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[Morte di Benedetto XV 22 Gennaio 1922]


 Dunque il nostro caro santo Padre è morto!

 Ed è morto così in breve! to E non lo troverò adunque più al mio ritorno!

O caro o povero santo Padre! O come si fa presto a morire anche in Vaticano!

 Ci voleva molto e molto bene! È la più grande perdita per la chiesa e,

umanamente parlando, è la più grande perdita anche per la piccola nostra Congregazione.

Ma confidiamo nel Signore! Anche quando morì quel santo Papa di Pio X

pareva così pareva co a noi e a tanti cari amici e benefattori nostri che,

specialmente per i figli della Divina Provvidenza quasi tutto fosse finito!

E vi era fu chi disse: finalmente la Provvidenza ha finito di vivere!

 Poi si vide questo il nuovo Papa Benedetto XV - che dopo un momento,

nei primissimi giorni, di perplessità, quando negò ad un Vescovo di farsi dei nostri,

poi si vide questo Papa continuare l’opera di Pio X e il suo amore.

 Oh non dubitiamo dunque, o figli miei!

 Vi posso dire che il Papa, che la Divina Provvidenza prepara alla chiesa,

sarà tutto quello che i figli della Divina Provvidenza possono desiderare: sarà Pio X

e sarà Benedetto XV! Ma che dico? Sarà nostro Signore Gesù Cristo che, visibilmente

riapparirà al timone della barca di Pietro, e nella augusta persona del nuovo Pontefice Papa

condurrà con mano sicura la mistica nave della santa chiesa di Dio,

e quanto a noi poverelli, egli ci prenderà in mano e ci prenderà con dolce amore

tra le braccia, come fa un vero padre con i piccoli suoi.

 Ora dunque chiniamo riverenti la fronte davanti a Dio, e,

in quest’ora di tanto cordoglio e di tanto lutto, adoriamo i suoi alti consigli,

e diciamo al Signore: Fiat voluntas tua! Sia fatta, o Signore la vostra santa volontà,

e siate voi benedetto nella vita e siate benedetto nella morte. Iddio ci aveva dato

in Benedetto XV il grande Pontefice che, nato dalla guerra non ha voluto

e non ha sospirato della che la pace, e passerà alla storia col quale il Papa della pace:

ebbene ora Egli ha compiuto la sua giornata: Dominus dedit, Dominus abstulit,

sit nomen Domini benedictum!

 La chiesa piange, ma sed absterget Deus omnes lacrimas ad oculis eius:

presto Dio prest la consolerà, e nulla la chiesa avrà a soffrire per questa morte,

benché, umanamente parlando, sia essa oggi la sua perdita più grave,

sia benché sia oggi il suo e il nostro più grande dolore.

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 Oh sì, figlioli miei, piangiamo pur anche noi con la chiesa -

ma sia il nostro pianto pieno di immortale speranza e sia una preghiera.

 Preghiamo ma con l’anima rassegnata alla volontà del Signore, e facciamo

che il nostro amore al Papa, che la nostra gratitudine al S. Pontefice Benedetto XV

si veda nei nostri suffragi per l’anima di lui, e siano suffragi che tali

che gli dicano tutto l’amore e il fervore di figli affezionatissimi, sempre memori

e riconoscentissimi!

 È vero, non abbiamo più Benedetto XV sulla terra, ma noi,

se praticheremo la sua fede e seguiremo i suoi insegnamenti e consigli

e gli esempi della sua santa vita, noi lo rivedremo, lo ritroveremo in Paradiso.

 La persona del Papa di Benedetto XV nel suo involucro umano fisico,

oggi è morta; ma non è morto, ma non è morto il Papato: è scomparso Benedetto XV,

ma il Papa non muore!

 Domani lo Spirito Santo susciterà un altro Papa, fatto anche lui

secondo il cuore di Dio, e sarà il Papa degli orfani e della Divina Provvidenza.

Egli avrà il cuore sacerdote di Pio X e la sapienza nel governo della chiesa

di Benedetto XV: avrà petto e carità di un grande apostolo

e il candore di un angelo: Pastor Angelicus!

 E i figli della Divina Provvidenza, che sono figli umili, fedeli e devotissimi del Papa,

lo ameranno con tutto il loro cuore, con tutta la loro mente, con tutta la loro anima

con tutta la loro vita! Lo ameranno umilmente e umilmente lo seguiranno!

Lo ameranno e seguiranno beati di essere sempre in tutto con lui, e per lui,

e lo faranno amare e lo faranno seguire!

 Quest’è, essere e non altrimenti, essere figlio della Divina Provvidenza:

non guardare alla persona no, ma guardare in lui Gesù Cristo, amare e seguire in lui

Gesù Cristo, un con umile e piena adesione di mente, di cuore, di opere,

e con un amore incorruttibile e dolcissimo e più che filiale: chiunque esso sia, il Papa,

e per noi è Gesù Cristo visibile e pubblico è il dolce Cristo in terra, di S. Ca

come lo chiamava e venerava S. Caterina da Siena.

 O figli miei in Gesù Cristo, io so la vostra fede e il vostro amore alla s. chiesa

madre di Roma e al Papa, e non dubito che tutti saremo un cuor solo e un’anima sola

nel pregare per l’anima del grande Pontefice della pace, e nell’affrettare con la preghiera

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e con l’amore di figli devotissimi l’elezione del nuova Papa nuovo Padre universale

della fede e delle anime.

 Vi abbraccio tutti nella carità di Gesù Cristo signor nostro crocifisso,

e in quest’ora tanto tanto dolorosa oh quanto mi è ci deve essere di conforto

invocare nostro Signore crocifisso!

 Abbraccio in ispirito i sacerdoti e abbraccio i chierici e in ispirito anche

tutti gli orfani nostri.

 La SS. Vergine madre e divina fondatrice dei figli e delle figlie

della Divina Provvidenza come delle Missionarie della carità, ci voglia essa confortare,

e presto ci dia un Santo Papa!

 Pregate per me, e ricevete i più fraterni saluti da tutti i nostri di Rio.

 Vi benedico con tutto il cuore di padre aff.mo in X.sto

 Vostro in G. C. e Maria SS.

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