vita un sospiro che sia preghiera, inno e ardore di carità santa

 uno il desiderio, e costante, e persistente: la elevazione del cuore!

 dov’è Cristo, là è il Paradiso

 non respiriamo che l’amore di Cristo

 l’amore la carità al Papa sia sangue del sangue nostro

 Se vivremo in semplicità e nell’osservanza dei Comandamenti verremo a gran bene

e ci avvicineremo alla compagnia dei santi.

 I poveri sono tanta parte della grande legge d’amore che è la carità il precetto

proprio di Cristo vivo nel campo delle anime e della carità.


Ché l’avvenire appartiene a Cristo Risorto, al Re invincibile!

 Cristo è il verbo divino che rigenera: è la via di ogni grandezza morale:

è la vita di ogni libertà!

 Cristo è la sorgente di amore e di pace donde ogni cuore pure deve sperare

incremento conforto: è la luce da cui ogni popolo può sperare incremento

Eccolo Mi par di vederlo avanzarsi al grido angoscioso dei popoli...

Ecco ch’ei viene portando sul suo cuore la chiesa e nella sua mano

le lagrime e il sangue dei poveri: la causa degli umili, degli afflitti, degli oppressi

delle vedove, degli orfani e dei rejetti.

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