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Appunti d’una conferenza su Pio X tenuta in Argentina
il 22 giugno del 1936
Non è una commemorazione: si commemorano soltanto i morti - E Pio X è ben vivo,
vivo nel ricordo e nella venerazione - la folla che ogni giorno si reca in pellegrinaggio
sulla sua tomba testimonia la sopravvivenza di questo Pontefice che può ben chiamarsi
il Pontefice eucaristico. Buenos Aires - la città dell’Eucarestia tengo a parlarvi
con fervore di spirito e giocondità di ricordi. Sarò profondamente grato a lui
che
mi ha assistito e a loro Signori che
ebbero la amabilità di ascoltarmi.
S. Francesco di Sales parlando di una certa sua istituzione disse
che Iddio gli aveva cambiato il bambino nella culla - così dovrei dir io, -
che
ho visto tener la
conferenza annunciata sui giornali alquanto diversa nel titolo
e quindi da quella che avevo dato.
Sarò breve, la mia sarà una voluta brevità. Rievocarlo qui,
al
termine del cen terminare
dell’anno centenario della sua nascita, oserei dire
che
è un bisogno della fede e della degli
Argentini dopo il memorabile
e insuperabile Congr. Eucaristico.
Nei 259 Papi che, fino ad oggi, lo Spirito Santo ha posto al governo della chiesa
di Cristo, vi sono tutte le diverse nature degli uomini. Papi romiti e Papi difensori
delle città e pacieri dei popoli: Papi guerrieri e a cavallo e Papi esteti, incettatori di genî:
quelli che rappresentarono la faccia della giustizia e altri che incarnarono
la dolcezza della misericordia alcuni legislatori, altri cultori delle arti
altri vindici del diritto e delle libertà, altri apostoli: 75 sono Santi - Pressoché tutti,
più o meno, son degni di ammirazione.
Certuni si ammirano a distanza, con reverenza mista quasi a timore,
altri ci attraggono e si amano con tutta la tenerezza del cuore. Tra questi è Pio X
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La sua morte ebbe del sacrificio e dell’olocausto: non fu che il principio
di una nuova vita, anche nella coscienza del popolo cristiano, che circondo la tomba
del Santo pontefice di un culto spontaneo di venerazione e di amore.
Pio V Pio VI Pio VII Pio VIII Pio IX Pio X - di questi ultimi due
sono in corso i processi per la beatificazione, e Pio IX segno d’inestinguibile odio
e d’indomato amor riuscì a commuovere anche il cantore di Satana - etc. -
Pio
X il mondo cattolico volle
a in un plebiscito di venerazione gli fece a Campo
Verano
la
tomba più ricca splendida
a lui che si scrisse il suo epitaffio d’una semplicità ineffabile:
ossa et cineres Papae Pî IX Pio X poi fu uno de’ più amati in vita e dopo morte.
Nessuno di quanti lo videro può dimenticare l’onestà e pia dolcezza
del suo bel viso popolano e maestoso, e quella fronte su cui in certi momenti
pareva
risplendere risplendesse
un raggio di predestinazione -
Pio X ecco il ragazzo povero e scalzo, il ragazzo di umilissimi natali, che salì,
uscito dal popolo, nella santa luce della fede e del silenzio, tutti i gradi
della
gerarchia della chiesa: da cappellano a
di Tombolo a parroco di Salzano,
da
cancelliere della di
Curia di Treviso a
Direttore spirituale del Seminario di Treviso,
a
Canonico semplice a canonico primicerio a
vicario generale da a Vicario capitolare,
da
a Vescovo di Mantova, da Patriarca a Sovrano
Pontefice E in ogni grado, in ogni stato,
in ogni paese lasciò dietro di sé il rimpianto, la memoria d’una bontà intelligente
e operante, d’una fermezza che sapeva essere umana anche nella severità,
d’una dottrina sicura che si nascondeva sotto la semplice, ma vincente parlata evangelica.
Pio X - il ragazzo povero, asceso contro il suo desiderio,
al trono più splendido della terra, commuove anche ora, alla distanza di 100 anni
dalla sua nascita, alla distanza di 22 anni dalla sua morte,
commuove ancora tutti gli spiriti amorosi della cristianità -
Colui che per ispregio fu proverbiato dai nemici della chiesa
e
da un Imperatore che ora..... come «pretucolo di
campagna» appare ormai
uno
de’ più grandi e santi Papi che lo Spirito Santo ha posto sull
su la sedia di Pietro.
La
storia ha già glorificato Pio X, asp e
la cristianità affretta coi desiderî
più ardenti
che la chiesa lo glorifichi in luogo più degno.
Vengo
umi a umi in umiltà a
parlarvi di lui specialmente,
con
la conveniente
brevità, della sua fanciullezza povera e fervida
alla vecchiaia fiorita candidamente nel trionfo sovrano del Pontificato romano
e della santità
È
di Dante dice l’espressione:
se il mondo avesse conosciuto
avesse
il cuor ch’egli ebbe, assai lo loda e più lo loderebbe: vengo a parlarvi di quel gran cuore
di Pio X, il gran cuore che volle tutto instaurare in Cristo Instaurare omnia in Cristo
il
suo motto programma la
sua vita.
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Dio
fece nascere Pio X a Riese, villaggio dell’Alta
Venezia Veneto,
non proprio nella miseria, ma in una grande povertà. Non è la ricchezza
la benedizione di Dio. Dio ha di meglio da dare: un sangue puro, un gran cuore,
una
gran fede, una madre cristi
profondamente cristiana: tale fu il
dono scelto
per chi doveva un giorno governare la chiesa.
Margherita Bosco e Margherita Sanson, - quanta somiglianza tra queste due madri!
Che madri, Dio mio! come quella madre, Em. che dopo tanti anni
portò il piccolo Santuario di Montallegro quella pallottola in segno di grazie
e
alla cui memoria meritava bene che il figlio arcivescovo e c
Cardinale
volesse
elevasse una parrocchia - descrizione della campagna
della popolazione:
«da noi altri italiani dirà un giorno Pio X, la fede è come un dono di natura »
La famiglia non era misera, ma molto povera Iddio gli diede un sangue puro,
un gran cuore e una famiglia onesta, credente, laboriosa.
È
nato in campagna ai
margini del paesello: davanti all’umile casetta
si stende la campagna - quando io la visitai mi rimase impresso negli occhi
e nello spirito un gran verde e l’impressione di trovarmi tra gente buona,
cresciuta alla fede e al lavoro - il divino dei pian silenzio verde
Il fanciullo di Riese vide e respirò di buon’ora l’aria del lavoro sereno
e benedetto di tutta una pianura coltivata, erbosa, fronzuta e come indefinita
le strade campestri se ne vanno tortuose, fiancheggiate da platani: i campi
con la loro messe da grano, di formentone, d’avena le loro fave,
le loro viti a festoni sospesi ai gelsi bassi.
Lungo i fossi verdeggiano gli alberi gran bevitori: gli ontani e i salici
Molte case intorno alla chiesa e al suo campanile: molti ragazzi sulle soglie
e sui piccoli orti dove il pesco domina insieme al melo. Popolazione laboriosa
e popolazione cristiana moralmente sana; ricchezza di uno Stato e ricchezza di Dio.
«Da noi altri italiani dirà un giorno Pio X, la fede è come un dono di natura »
Le prove sono evidenti: percorrete il Veneto: l’assistenza alle funzioni, il numero
dei bambini (famiglie patriarcali) le croci di fianco alle strade, le immagini della Vergine
e dei Santi che decorano i muri delle case: vi dicono la fede del paese -
Domandate, per esempio, a un vecchio, ad una vecchia quant’anni hanno,
e avrete soltanto questa risposta, che è bella: «Poco manca andar a casa»,
alla
Casa paterna, dove sta è
il gran padre che sta nei cieli.
La
famiglia Sarto Margherita Sanson era
una gran famiglia timorata di Dio,
con dieci figli, il maggiore: Giuseppe una casetta; due appezzamenti di terra. Suo padre
era Cursore: teneva in ordine il Municipio, lo spazzava, faceva le commissioni del Sindaco,
pigliava come tre centesimo al giorno della v/ moneta argentina. La madre faceva la sarta
di campagna, era una Mater admirabilis: una bella fronte serena, aria di dignità, di bontà,
direi di distinzione il figlio le rassomigliava molto.
Gian
Batt. Sarto era egli stesso pîssimo,
messa ogni giorno, ogni giorno sera
il rosario e spiegava lui il catechismo ai suoi figli: la casa, descrizione, a un solo piano,
bianca; a pian terreno due stanze e una cucina e un giardinetto di sopra tre camere
il letto grande di legno fu venduto un giorno che la vedova aveva bisogno.
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Beppi, con dei genitori così cristiani, non poteva non amare la chiesa
a 11 anni diventò maestro di cerimonie aveva il gusto delle cose sante
e il gusto dello studio.
Alla scuola di Riese vinceva sempre i premî. Il Santuario delle Cendrole
fondato, senza dubbio, come dice il nome, sull’area d’un cimitero romano
Beppi alla testa dei fanciulli ...
A 12 anni la I Comunione - si consacra a Dio, promette di mantenersi puro
e di farsi prete
Ma madre pianse di gioia, il padre fu tentato di dire di no il curato di Riese diceva:
è
l’anima più nobile di questo paese Un po’ di latinucci,
- poi a Riesi Castelfranco
Veneto
7 chilom. - 7 a tornare; la gite era penose d’inverno ed anche d’estate -
Era vestito come a Dio piace sperando che i calzoni fan pagar caro il cuoio,
appena fuori di Riese si levava le scarpe, le legava con una cordicella, se le buttava a spalle
a tracolla faceva il sacrificio di andare scalzo per risparmiare la borsa dei genitori
e imparava la lezione, mangiava la polenta.
4 anni - sempre in testa alla classe- temperamento vivissimo, pronto all’ira
quanto - l’ira non è sempre mala passione: Gesù - il Parini: qua volgi, qua l’ardire
delle magnanimi ire -ire magnanime
tra mattina e pomeriggi si ritirava presso una buona famiglia,
e per pagare l’ospitalità faceva studiare i ragazzi più piccoli di lui
Anni decisivi questi di Castelfranco, il figlio della povera famiglia Sarto,
lavoratore nel domino dello spirito acquistava l’abitudine dell’energia quotidiana
I suoi esami erano un trionfo: veniva classificato eminente
Ma egli sognava il Seminario, sogna la stola, l’agnello, l’altare!
irascimini et nolite peccare. Ma la famiglia non aveva denaro Il Cardinale
Iacopo Monico Patriarca di Venezia era di Riese - egli poteva disporre di una teca -
il Rettore di Riese gli scrisse: fece appoggiare la domanda da un amico potente,
la lettera fu impostata in luglio - pensate l’attesa, l’ansia del cuore d’un povero giovinetto
che chiamato agli studi e al Santuario privo di mezzi guarda,
guarda amorosamente lontano ... quante volte Bepi andò al Santuario delle Cendrole
a raccoman ... - Finalmente, agli ultimi d’agosto, la risposta arrivò.
Fu comunicata a Bepi dal curato di Riese che gli scrisse questo biglietto:
in ginocchio, Bepi, ringrazia il Signore, che certo qualche disegno medita su di te:
presto entrerai nel Seminario di Padova e anche tu sarai sacerdote.
Non
1850 vestì l’abito - la madre: non dategli più
del tu, ma del voi.
Delicatezza di madre! Fece otto anni in Seminario, sempre dichiarato il I del suo corso -
Il Seminario di Padova: Filos. e teol. secondo la Somma di S. T. lo spirito e il metodo
di S. Tommaso.
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Strettezze di famiglia - Ogni anno si faceva tra amici, e con maniera,
una colletta per comprarsi vesti, libri etc. al 2’anno gli muore il padre - la vita in famiglia
Amava la musica: fu direttore di canto - Opere di S. Cipriano e del Crisostomo in 24 tomi -
con gran sacrificio le comprò suddiacono 1857. Diacono 1858 in Treviso - A Castelfranco
18 Sett. [18]58 sacerdote La sua mani erano consacrate - Le sue labbra ...
Più tardi di Pio X si dirà: «qualunque cuore che sia retto, vola a lui»
A Tombolo
Avevan gusto di sentir predicare don Giuseppe: e che cosa predicava?
sempre il Vangelo - Da Papa
1858 - Cappellano, giovane prete di buona statura, magrissimo, fortemente ossuto,
come lo sono in generale, gli italiani del nord. Aveva un volto aperto, sereno:
fronte alta; capelli abbondanti, labbra sottili solida modellatura delle gote e del mento:
anche da vecchio aveva un aspetto bello e venerando -
L’alma si rivela nell’occhio - aveva lo sguardo di una purità, d’una bontà e soavità
che gli facevano come lo spirito traspariscente, e che durarono in lui
Qualcuno dirà più tardi di Pio X: «qualunque cuore che sia retto vola a lui»
Aveva 23 - Il villaggio meno che 1400 anime, allora era una paese di agricoltori,
senza dubbio, ma Tombolo era conosciuto nel Veneto e in Lombardia
come il paese dei mercati di bestiame - Sono gente di complessione robustissima -
C’è un mercato in giro? Ci vuol altro che star lì a vedere il tempo: si è avvezzi a tutto.
Si va, senz’altro. Faccia pioggia, neve, vento o sole: il tempo faccia il comodo suo
la finestra illuminata - 4 ore Fortunato lei che sa vivere quando noi altri siamo morti -
il suo guardaroba - Un’uomo che voleva andare a Verona per cercarsi del lavoro
dal formentone a metà
Ritratto del tombolano. aveva il difetto di bestemmiare facilmente:
impiegò molto zelo nel correggere i mercanti di bestiame.
Volete scuola serale? - Iscrivetevi; ma d’ignoranze diverse l’avevo previsto,
vuol dire che faremo due sezioni: i maestri della scuola comunale
s’incontreranno di quelli che sanno un po’ leggere, un po’ far di conto,
io m’incaricherò di quelli che non sanno nulla. E perché? perché sarà, più faticoso
I
più giovani gli chiesero allora: Don
Perché José che le
dobbiam dare per ringraziarla?
Niente denaro, ma una cosa ma importante, che non bestemmiate più
Lo conobbero presto: vi sono delle bontà serie e vi sono delle bontà allegre: la sua
era allegra una bontà che comprendeva anche il passatempo, può essere un’opera di bene:
si mise a giuocare le bocce con loro, quanto poteva - Ma non poteva troppo spesso:
gli uffizi, le prediche, le visite ai malati le confessioni, i catechismi, le prove di canto,
e continuava gli studî di Sacra Scrittura e di teologia.
I Tombolani avevano gusto di sentir predicare padre José E che cosa predicava?
Sempre il Vangelo E lo faceva luminosamente con una forza soave.
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Aveva l’abitudine di meditare e di vivere il libro che spiegava - aveva facilità
di parlare e la voce aveva bella Era chiamato nelle borgate vicine. La gente di Tombolo
diceva: è troppo lusso per noi, come fanno a lasciarcelo? Gia 5, già 7-8 anni
Mi hanno mandato per cappellano un giovane coll’ordine di formarlo
al dovere di parroco; - è così zelante, così pieno di buon senso e d’altre doti preziose
che io potrei imparare molto da lui.
L’elogio a Cittadella della S. Elisabetta Viani, grande e umilissima dama, grande ricca e grande limosiniera - Egli aveva 28 anni. I giornali del tempo l’hanno pubblicata,
è cosa bellissima questa orazione funebre ... Un canonico di Treviso.
Concorso 5 parrocchie della diocesi - prove scritte e orali: ottenne la più importante
quella di Salzano - il fratello Angelo - della scuola di Tobia.
Samaritano - col parroco di Tombolo - con un collega di Treviso
il colera a Salzano porta i morti - Vince in bono malum
Una somma all’autore di un libretto
Che sarebbe di me se io non vi amassi?
Tra i bimbi e i prigionieri al reclusorio della Giudecca
«lavorare è godere»
prestava la sua opera nell’orto, nei campi, attendeva alla mucca, all’asinello -
«Uomo dei fatti» tutto laboriosità - «si cacciava nel confessionale dava egli stesso
Esercizî Sp.li» «Amico per il consiglio per la cura pastore»
Era sempre primo in tutte le opere di ministero: in confessionale, all’altare,
sul pulpito, al letto dei malati, sembrava in moto perpetuo,
l’operaio infaticato ed infaticabile della vigna del Signore
Costruiva meridiane (orologi solari) a Tombolo, a Galliera, a Fontanivo
Tre,
quattro ore di sonno, e poi studiava a
Tombolo a Salzano non lo volevano,
poi non volevano più lasciarlo partire.
A Tombolo: Scuola serale, ma smettere la bestemmia - Scuola per i fanciulli.
A Salzano: programma: «sarò tutto a tutti, perché siate tutti di Gesù Cristo» -
fu tolto per sollevarlo dall’eccessivo lavoro.
Inesauribile carità «ha il cuore più grande di tutti gli uomini che sono al mondo»
Non vi fu dolore, non indigenza che non toccasse il cuore di quel gran servo di Dio
Tutto donare e tutto donarsi.
Da Vescovo ad un amico si a tutti è aperta la porta del Vescovo,
ma più ancora la porta del mio cuore
Rezzara e Bonomi a Mantova.
I debiti di Salzano - Mg.r Spinelli - finirete col farvi sequestrare il turibolo.
Per impedire di fare altre pazzie, Vi nominerò canonico della mia Cattedrale
A Venezia: le 4000 lire dell’ebreo
posata d’argento e orologio al Monte di Pietà
Divise
il poco grano che ancora aveva - a Tombolo
Salzano per pagare le tasse
impegnò l’anello parrocchiale - a Salzano tolse dal fuoco la pentola
e diede quel po’ di carne che ci bolliva; alle sorelle: l’avrà mangiata il gatto
El xe vegnuo con la veste brisa, el xe partio senza camisa
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A Treviso: tutte le sue rendite andavano a finire ai poveri aiutava i seminaristi
più bisognosi: a chi le vesti a chi il cappello, a chi i libri - Mg.r Rufini che venne qui
al Congresso.
Vescovo a Mantova, la madre del Senatore Romanin. Iacur -
ebreo, devoto del Sarto - el xe el fondo d’un goto
a
Mantova - la torbida Mantova - amministrava un
giorno in nigris
quasi tutti i Sacramenti - Sinodo - Centenario (3) della morte di S. Luigi -
Curò il seminario - Ardigò - Pietà che era un raggio di cielo - da sua madre - l’anello -
Parrocchi - Vince in bono malum.
Cardinale - da Mantova a Roma, si fa prestare il denaro fa tingere le vesti di rosso
poi
una vecchia un abito
cardinalizio lo eredita.
Su Venezia il Governo vantava diritti di nomina - si accomodò con la Pref.ra
Ap. in Eritrea - grande ricevimento, meno il municipio - Con molta abilità -
Amministrazione Grimani - Grosso - Visita ai Sovrani - spirito conciliativo -
feste centen. trasl. S. Marco - S. Pietro Urseolo - 1900 elez. Pio VII - Visita ai Sovrani -
Spirito conciliativo - feste - Congr. Eucaristico - Perosi - Profezie
a Venezia l’anello e la croce pettorale al Monte di pietà, di cui era un cliente fedelissimo -
donò anche un piccolo crocifisso d’avorio
A Padova sempre I fra i 39 condiscepoli: in teologia raggiungeva
le più alte classificazioni. Latinista - poeta - fu oratore - io ho avuto tra le mani
i suoi discorsi e Omelie manoscritte aveva il dono della parola
2 pellegrinaggi a Roma - 1877 Pio IX - 1887 Leone XIII
Dopo due anni a Mantova, fa il Sinodo che non si celebrava più da 2 secoli.
Talvolta in una sola giornata doveva amministrare quasi tutti i sacramenti.
Amore per la salvezza delle anime.
Gravi fatiche il 3° centenario della morte di S. Luigi
Pio X rimase membro della Società Operaia di Treviso
la turbolenta Mantova divenne città ove regnava la pace e l’ordine
Il Sinodo anche a Venezia
nel 1895 Centenario della traslazione a Venezia di S. Marco
1897 feste pel Santo Doge Pietro Orseolo
1900 Basilica di S. Giorgio - rievocazione elezione di Pio VII
Agosto 1897 famoso Congresso Eucaristico, che fu certo l’espressione più alta
e più trionfale del suo zelo e sua pietà
Contro il divorzio
Viriliter agite - azione cattolica
non molti discorsi: le chiacchiere sono da lasciarsi agli uomini politici, -
a noi i fatti Instaurare omnia in Christo
a favore dei Seminarî
Venerazione e amore al Papa
Contro l’arte degenerata il Grosso - In nigris a Riese vestito della porpora -
da sua madre l’anello
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profezie su di lui fin dal 1886 - il laico Gesuita Tacchini andava ripetendo che S. E.
sarebbe
stato Patriarca di Venezia poi Sommo P. sempre gli
cercava di baciargli i piedi.
P. Bernardino da Portogruaro Gen.le nel 1893 - disse questo sarà il futuro Papa.
Lo stesso Leone XIII, discorrendo col Card. Mocenni: il nostro successore
sarà il Patriarca di Venezia
E quando il maestro Perosi fu chiamato a Roma, e quindi tolto alla convivenza
col Card. Sarto, il Papa gli disse: «Lo servirete ancora il vostro Cardinale»
a
chi ... rispondeva lo Spirito Santo non commetterà mai un simile
sproposito
Per
carità, dimenticatemi, dimenticatemi!
Tra
le lagrime protesta che non si sentiva affatto di sottoporsi al grave
peso,
che
avrebbe rifiutata la tiran
Coraggio, Eminenza! Merry del Val
Il suo grande elettore: il Card. Ferrari: no, piuttosto rinuncio al Cardinalato,
vado a farmi cappuccino - Il solo pensiero mi fa morire .
Transeat a me calix iste, se - accepto in crucem - vocabor Pius (si rimise la veste nera)
È evidente che fu unicamente opera dello Spirito Santo
il quale volle premiare la sua grande umiltà
Da Sisto V, il quale si gloriava d’essere figlio di ortolani e d’aver condotta
vita pastorizia, il mondo non aveva visto più nessun figlio del popolo salire sul trono.
Forse la Provv. intendeva sanzionare con un esempio pratico
lo spirito di sana democrazia che caratterizza nella chiesa i tempi moderni
e dare un grande conforto all’umile clero
Contro il nepotismo non volle che nessuno dei suoi parenti, «sebbene da lui
teneramente amati», mutasse condizione, dando, nello splendore del Pontificato,
una lezione di insigne e nuovo distacco dalla carne e dal sangue «Sono sempre
il vostro Bepi». Né acclamazioni, né applausi. Chi si umilia sarà esaltato
Una rivista francese pubblicava uno strano giudizio che l’ex Raiser, Guglielmo II,
avrebbe preannunciato su Pio X e sul cattolicismo, fin dal 1908
Non mi piace esagerare, ma certo il figlio del cursore di Riese
aveva intelligenza aperta, mente pensosa, memoria felice, [passione allo studio -
attrattiva alle lingue orientali - desiderio vivissimo d’iscriversi alla R. U. di Padova;] volontà ferrea - sostenuta ed animata dalla vocazione di cui era conscio.
F. Crispolti un uomo intelligentissimo la leggenda che la sua indubbia cultura
nelle materie ecclesiastiche, fosse sorretta soltanto da mente mediocre,
sorta da quella superficialissima opinione che dove l’animo è semplice e candido,
com’era quello di Pio X, l’uomo debba nel resto essere supposto un bonus vir,
quasi la forza dell’intelletto contrasti colla ricchezza della virtù.
profondità di pensiero: erudizione letteraria e classica:
perfetta comprensione della filosofia e della teologia - P. Mattiussi
Conoscenza estesa e profonda degli uomini e delle cose.
Eminente diplomatico Olivier, Ministro di Napoleone III, al corrisp. rom. del Figarò
nell’ottobre del 1904: «quello che più mi ha colpito sono le doti superiori
della sua intelligenza». La sua intelligenza è fatta di chiarezza, di luce, di precisione.
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Egli va sempre diritto al punto decisivo e delicato della questione: ha il colpo d’occhio
di quello che sia possibile e di quello che non lo sia.
Se le circostanze divenissero difficili, aspettatevi grandi cose.
Egli sarà all’occasione un eroe e un santo.
Coronazione.
Prassi della Corte Romana - come lo schiavo della quadriga ammoniva il trionfatore,
così la liturgia comanda ad un prelato di procedere la sedia gestatoria
canna [con un] batuffolo di stoppa ricorda con voce grave e lenta: Padre Santo,
così passa la gloria del mondo! Pio X non aveva bisogno di questo richiamo,
già intimamente convinto di quanto il simbolico gesto adombra.
Doti intellettuali
Don Minozzi: triplice oratoria: l’evangelica sobria nel gesto e negli argomenti;
la curiale, stringente e recisa e la diplomatica, che aveva arguzie e finezze,
eredità preziosa dei figli della Serenissima.
Scuole serali - insegnante di religione agli allievi entusiasti del liceo
del Seminario di Treviso leggeva e comprendeva senza stento il francese
quantunque non osasse parlarlo - Codificazione del diritto canonico
Purezza: quando parlava dell’angelica purità, si accendeva di un lirismo
che lo faceva diventare poeta.
Singolare modestia: durante gli studî niente vanagloria, né orgoglio:
m pareva d’esser Arlechin finto principe
nessuna affettazione in lui di santità, di austerità di virtù severa,
ma una bontà aperta e serena, una virtù benigna, tranquilla
al presentarsi ai chierici di Treviso: io non ho nulla, io non sono
che un povero parroco di campagna (la famosa frase che doveva poi esser
tanto malamente interpretata e sfruttata)
Non ci teneva alle onorifiche insegne - da canonica.
Anche a Mantova vestiva quasi sempre da sempl. prete.
Anche a Venezia senza insegne
Ariese per il Sant. di Cendrole, si fermò vestito della porpora a salutare la M.
Oh
Don Bepi siete tutto rosso - che meraviglia. E voi
siete tutta bianca
l’episodio dell’anello - lampeggiava un rubino. - e gli mostrava
la sua modesta fede matrimoniale
Incontro di due Papi - a Mantova per far ricerche nella biblioteca Era mattino -
di buon ora - Amava l’incognito - con i facchini e con i gondolieri con i pescatori:
a Venezia era popolarissima - Accolito - al prete amico, a Mg.r Radini T. da Papa
ai suoi stessi Cappellani - Sincera e profonda umiltà. Pio X e Pio XI negli studî
era oratore - ricordo sempre con serena amabilità la modestia delle sue origini -
Serviva
la Messa a Radini-Tedeschi, ai Segr. - tutto è grande nella c
Corte del Re -
appartamento modesto - niente specchi
Si fermava col basso personale - camerieri, bussolanti - palafr. facchini
pescatori gondolieri -
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Non voleva accettare il Pontificato - Lo Sp. Santo non commetterà
un simile sproposito - Dimenticatemi [con 50 voti su 62. - Diventò subito popolarissimo]
Rinuncio,
mi faccio Cappuccino la
è evidente che fu unicamente lo Sp. S. il quale
volle premiare la sua grande umiltà - Né acclamazia da Sisto V in poi -
ai parenti niente titoli - piangeva - tanto si è reso ammirabile e grande di lui si può dire:
chi si umilia sarà esaltato - Guglielmo II e Pio X
L’Enciclica programma
Instaurare
... u Ut videlicet sit
omnia et in omnibus Christus: Cristo sia tutto e in tutti
Ebbe un grande collaboratore - a 38 anni «Lavoreremo insieme, soffriremo insieme,
per amore della Chiesa»
Cominciò da Roma l’opera riformatrice anzi dalla stessa Curia pontificia:
Esercizî Sp.li - da lui presieduti - Vangeli - Catechismo - Riorganizza le Congr. romane -
Norme per i chierici e pei giovani sacerdoti - Visita apostolica - estesa a tutti i Seminarî -
Pontificio Sem. Lat. - Seminarî regionali - Calabrese - Riunì diocesi più piccole
e più misere - Nuovi Vescovi, nuovi preti, nuove parrocchie, nuovi studî -
ecco i capisaldi della riforma del clero, operata da Pio X
La exortatio ad Clerum - scritta tutta di proprio pugno: uscì il 4 agosto
in occasione del suo giubileo sacerdotale la lettera è uno stupendo trattato:
fu l’ultimo sigillo di fuoco apposto alla lunga serie di esortazioni della sua vita di pastore
tutta la politica di Papa Sarto consistette nel salvaguardare i sacrosanti diritti della chiesa,
difendendone la libertà e l’indipendenza: procurare la più sapiente concordia
fra l’Autorità civile e l’Autorità religiosa - Rapporti fra chiesa e Stato - Condanna del veto
- prepara la Conciliazione - la lotta religiosa in Francia - Lonbet - Combes - i due Vescovi
Il tempo del vecchio gallicanismo dottrinale era chiuso. Tutta la chiesa di Francia
fu col Papa - la separazione le Associazione cultuali Vescovi, successori degli apostoli
respinsero 74 voti contro due le Associazioni di culto «Non sono i beni,
ma il bene della chiesa che mi sta a cuore»
Consacrazione di 14 Vescovi - pareva proprio di assistere all’ultima cena,
quando Gesù dava il pane consacrato ed il calice del suo sangue -
Vos non ad gaudium vocavi, sed ad crucem andarono senza prebende e senza protezioni
al compimento del loro ministero.
Istituto Biblico 1907 - Riforma del breviario e del messale 1911
Fortiter et suaviter.
P. Luca Pasetto - ora Vescovo di Sera - che il S. Padre aveva conosciuto a Venezia
e che amava teneramente - Il Card. Agliardi si presentò facendogli osservare
che il predicatore era troppo apostolicamente franco e molti si lamentavano
delle sue parole. «Lasci che dica la verità, Eminenza, ne abbiamo bisogno anche noi»
Amo tanto le Missioni: avrebbe voluto che di tutte le genti si facesse un solo ovile etc
«Le Missioni sono la mia grande consolazione»
Caratteristiche spirituali
Carità consolatrice - Povertà e umiltà, ma soprattutto carità midolla dell’Evangelo
e sintesi del vero Cristianesimo, del Cattolicismo
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In questa frase, la prima che pronunciò nella Basilica di S. Marco,
divenuto Patriarca di Venezia: che sarebbe di me, se non vi amassi? seguita dalla protesta:
Sono pronto a sacrificare per ognuno di voi la mia vita! - Ecco il riassunto
e la spiegazione insieme di tutta l’esistenza del grande Pontefice, travolto dal dolore
di vedere i poveri figli suoi massacrati sui campi di battaglia, e divenuto la prima vittima
e la più augusta della grande guerra
La carità di Pio X - ampia e diffusa documentazione delle opere di beneficenza
spirituale e materiale, pubblica e privata onde tutta la sua vita fu intessuta
Solo tenendo lo sguardo rivolto al suo gran cuore si può spiegare l’entusiasmo,
l’amore, la venerazione di cui Pio X fu circondato in vita e dopo morte
Così grande fu il suo cuore che ancor oggi il ricordo di Pio X è di conforto
a quanti hanno potuto avvicinarlo o le hanno in venerazione
Però se queste sono le caratteristiche di Pio X, l’anima
e la fiaccola di tante belle virtù, di tanti pregi, di tanti doni è stata la sua viva fede,
semplice, profondo e forte. Grandiosa povertà, candida umiltà, radiosa carità povertà,
umiltà, carità vivificate, alimentate, fecondate dalla fede, dalla linfa divina
della grazia di Dio, e d’una fede grande, divina, una fede, ma di quella!
baec est victoria vostra fides vestra! - uno spirito cristiano, evangelico, sovrannaturale.
Ecco il segreto della Santità di Pio X: Egli è stato un gran sacerdote, un gran prete,
il
gran prete padre
- Riferendogli gli insulti di uno scrittore modernista: -
il Papa si accontentò di rispondere: Via! dopo tutto, non ammise che sono un buon prete?
Di tutte le lodi è l’unica che io abbia mai apprezzata Questa fede fu il fondamento,
il sostegno, il movente del suo grande zelo, che gli rendeva giocondo ogni lavoro:
«lavorare è godere» e lo sostenne nelle sue battaglie memorabili per la riforma del clero
e del popolo la restaurazione del regno di Cristo nelle anime e nella società
la rivendicazione dei diritti di Dio e della chiesa sua (la lotta contro la Francia laica)
per la difesa del deposito della fede (contro il modernismo, da lui definito:
la si tesi di tutte le eresie) l’anima della sua pietà: Pregava con ardore,
celebrava con dignità la sua Messa - era un raggio, non una campana di piombo.
In San Marco: che sarebbe di me se non vi amassi? - Sono pronto a sacrificare
per ognuno di voi tutta la mia vita - Qui c’è tutto - lo spirito e la spiegazione della esistenza
e santità di Pio X.
Carità
Carità Bontà
consolatrice - aureola di amabilità squisitamente paterna -
Santo
accostabile cara alla al
mondo cristiano - confidente e ammiratore
Pastor Bonus
A Salzano: sarò tutto a tutti, perché siate tutti di Gesù Cristo.
Carità - midolla dall’Evangelo sintesi del Cristianesimo - Se parlassi tutte le lingue ...
Charitas
Deus est - Il sovrano dei cuori - Anime
e Anime - Dio è amore
alle anime -
Solo tenendo lo sguardo rivolto al gran cuore di Pio X si può spiegare l’amore
e la venerazione di cui fu circondato in vita e dopo morte - Se il mondo conosciuto
avesse il cuor - Così grande fu il suo cuore che ancor oggi il ricordo di Pio X
e di conforto a quanti hanno potuto avvicinarlo - La sua bontà era aperta e serena -
Corculum - col suo parroco di Tombolo - il colera a Salzano - porta i morti -
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vince in bono malum - una somma all’autor d’un libello - al più grande schiamazzator
«ha il cuore più grande di tutti gli uomini che sono al mondo»
Non vi fu dolore, non indigenza che non toccasse il cuore del gran servo -
A tutti era aperta la porta del Vescovo, ma più ancora la ..... di Dio porta del suo cuore.
Opere di beneficenza spirituale e temporale - La caratteristica di Gesù
Terremoto della Sicilia e Calabria - Le suore di Roma - ti farai tre volte
il segno della croce - Monasteri di Roma - Chiese - Canoniche - Asili - Scuole -
Segretariati
del popolo - Edificî -
Case di azione cattolica - più di 7 milioni -
Se il mondo conosciuto avesse etc.
Amore
a Dio, alla SS. Vergine, alle al
sacro cuore, al Papa: 1877 - 1887
Amore per la salvezza delle anime - in confessionale - sul pulpito -
sua predicazione - Talvolta in una sola giornata doveva amministrare
quasi tutti i Sacramenti a Mantova - Sinodo dopo 2 secoli -
Centenario (3) dalla morte di S. Luigi - Contro il divorzio a Venezia - Sinodo -
Centenario traslazione di S. Marco - Teste pel santo Doge Pietro Orseolo
1900 Basilica di S. Giorgio - Congresso eucaristico - Non molti discorsi:
le chiacchiere son da lasciarsi agli uomini politici, - a noi i fatti - grande lavoratore:
lavorare è godere - Tutti i santi furono grandi lavoratori: Sisto V - S. Benedetto
Olocausto - Era un santo?
Carità consolatrice -
In S. Marco - qui è tutto il segr. dell’esistenza e della santità:
il suo grande amore di Dio e delle anime- La carità il precetto di Cristo -
il midollo del Vangelo la sintesi del cristianesimo - Che sarei io, dice S. Paolo
se non avessi la carità? - Pio X fu il sovrano dei cuori - rapiva i cuori - popolarissimo -
solo così si può spiegare l’amore e la venerazione di cui fu circondato in vita e in morte -
«Ha il cuore più grande di tutti gli uomini» - Corculum - vince in bono malum -
all’autore d’un libello - Non vi fu dolore, non indigenza che non toccasse il cuore di Pio X
Da
Già da parroco, poi da Vescovo e da Patriarca di
Venezia, a tutti era aperta la porta,
ma più era aperto il suo cuore. Caratteristiche di Gesù - Padre Genocchi -
Terremoto di Sicilia e Calabria. Era un santo? -
Sacerdos alter Christus - vorrei far sentire cogliere il profumo spirituale
della grand’anima di Pio X - conoscerlo voleva dire venerarlo ed amarlo -
Anima squisitamente evangelica -Sono nato povero, sono vissuto povero,
voglio morire povero - si accontentò di rispondere. Via, dopo tutto,
non ammise che son un buon prete di tutte le lodi è l’unica ch’io abbia mai apprezzato
Povertà - tutto c’è marmi e i bronzi lucenti dell’acquario, -
manca invece il letto di sua madre - 50 centesimi al giorno: dieci figli -
a Castelfranco un pezzo di pane e una fetta di polenta - Famiglia Finazzi -
l’orologio con un pezzo di spago - Castelfranco dista 6 o 7 chilomtri da Riese -
la strada allora non rettificata - sotto le intemperie - le scarpe a cavalcioni sulle spalle -
con i piedi nudi nella polvere e nel fango.
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Le sorelle : Poverino ora deve pensare a tutti i poveri del mondo -
100 lire al fratello Angelo - Don Tito Fusarini, l’arciprete di Riese,
fu
il suo primo protettore e benefattore - Egli scrive
scrisse al Card. Monico -
In ginocchio, Bepi, disse, al giovane di 17 anni, quando ebbe in mano la risposta sospirata,
in ginocchio e ringr. il Signore. A Tombolo vive con un po’ di grano di questua:
era felice di vivere povero coi poveri - A Salzano tanto ne prendeva
e tanto ne spendeva a far del bene, del bene sempre, del bene a tutti - La sua fragilità
poi era divenuta proverbiale - Vendette i due campicelli di Riese da parroco di Salzano,
quando
già teneva rendite e incerti diritti
di stola non miseri - Fatto Cardinale,
dovette farsi prestare i soldi per andare da Mantova a Roma - A Venezia
scelse per sua dimora alcune stanze modestissime, i così detti magazzini e non volle
né tappezzerie, né quadri, né mobili di lusso - vitto: un po’ di carne e un po’ di riso -
La porpora e la fascia pettorale erano ereditate, sbiadite e rammendate.
Fra la reggia e sul trono pontificio, lo stesso spirito - appartamento al III piano -
raccomandò che il mobilio fosse semplice, modesto e niente specchi -
Solo
l’abito esteriore era mutato - Non s
Spirito di povertà e pratica eroica:
accontentavasi di tutto, non si lamentava mai di nulla.
Ammantato di candore, fulgente di luce immacolata, tipo ideale della più bella
e più delicata virtù - era riservatissimo tanto da levarsi mai il collare
neppure nei soffocanti calori - Non volle che, neppure dopo morto,
il suo corpo venisse toccato da mani profane, vietandone l’imbalsamazione
Caratteristiche spir.: umilis et pauper - Crispolti - spiccò la povertà - pov. evang.
e veramente francescana - Lo spirito e l’amore alla povertà accompagnò Papa Sarto
dall’umile e povero sin sul trono più splendente del mondo - in mezzo ai tesori
e alle oblazioni che gli affluivano da ogni parte egli seppe tenersi libero
e povero come a Riese - Alloggio al Patr. di Venezia, alloggio a Roma -
orologio Scalabrini - orologio a posata - anello e croce pettorale -
veste, fascia pettorale erano ereditate, rammendate - a suo fratello 100 lire -
Alle sorelle 10 lire al giorno - dopo aver prese le 100000 dall’olandese
il suo testamento -portò nella reggia e sul trono lo stesso spirito -
solo cambiò il colore perché fece tingere in rosso le vesti - e la gran manta cardinalizia
la acquistò di 2da mano - fatto Card. non aveva i denari per andare a Roma - Mortific -
un
po’ di minestra un po’ di lesso, un frutto - un
Purezza - si trasfig. -
si accendeva di un lirismo che lo faceva diventare poeta - egli e Pio IX un raggio sul volto -
non si tolse mai il collare - niente imbalsamazione.
Povertà
grandiosa ed eroica e
mortificazione purezza - come Don Bosco
Tributo di onore - rievocazione -
El xe vegnuo con la veste brisa el xe partio senza camisa
in una virtù spiccò per la rara altezza in cui giunse: la povertà - Povertà affettiva
oltreché effettiva - in mezzo ai tesori e alle oblazioni che affluivano dal mondo intero
egli seppe mantenersi libero e vivere povero come a Riese
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Il Sen.tore Crispolti - il più grande Manzoniano vivente -
Era un’anima squisitamente evangelica e francescana - lo spirito e l’amore alla povertà
accompagnò il Papa trevigiano anche fra gli splendori della corte vaticana - alloggi -
già
a Venezia: i magazzini - mobilio semp
modesto e niente specchi - orologio Scalabrini -
già
da un po’ di carne e un po’ di riso - la sua
frugalità era divenuta proverbiale -
La porpora e la fascia pettorale erano ereditate sbiadite e rammendate -
porto nella reggia e sul trono pontificio lo stesso spirito - solo l’abito esteriore era mutato -
Spirito di povertà e pratica eroica - accontentavasi di tutto, non si lamentava mai di nulla -
posata d’argento e orologio al Monte di pietà - Aiutava i seminaristi più bisognosi
a chi le vesti, a chi il cappello a chi i libri - Vescovo a Mantova -
La madre di Romanin Iacur - el xe el fondo d’un goto - A Venezia l’anello
e la Croce pettorale: un crocifisso d’avorio - fece tingere di rosso gli abiti vescovili -
non aveva riserve per comprare le insegne cardinalizie - La sua povertà culminò
col suo testamento alle tre sorelle - Lire 10 - La baronessa olandese 100 lire
al fratello Angelo - Gregorio VII - Pio X - che risuona anche oggi come una celebrazione
di onore e canto di vittoria
Era riservatissimo, tanto da non levarsi mai il collare neppure nei soffocanti calori -
Non volle che neppure dopo morto il suo corpo venisse toccato da mani profane,
vietandone l’imbalsamazione.
a Tombolo vive con un po’ di grano di questua era felice di vivere povero
coi poveri - metà ad un povero - A Salzano tanto ne prendeva tanto ne spendeva -
Finirete col farvi sequestrare vi farete ipotecare anche il turibolo -
Fatto Cardinale dovette farsi prestare i soldi per andare da Mantova a Roma -
ilare e sereno - spirito di mortificazione ilare e serena che fu un segreto del misticismo
di Pio X e la custodia de la sua carità - Ammantato di candore fulgente
di luce immacolata, tipo ideale della più bella e più delicata virtù -
Quando parlava dell’angelica purità si accendeva di un lirismo
che lo faceva diventare poeta - nella parte superiore del volto somigliava a Pio X,
l’angelico Pio IX
Quali le caratteristiche spirituali di Pio X?
«povertà grandiosa ed eroica» anche tra gli splendori della corte Vaticana -
e culmino nel testamento che risuona anche oggi come una celebrazione d’onore
e canto di vittoria - Povertà affettiva oltreché effettiva - le 100 lire ad Angelo -
10
lire al gi alle due tre
sorelle e alla Nipote Gilda
Prolin - 300 lire mensili,
poiché anche gli altri parenti sono poveri - l’orologio d’oro di Mg.r Scalabrini -
La baronessa olandese scrittrice - Opuscolo sull’Eucaristia edito dal Pustet -
Pia Maria - 100 mil.
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che si manifesta in quello spirito di mortificazione ilare e serena,
che fu un segreto del misticismo di Pio X e la custodia della sua vita illibatissima -
Gregorio VII - «Sono nato povero, sono vissuto po’ vero, voglio morire povero»
termina: «Iddio mi sia propizio e mi accolga nella sua infinita misericordia»
Episodî
- prega la Sul trono di
Pietro e tra gli splendori della reggia Vaticana,
in mezzo ai tesori e alle oblazioni che affluivano dal mondo intero
egli seppe mantenersi libero e vivere povero come a Riese - profonda impressione
riportata dalla visita alla povera casetta di Riese - Non credeva di trovarla così umile
e modesta, così piccola, così povera e fu salva tra i furori - Non si dovrà forse
anche a Pio X se il nemico non riuscì a varcare le sponde del fiume sacro della patria?
ad invadere le regioni tanto care al suo cuore ? Rispettate questa casa che fu di Pio X
e tutto fu rispettato costretti ad allontanarsi
«Umiltà sincera e profonda»
accetta il Pontificato come una croce - sue parole - sua I lettera - suo pianto -
Pio X e Pio IX a Mantova - La novena al Santo = il laudeau» me pareva de essere Arlechin finto Principe - frase gioiosa si paragonava alla maschera burlesca veneziana:
Arlechin fu frase profetica - Principe della chiesa e successore del Principe degli Ap. -
Guglielmo II - l’albagia dell’orgoglioso imperatore germanico che si credeva onnipotente,
fu atrocemente punita - lo spavaldo sovrano scoronato forse di quando in quando
sul lido vigilato di Doorn andrà col pensiero a colui che invincibile nella sua umiltà
ora
si avviava a bel alti trionfi - 10 lire alle due
sorelle - conosco una scrittrice olandese
diede 100.000: lasciale, lasciale a me
Umiltà vera sincera e profonda per cui si reso tanto ammirabile e grande,
tanto che veramente di lui si può dire: Chi si umilia sarà esaltato
La
vera umiltà di Pio X - era l’umiltà del Vangelo - che è che
è sorella alla carità - Egli ricordò sempre con
serena amabilità la modestia delle sue origini - negli studî,
nel presentarsi ai chierici - Arlechin finto principe - Pio X e Pio XI - a Mantova -
Amava l’incognito - Serviva la S. Messa da Vescovo - da Papa - tutto è grande
nella corte del gran re - a Mg.r Rondini Tedeschi - con i facchini, con i gondolieri,
con i pescatori - a Venezia era popolarissimo - in Vaticano - con i sediarî e il personale -
come
in patriarcato e così niente specchi - Lo Spirito
Santo non commetterà
un simile sproposito - Rinuncio al Cardinalato - mi faccio Cappuccino - la veste nera -
È evidente che fu unicamente lo Spirito Santo il quale volle premiare la sua grande umiltà -
Da Sisto V in poi il Mondo non aveva visto più nessuno figlio del popolo
salire sul trono - Dimenticatemi Dimenticatemi
Ai tempi dell’impero Romano lo schiavo davanti alla quadriga - accetta il Pontificato
come una croce - Coronazione - Pater sancte - Né acclamazioni, né applausi - Niente titoli -
niente nipotismo - l’ho visto piangere - Parallelo tra Pio X e Guglielmo II -
Giudizio di Pio XI «L’umiltà negli onori fu la propria caratteristica di una così degna vita»
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Povertà - Costituzioni - Gesù e Pio X - Conserviamo lo spirito della fondazione -
Povertà è null’avere, nulla cosa possedere, et a vile sé tenere, e con Cristo e poi regnare -
Povertade poverella - Pur ti basta una scodella - E per bere e per mangiar -
E le cognate non l’udranno litigio - La suora Martana - Daffra e i medici -
Padre Giacomo Cappuc - (don Rua) - Eccellenza - vantaggi e pratica della povertà -
La povertà e il punto più importante e più delicato della vita religiosa:
è la pietra di paragone per distinguere una Comunità fiorente da una rilassata:
un religioso zelante da un religioso negligente
Cominiciamo col metterci alla scuola di G. Cr. - La p. è il I dei Consigli evangelici
S. Bernardo: il figlio di Dio, non trovando in cielo la povertà, discese dal cielo
per abbracciarla sulla terra, e insegnarci quanto è preziosa - Mai volle esserne separato
sua vita - volle additarcela come la via più diritta per g. al Paradiso - Fin dal principio
della vita pubblica: Beatitudini: Beati pauperes spiritu, quoniam ipsorum
est regmum coelorum - Dichiara che chi non rinuncia a tutto ciò che possiede,
non est me dignus. A chi gli domanda come debba fare per essere perfetto:
Va, vendi ciò che hai e vieni me sequere - Ecco proclamato l’eccellenza della povertà -
Agli apostoli: che abbandonino le reti, la casa, la famiglia: e quanto posseggono.
E questo volontario spogliamento da tutti i beni della terra lo praticarono tutti i santi
fra tutti S. Fr. d’A «il poverello d’Assisi» pel suo eroico amore alla povertà,
che chiamava reg.na d. t. le virtù e che egli scelse per sua sposa. Sant’Ignazio,
dà i suoi abiti, li cambia coi cenci d’un p. e va a dettare le R. C. -
La povertà come saldo muro -d C. si deve tener cara e conservare n. su purezza.
S. Tommaso e Concilio di Tr. - S. Fr. di Sales: orrore per le ricchezze -
i beni come i cani d’Egitto che bev. acqua Nilo corr. - Vedere lettera don Rua -
Don Bosco - Gli ordini religiosi decaddero.
Papa - Pastre bonus - i Vangeli - la predicazione - la Musica Sacra - il cuore -
la bontà - Esercizi Sp.li - la sacra visita alle Diocesi e ai Seminarî
Pastor bonus la figura - l’emblema con cui le prime generazioni cristiane
raffigurarono Gesù nei vetri - negli arcosolî - nei sarcofaghi
Pastor bonus - Riforma del Clero - Il Concilio di Tr. una illustrissima riforma -
Dal Vaticano: Esercizî sp.li da lui presieduti - Vangeli - Istruzione religiosa -
Catechismo unico per l’Italia - Norme per i chierici e giovani sacerdoti -
Predicazione - Riordinamento delle Congr. romane - Visite apost. ai seminarî
e alle Diocesi - piccole Diocesi assorbite - Seminario Lateranense - Seminario regionali -
Culto eucaristico - Il Papa dei fanciulli - Congr. eucaristici - Exortatio ad Clerum -
Musica - Pinacoteca - Università cattolica - Istituto biblico - Codif. diritto canonico -
Modernismo
- La lotta con la Francia anticlericale - Modernismo
Pastor bonus: Chiamato a diventare pastore di tutti i fedeli, si sentì subito
l’anima pervasa da quella che S. Paolo chiama la sollicitudo omnium Ecclesiarum
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Ma prima Roma - Chiese: - S. Camillo - S. Maria Liberatr. - Il Rosario ai prati -
S. Cuore ai Prati - Sant’Elena - S. Croce ad saxa rubra - S. Giuseppe a Port Tra -
Immacolata al viale Manzoni - Madonna del Buon Consiglio a Porta Furba -
Ognissanti all’Appia Nuova - Immacolata al Quartiere Tiburtino - Agro Romano:
Magliana - Cervelletta - S. Alessandro - I suoi Vangeli - Il catechismo:
un testo unico per tutta Italia fuori P. - Riforma della predicazione: predicate Evangelium -
Christum et hunc Crocifi - fonti: le Sacre Scritture - I Concili - I Padri -
la grave Enciclica fece grande impressione in Italia e richiamava al pensiero di tutti
la fiera zampogna di Dante nel XXIX del Paradiso - Non
Pio X e la Eucaristia e i fanciulli - Pio X e l’Azione cattolica -
Pio X e la codificazione del diritto canonico - Pio X e il Modernismo
Papa Eucaristico: la disputa del Sacramento - lo schiavo che davanti all’auriga
ammoniva il trionfatore - Camera della segnatura - Dante cuore la libertà -
Non disse Cristo al suo primo - Università - Pinacoteca - Diritto can.co -
Le tempeste: la Francia, anticl. Lonbet - Modernismo - andando a Montemario - Tirrel -
Il Papa dei fanciulli.
Tra le figure che campeggiano in quell’eccelso poema eucaristico
ch’è la disputa del Sacramento, accanto ai santi dell’antico e del nuovo Testamento,
tra i dottori Magni della chiesa come S. Tommaso, tra Dante e Savonarola,
l’artista
avrebbe certamente posto collocato
Pio X: l’atleta della fede,
non
poteva non farsi coraggio araldo
di questo augusto Mistero di amore e di fede
«Genio eucaristico» - Card. Verdier - Card. Seredi: Diede ai bambini, a milioni
e milioni di bambini il dono divino di Gesù - Il Papa eucaristico portò Dio all’innocenza
e l’innocenza a Dio - il 14 aprile del 1912 La Crociata dei fanciulli alla Sistina 1000, -
400 vengono dalla Francia - venuti da tanti punti lontani e diversi,
vengono a ringraziare il Papa di aver loro dato Gesù - la stessa fede li unisce come unì
i loro padri che partivano per l’oriente a liberare il Sepolcro di Cristo Gesù e i fanciulli -
Sinite parvulos venire ad me - così il Papa egli ha santificato migliaia
e migliaia di fanciulli
Leone parlò alle menti - Pio X parlò ai cuori - Era un Santo? -
la sua carità: aurum et argentum non est mihi ... prenda questo Crocifisso d’avorio -
I bocconi non mi vanno giù ... penso Il Vescovo di Oporto ...
i v
Vescovi spogliati di tutto ... un milione -
ecco altro 1.000.000 -
Instaurare omnia in Christo - La cui mirabil vita - Fortes in fide!
Il Papa della restaurazione d’ogni cosa in Cristo - Pio X, salvando l’Azione Cattolica
da pericolosi deviamenti ha sapientemente preparato il terreno agli statuti di Pio XI
il quale veramente può dirsi il legislatore dell’azione cattolica in tutto il mondo -
legislatore del Diritto can - legislatore dell’azion -
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Pio X poi, aprendo prudentemente ai cattolici italiani il terreno politico
per la difesa sociale, ha preparato quella Conciliazione che era nei voti ardenti
del suo cuore e che l’undecimo Pio, coi nuovi tempi e i nuovi indirizzi,
poteva realizzare, «restituendo Dio all’Italia e l’Italia a Dio»
Azione cattolica - Azione religiosa - Azione sociale - Democrazia cristiana -
Il fermo proposito - Misereor super turbam
La fede: i Vangeli - riforma della predicazione - il Catechismo - le chiese in Roma -
Riforma della musica nelle chiese - Esposizione Mariana - Pinacoteca Vaticana -
L’Università cattolica - Il Diritto canonico - Il Pontefice dell’eucaristia
L’anima di queste virtù è stata la sua fede - per noi italiani la fede
è
come un dono naturale: dono natu
ma la sua era fede era sovrannaturale e grande -
pure
quella del e Cottolengo: fede! la fede su cui «ogni
virtù si fonda» direbbe Dante:
la fede di cui vive il giusto; fede non languida, non inerte, ma operosa e attivissima.
Egli fu un uomo veramente di fede
Chiamato a diventare Pastore di tutti i fedeli si sentì subito l’anima pervasa
da quella che S. Paolo chiama la sollecitudo omnium ecclesiarum -
Instaurare omnia in Christo - ut sit omnia et in omnibus Christus - E comincio da Roma
l’opera riformatrice, anzi dalla stessa Curia pontificia - Esercizî Sp.li da lui presieduti -
Riorganizza le Congr. romane - Norme per i chierici e i giovani sacerdoti -
Visita apostolica ai seminari - Pontificio seminario Later. - Seminarî regionali -
Calabr - Condanna del veto - rapporti fra chiesa e Stato - prepara la Conciliazione -
La lotta religiosa in Francia Lonbet-Comb - la Separazione - Le Associazioni cultuali -
74 - contro, 2 - Non i beni, ma il bene della chiesa che mi sta a cuore -
Tutta la chiesa di Francia fu col Papa - il tempo del vecchio Callicanismo dottrinale
era chiuso - Modernismo - Exortatio ad Clerum
Conobbe le tempeste della politica e le tenerezze dei fanciulli
Tutta Venezia lungo il Canal grande salutò il suo Patriarca
quand’egli partì alla volta di Roma, da cui non doveva più ritornare - Il popolo veneziano
sembrava che avesse il presentimento che non dovesse più ritornare - Benediteci ancora! -
Tornate ancora - vivo o morto tornerò - Il suo Pontificato conobbe le tempeste
la sua battaglia epica contro la Francia anticlericale - la Francia mando apposta a Roma
il suo primo magistrato per romperla col Papato - Renato Viviani,
il Presidente del Consiglio si vantava di aver spento le stelle in cielo -
Per la storia va osservato che è stato Pio X il primo Papa che gettò le basi
dei Patti del Laterano.
La Camera della segnatura - In quell’eccelso poema Eucaristico che è la disputa
del Sacramento in Vaticano, se l’artista levasse la testa dalla tomba, tra i magni Profeti
e
Dottori, tra S. Tomm Dante e Savonarola, certo l’artista collocher
porrebbe Pio X
che
fu a ragion fu detto
«il genio eucaristico»
1) se il mondo conosciuto avesse il cuor ch’egli ebbe assai lo loda e più lo loderebbe
2) Non disse Cristo al suo primo convento andate e predicate al mondo ciance
ma diede lor verace fondamento la libertà è lo maggior don che Dio fesse creando
La crociata dei fanciulli come i loro padri crociati
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Triplice oratoria: evangelica - sobria nel gesto - soave e forte - curiale -
stringente e recisa negli argomenti - diplomatica, che avesse arguzie e finezze,
eredità preziosa dei figli della Serenissima.
Come al tempo dei romani così lo schiavo della quadriza
Pio
X e le
Belle arti e le scienze
Quando dal Conclave del 1903 contro tutte le previsioni uscì il nome di Pio X,
dell’umile figlio di Riese, che era stato vice P. -P. etc. tutto si poteva pensare
fuorché ad un pontefice protettore delle arti e delle scienze
La Musica il canto: il Gratrì lo avrebbe definito un’anima sinfoniale - Perosi -
riforma Musica sacra - tornarono in onore le melodie gregoriane
L’Esposizione Mariana al Laterano pel I Cinquantenario della proclamazione
del Dogma dell’Immacolata Concezione e l’Esposizione itala-Bizantina
di
Grottaferrata del 1906 - Ma l’opera principale a cui Pio X ha
legato il suo nome fu il
nel campo delle arti fu la Pinacoteca Vaticana - L’Università Cattolica.
Va salutato come il prepar. - Il preparatore dell’Università Cattolica di Milano
Nel 1909 si svolgeva a Roma il Congr. di filosofia sotto la presidenza di Enrico Ferri
circondato da tutta la corte dei positivisti. A che serve la vita?
A quel Congr. partecipava P. Gemelli che un giorno fu chiamato in Vaticano
e Pio X volle essere minutamente informato - i primi biglietti da Mille per la fondazione
di quella Rivista di filosofia neoscolastica che fu il primo seme dell’università Cattolica.
Conosci tu quella massonoccia della Contessa? Padre Santo, - ebbene:
ti farai tre volte il segno della croce e poi vai dalla Contessa.- Le Bruno Chimirri diceva:
ma come hai fatto o lei è diventato E gli orfani del terremoto Calabro-Siculo furono salvi -
e mi diede una grande benedizion - Protestanti - Bissolati etc.
Pio X e le chiese di Roma: S. Camilio - S. Maria Liberatrice - S. Elena -
S. Croce «ad saxa rubra» - S. Giuseppe a Porta Trionfale - l’Immacolata e
S. Giovanni Bergamans - Ognissanti - Alla Cavalletta - a Maria Immacolata -
Attrattiva della lingue orientali - Desiderio vivissimo d’iscriversi alla R. Università
di Padova
Diritto canonico
La chiesa soffriva della dispersione delle sue leggi. C’erano delle raccolte
di Diritto canonico, quali ufficiali e quali no, ma erano molto vecchie
Già molti dei Padri del Concilio Vaticano avevano fatto voti si procedesse
alla
codificazione delle leggi del
diritto ecclesiastico
I Vescovi del napoletano dicevano scherzando che fare una ricerca
in quello sparso diritto voleva dire muovere il carico di un mulo.
Sotto
Pio IX e Leone XIII diversi decreti
diverse costituzioni formularono
in articoli chiari e concisi, certi capitoli del diritto ecclesiastico. Ma revisione
di tutta l’immensa legislazione fu Pio X che l’intraprese, l’ordinò, la proseguì,
e fu Benedetto XV che ne vide e celebrò la conclusione.
V061P147
Pio
X aveva spirito di ardimento che in nessuno è molto
forte così forte
come negli uomini di vita molto santa.
Egli, che era salito per ogni gradino della gerarchia ecclesiastica,
meglio di oguno si rendeva conto non dirò dell’utilità, ma della necessità della riforma.
E fatto Papa, la volle.
Sin dal primo anno del suo pontificato (colloquio tra lui e Gasparri).
Egli stesso ne stese il primo disegno: nominò una commissione Cardinalizia:
a questa impresa associò l’Episcopato cattolico ripetutamente consultato.
Alla: morte di Pio X la redazione del codice era quasi ultimata. Lo fu del tutto dopo.
Durò quattordici anni d’ininterrotto lavoro sotto Benedetto XV - Allucuzione concistoriale
del 4 Dic. 1916 B. XV ne annunciava la promulgazione, e riferiva a Pio X il merito
d’aver osato intraprendere un’opera «per così dire senza limiti»: Dichiarava che Pio X
doveva essere posto tra i Papi più celebri. che più contribuirono
al rinnovamento della legislazione ecclesiastica: Innocenzo III, Onorio III, Gregorio IX
Pio
X fu anche grande legislatore: l’opera
della codificazione del diritto l’importanza
di quest’opera fu grandissima: non a torto fu detta: eventus ecclesiasticus seculi vigesimi.
Nella camera della Segnatura in Vaticano l’insuperabile arte di Raffaele immortalò
Gregorio IX, nell’atto di ricevere dalle mani di Raimondo di Pennafort
il libro delle decretali. Non mi meraviglierei se un giorno così verrà raffigurato Pio X:
il Papa ispiratore e autore delle codificazione del diritto canonico.
Così come dalla regola di S. Benedetto attinsero costituzioni e statuti
molto dal codice di Diritto canonico dovranno attingere le leggi
che vorranno dare ai popoli armonia, elevazione, pace e progresso.
Modernismo: «Ora bisogna agire da Papa» «Tutto il mondo si sveglio ariano»
Modernisti ancora ne esistono, ma il loro sistema è spezzato fu detto che Pio X
salvò l’anima della chiesa
come nella lotta contro la Francia laica ne salverà percosì dire il corpo -
Basterebbe questo per annoverarlo fra i più grandi Pontefici vindici della fede
È stato detto che ci fu chi abusò del suo nome per scovare modernisti
anche dove non c’erano. Ma è pur vero che il Papa fu sempre pronto a prendere le difese
degli accusati appena veniva scoperta l’infondatezza delle accuse come ad accogliere
con paterna benevolezza la pecorella smarrita.
le sue devozioni sua pietà: il sacro cuore - L’Immacolata - - l’Eucaristia
La sua fede fu l’anima della sua serena letizia - giocondo, sano ottimismo -
episodio della Patagonia - fuori Porta S. Giov. - letizia santa - andò incontro sorridente
persino a sorella morte e fu visto scherzare amabilmente anche sul letto delle sue agonie -
de
la fece della sua letizia un’arma d’apostolato.
Modernismo - defensor fidei
imitiamo le virtù del grande Pontefice dell’Eucaristia: sforziamoci di attingere
alla divina sorgente eucaristica e diventiamo - nell’ora che volge, apostoli di ottimismo
sereno e fecondo di pace familiare e sociale - Quid times? Caesaremo vehis! -
Christum vehis! Imitiamolo soprattutto nella sua umiltà ... nella sua fede, in quella fede
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su
cui, direbbe Dante, ogni virtù si fonda - la fede che fece: i
m Martiri ... quella
fede
che fa cittadini non vili, etc. - la fede che ha cantato con Dante e con Tasso.
Antichità e ordinamento al Vicariato
Ecco i capisaldi della riforma del clero: Esercizî Sp.li - Instaurare omnia in Christo -
Pastot bonus - Sacerdoti in Roma - Congregazioni romane - Vangeli - Catechismo,
un testo unico per l’Italia - Predicazione predicate Evangelium -
Christum et hunc Crucifixum - Dante le Sacre Scritture, I concilî, i Padri -
Visita apost. ai Seminarî - Riunione di piccole diocesi - Seminarî regionali -
Seminario Pater - Riforma del breviario - del messale - Exortatio ad Clerum -
il 4 agosto in occasione del suo giubileo sacerdotale - S. Carlo - Comunione: fanciulli
ai malati - Parrocchie - Il terremoto
Caratteristiche spirituali - Musica sacra - S. ..... - Codificazione del Diritto can.co -
50rio Immacolata Concez. - Istituto biblico - Modernismo - Democrazia Cr. -
Separazione dello Stato dalla chiesa - Unione popolare aveva studiata la questione sociale
- Pinacoteca - Tolto il non expedit - Università cattolica - Era un Santo ? Il «guerrone»
Il 28 giugno del 1914 - in S. Pietro = l’offerta - Non benedico la guerra,
benedico
la pace! - 5 Nazioni e i tedeschi avevano violato la
frontiera e invaso il Belgio -
la Malattia - Marchiafava - l’Olocausto - 18 righe - milioni e milioni di figli =
poveri miei figli! il 20 agosto - Sono nato povero, etc. - alle sorelle -
Era un Santo? Il guerrone? - dopo di me: religio depopulato - il 20 agosto 1914 -
il telea - Scapinelli - il 28 Giugno - l’Arciduca Francesco d’Austria
era
caduto assassinato da mano serba - È
Ecco la scintilla - discese in S. Pietro -
offerse la sua vita - Benedico la pace -declinave - - il 2 agosto 18 righe l’ultimo grido -
Marchiafava - la più grande e la più augusta vittima della guerra europea.
alcuni
Ricordi personali - Ah voi siete tu
sei quello della lettera? -
ti farai tre volte il segno della croce e poi vai - zelo - è nuvolo o è sereno? -
pietà e fede: il mio e il tuo angelo custode - i tuoi stracci - Bisogna dirli tutti
Poveri figli miei! poveri miei figli!
Il 20 agosto 1914 - il telegrafo, uso da settimane a trasmettere notizie di armamenti
e di massacri, con la rapidità della folgore ne diffondeva una che parve di tutte
la più luttuosa - Sua Santità Pio X s’era spento santamente il X all’1 e 15 di quella notte,
in seguito a bronco-polmonite
È morto un Santo
Aveva presentito e vaticinato - Ministro del Brasile - A Merry del Val il guerrone -
dopo la mia morte «religio depopulata» - Il 28 giugno 1914 - telegr. di Scapinelli
la notizia che l’Arciduca Francesco d’Austria e la sua Augusta consorte
sono caduti assassinati da mano serba «Ecco la scintilla del grande incendio» -
Una preghiera e l’offerta della sua vita - «Io benedico la pace» - Alternative e speranze -
declinava ogni giorno - - 2 Agosto - 18 righe - Marchiafava: il suo vecchio e buon amico
conferma che l’orribile guerra scoppiata in Europa era stata fatale per Pio X - Milioni
e milioni di miei figli che muion - dal 18 al 19 s’aggravo rapidamente.
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i due segni: Presto sarò in Paradiso dove pregherò per voi - Non ho mai visto
morte più serena - Marchiafava - Plebiscito di popoli e di sovrani - Venerazione popolare -
Le grotte vaticane aperte al gran cuore che volle tutto instaurare omnia in Christo
La
prima e Enciclica 4
ottobre 1903 - l’apostasia - La Musica sacra -
L’azione popolare cattolica - Codificazione delle leggi ecclesist. -
La comunione frequente - La denuncia del Concordato - la separazione della Chiesa
dallo Stato in Francia - la libertà alla Chiesa - Il Modernismo - L’esortazione al clero -
Era un Santo ? L’ultimo grido - le 18 righe - gli ultimi giorni
di Pio X - Instaurare omnia in Christo
B. Aires, 17 / XI / [1]935
Dopo 100 anni dalla nascita, dopo 21 dalla morte (e dal decreto della C. ai bambini -
quest’anno) tutti i bambini -
Pio X vive ancora tutto nel cuore di tutti del mondo cristiano e vivrà forse,
domani
ancor ad una vita di
più alta venerazione nel culto -
Pio
X Il Papa ha voluto la
rinnovazione il rinnovamento del mondo -
instaurare omnia - e lo ha chiesa a Cristo: in Cristo - È il Papa della Comunione frequente -
la
linfa la vita eucaristica egli
da lui voluta che introdusse nella chiesa pel
Natale del 1905
è di un’estensione e un benefizio che nessuno arriva a misurare - Agli uomini ha detto:
Andate
a Gesù, io spiano la il
cammino ai fanciulli: venite a Gesù appena sarete in età
da comprenderlo e di amarlo. E così del voto del concilio di Trento
che esprimeva il desiderio che i fedeli che ascoltano la S. Messa ricevessero ogni giorno
Gesù,
(non solo spiritualmente si saliva all’antica disciplina della
chiesa in via
quando il Sacramento dell’Eucaristia veniva dato ai fanciulli.
Già Tommaso d’Aquino aveva scritto: Allorché i fanciulli cominciano ad avere
un certo uso della ragione, in maniera da poter concepire della divozione
per questo sacramento(Eucaristia) allora possiamo loro amministrarlo
I decreti eucaristici di Pio X sono uno dei più grandi atti del Papato di tutti i tempi -
del Sangue incorruttibile conservatrice eterna - La chiesa sin dalle epoche dei tempi
ebbe
sempre persecuzioni e
dei Martiri a cuore di portare i fan
pargoli a Gesù
con la Comunione eucaristi. fino al 3° secolo usò amministrare l’Eucaristia ai fanciulli
appena battezzati, sotto forma di poche gocce di vino consacrato - Che sappia distinguere
tra pane eucaristico e tra pane ordinario: non conoscenza perfetta,
ma una certa conoscenza.
1) L’episodio della confessione 2) L’episodio ti mando in Patagonia.
Pio X è morto di dolore vi sono funerali, che sono apoteosi; vi sono bare
che sono troni: vi sono tombe che sono altari.
I suoi decreti eucaristici sono l’opera di un genio santo: commossero di riconoscenza
le anime in cui l’amore di Gesù, vale a dire una moltitudine d’ogni paese, d’ogni lingua,
d’ogni età, la quale sola impedisce che il mondo cada nella rovina totale
Commovente attestazione generale comunione di fanciulli.
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Sapeva il francese - trasformare i piccoli in apostoli della gloria di Dio
Nel 1916 - quanto tutta l’Europa era in guerra - Benedetto XV chiedeva che i fanciulli
cattolici di tutta Europa si comunicassero - Quell’atto di Pio X apriva tempi nuovi
I pericoli ingrandiscono e Pio X ingrandisce il coraggio, avvicinando le anime a Cristo
Che cosa saranno i popoli nutriti di Gesù Cristo? - Saranno quello che furono
i primi cristiani legioni di Martiri che riconquisteranno il mondo a Gesù Cristo.
Il suo cuore, straripante, immenso, tutto carità
Lo si vedeva nella sua pietà nelle sue preghiere nelle sue devozioni ch’erano,
se illuminate dalla dottrina, esuberantemente però e soprattutto, vive di divina carità.
Sacrificio e carità: niente per sè: tutto per la chiesa e per le anime!
Nel sacrificio pieno, continuo, eroico. Egli veramente: niente per sé -
E
nella sua carità, non unilaterale rapido
pronta, illuminata: tutto per tutti
gli altri,
tutto
sopra tutto tutto:
la chiesa e le anime!
Normalmente
le benedizioni di Dio discendono sulle
istituzioni
di
bene, di cultura e di carità per le mani del Papa e
dei Vescovi.
Il
Cottolengo Argentino vuol stare
essere, - oggi, domani, sempre
e
come un bambino umile e piccolo, ai piedi della santa
chiesa e dei Vescovi
come un bambino. Questo modestissimo foglietto - che prende
spirito e nome dal Cottolengo - il Padre e il Santo dei poveri più abbandonati -,
sia
un inno soave dolce di
fede e di fiducia illimitata in voi,
o
Santa Provvidenza del mio Dio mio
Signore.
¨