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Il Cardinale Perosi alla Madonna della Guardia

Benedizione e posa della 1ª pietra del nuovo Santuario

Sabato 23 Ottobre - Ore 15


 Tortonesi, Sua Eminenza Rev.ma il Cardinale Perosi assistito

da Eccellentissimi Vescovi e Prelati, sabato 23 ottobre alle ore 15, compirà,

con solennissimo rito, la benedizione e posa della prima pietra

del Santuario alla Madonna della Guardia a San Bernardino, presenti tutte le Autorità.

 La prima pietra è tolta dalla Porta Santa di San Pietro al Vaticano,

dove era stata murata da Papa Leone XIII nel 1900.

 Tortonesi, date gloria a Dio: venite, Vi invito tutti.

 Viva la Madonna della Guardia!


            Don Orione.


Santuario Votivo alla Madonna della Guardia in Tortona


 Nel nome di Dio e della celeste Madre del Signore, Maria SS.:

con la piena approvazione del nostro caro e veneratissimo Vescovo,

Mons. Simon Pietro Grassi, Vi chiamo, o Fedeli, ad aiutarmi a innalzare in Tortona,

in S. Bernardino un degno Santuario Votivo alla Madonna della Guardia.

 La chiesetta attuale, dove la Nostra Signora della Guardia è in tanta venerazione,

è affatto insufficiente per la popolazione del grosso Sobborgo.

 Il bisogno quindi in San Bernardino di una nuova chiesa si imponeva,

e Monsignor Vescovo ripetute volte l’aveva dichiarata una delle prime

e più urgenti necessità per l’avvenire cristiano di Tortona.

 Ma i recenti numerosi e devotissimi pellegrinaggi ai piedi

della Madonna della Guardia, e il continuo accorrere di fedeli a chiedere grazie

a Colei che tutti gli afflitti invocano, mise in maggior evidenza la necessità

del nuovo tempio, e fu anzi quasi una dolce rivelazione del Cielo,

e l’avvenimento popolare che decise l’erezione del Santuario.

 E il Santuario fu ideato mentre tutto un popolo per ore ed ore voleva entrare

in Chiesa e non lo poteva per la gran calca: mentre tutto un popolo pregava, e dentro

e fuori la chiesa, con un trasporto di fede non veduto a Tortona da tant’anni.

 Vogliate adunque ascoltare, o cuori ardenti e generosi, l’appello che vi rivolgo:

accogliete con trasporto di illuminata pietà e con gioia pura e cristiana l’idea,

che ritengo ispirata da Dio - di erigere a Tortona in onore della Madonna della Guardia

un Santuario che sia come una fonte di grazie divine.

 Certo non vorrete guardare alla povertà del sottoscritto, che nulla potrebbe

senza l’aiuto di Dio; ma basterà che abbiamo fede e alziamo fidenti la preghiera

e i cuori in alto, e vedrete che la Madonna farà tutto.

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 Abbandonati pertanto alla Provvidenza del Signore, affrettiamo

coi più ardenti desiderî il giorno in cui si benedirà la prima pietra;

e il nuovo Santuario sorgerà bello di marmi e di arte; felice auspicio di un’Italia

più credente, più grande, più gloriosa! E sarà come il trono delle misericordie

di Maria Vergine: monumento della religione dei Tortonesi e di tutti i divoti

di N. Signora della Guardia!

 Sia un plebiscito di fede e di amore: sia un Santuario votivo di popolo

alla Madonna della Guardia in ringraziamento della vittoria conceduta all’Italia.

 Mons. Vescovo, plaudendo all’iniziativa, e benedicendo con cuore di Padre

agli Offerenti, volle essere primo ad aprire la sottoscrizione versando per intanto,

quale sua prima offerta, la somma di L. 1000.

 E chi mai, che senta cuore di italiano e di cristiano, non vorrà aiutarmi?

chi non porterà il suo obolo di riconoscenza ai piedi della Madonna della Guardia?

 Maria e l’Italia, è dolce e glorioso il ricordarlo, sono, attraverso i secoli

della nostra storia. una cosa sola.

 O Voi dunque, Italiani credenti ed onesti: e Voi, che pensate:

Voi intendete tutta la sublimità di questo voto di popolo, in quest’ora così solenne,

così bella per la Patria e per la civiltà.

 Interceda oggi per noi Maria, la Madre stessa del Signore, e guardi sempre l’Italia!

Viva Maria!


 Tortona, il 15 Novembre 1918


            Don Orione.


Il bollettino non si respinge mai: si fa passare ad altri; si rimandano solo i duplicati.



L’approvazione e benedizione del Vescovo


 «Se mai appello opportuno, degno e accettevole poteva rivolgersi ai nostri

diletti figliuoli in Gesù Cristo, anzi a quanti, nella loro tenerezza per la Vergine,

sono e pensosi della gravità dell’ora e non improvvidi del domani nostro, è certamente questo per l’erezione in Tortona di un Santuario alla Madonna della Guardia.

Fu già detto invero - e non sarebbe stato indarno, se come voleva il Tommaseo,

la scuola si fosse serbata tempio - che aprire una scuola era chiudere un carcere;

ma questo, per altro, la storia, l’esperienza, e la ragione insieme ci mostrano

ad ogni modo per certissimo che far sorgere un tempio, dedicare un Santuario a Maria -

a Maria l’immagine di ideal perfezione, più pura e piacente, da Dio concepita

nel pensiero creatore prefisso; a Maria, la Donna in cui come in tipo sovrano di Figlia,

di Sposa di Madre, s’accolse senza neo di colpa che ne oscurasse lo splendore, quanto,

ripartito, può essere in qualsivoglia altra creatura di bontà; a Maria,

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la salute degli infermi, la consolatrice degli afflitti, il rifugio dei peccatori,

il soccorso del popolo cristiano, la vera onnipotenza supplichevole a pro

di ogni debolezza e di ogni sventura - è fare più e meglio di gran lunga.


Efficacia religiosa e civile dei San tuarî


 Non è solo apprestare infatti un nido divozione, un asilo di pietà,

un coro sempre echeggiante di preghiere, di inni, di cantici, ma è innalzare una cattedra

di verace sapienza donde scendano ininterrotte le più fecondi lezioni di moralità

e di virtù: è aprire una scuola di verace rispetto e un focolare di non fatui entusiasmi:

è accendere nel mondo un faro di luce illuminatrice e consolatrice;

è stabilire un baluardo di sicurezza e un asilo di pace contro tutte le agitazioni

e le tempeste del mondo: è schiudere ai miseri, con un centro di vita cristiana,

anche una sorgente inesauribile di favori e di grazie celesti; e, solo chi è morto

ad ogni atto ideale di bene, sol chi non n’è mai entrato le soglie,

può rispettare un Santuario, che è di sua natura, la dimora dello spiritualismo più puro,

e dove si respira un’aura che non è terrena, si scorge quasi a tocco di mano

un lembo di cielo, e si sente quasi immediato il contatto della terra colle superne regioni.


Il Santuario Votivo alla Madonna della Guardia,

testimonianza di riconoscenza e di speranze


 Che se puoi il Santuario si nomi ad uno di quei titoli gloriosi onde la Vergine

sembra aver voluto a preferenza far pompa di sua materna pietà e rivendicarsi,

attraverso i tempi e gli spazî il vanto di opifera e salvatrice; se sorga espressione

di una pubblica riconoscenza da innumeri favori comandata, e insieme sospiro

di una speranza e di un’attesa che un passato di secoli assicura non poter rimaner

confuse per il presente e per l’avvenire, com’è questo appunto che Noi vagheggiamo,

e che dalla Madonna della Guardia si intitolerà, e che, mentre attua un pensiero,

che fu già degli avi nostri, risponde mirabilmente alle secrete voci dei cuori

tuttavia divisi tra il timore e la speranza, ma sospirosi al sommo di più lieti dì,

allora il proposito da Don Orione esposto, appare anche più indovinato e commovente,

e mal si comprenderebbe che, se raggio di fede brilli ancor nelle menti e pulsino

ad un palpito di religioso affetto i cuori, non sorgesse una gara di opere e di oblazioni

per tradurre in atto il proposito, in consolante realtà il vagheggiato disegno.


Plauso e concorso di Padre


 Per questo Noi, che pure da tempo andavamo, nel secreto del cuore,

accarezzando una non dissimile idea, plaudimmo tosto al degno e benemerito promotore

di questa, che Ci parve subito una ispirata iniziativa, e, solo spiacenti

che le particolari difficoltà del momento non Ci consentissero di far subito più e meglio,

Ci affrettammo non di meno ad incorraggiarla colla nostra oblazione;

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per questo abbiamo già fermo di aggiungervene altre non appena ne saremo in grado;

per questo infine, se possiamo lusingarCi, non resti inascoltata la voce del padre

che si volge quasi supplichevole ai figli, né insoddisfatto un desiderio che Ne pare

ci sia stato dentro acceso superbamente, Noi vorremmo che l’Appello di D. Orione

trovasse per le vie dei cuori una pronta, larga, ininterrotta eco non di sterili simpatie,

ma di generosi contributi, ovunque non è un nome vano la religiosa pietà

e la carità dei fratelli verace.

 Diciamo così perché a Noi arride un’altra idea, che raccomandiamo

allo studio di D. Orione e al favore di quanti non sono insensibili agli altrui mali,

né poco teneri di sventure e di miserie non meno sacre, se anche spesso ignorate

e dispette dal mondo.


Un’idea ispirata dal nostro Vescovo


 La storia invero ce l’impara: sempre accanto ai Santuarî di Maria si dischiuse

misteriosa una fonte di inesauribili beneficenze, sempre fiorì, nelle più svariate forme,

la carità consolatrice, redentrice di ogni umana miseria. Perché altrettanto

non seguirebbe presso il Santuario della Madonna della Guardia, che, come speriamo,

presto sorgerà anche a Tortona, sul suolo benedetto già santificato

dai passi di Bernardino da Siena, e quasi ancora echeggiante della eloquente sua parola

di fede e di amor cristiano? Perché il Padre di tanti derelitti, che con vero intelletto

d’amore ha già provveduto qui e altrove a tante doloranti miserie,

non si dovrebbe chiamar felice di potere, quasi ai piedi di Maria

e all’ombra del suo Santuario, aprire un’asilo anche a quelle povere donne,

che gemono sole e derelitte nel mondo, quando il peso degli anni e degli affanni

fa loro sentire più pungente il bisogno di un tetto amico che le raccolga,

d’un pane non medicato che sostenga gli ultimi avanzaticci di loro,

esistenza di uno sguardo teneramente vigile che richiami anche sulle loro labbra

avvezze al pianto un sorriso di gioia e di speranza?


Il monumento pel Centenario di San Marziano

Commovente appello ai Tortonesi


 Perché soprattutto Tortona - Tortona nostra che ha pure nobili tradizioni

di illuminata carità e di beneficienza - non gliene fornirebbe i mezzi,

con una unanime gara di contributi, di offerte, di lasciti, che ne onorerebbero il nome,

e ne propizierebbero più sicuro e radioso l’avvenire ? Pare a Noi - e non a noi soltanto -

che Santuario della Madonna e Ricovero per le Vecchie - per questi esseri

spesso dimenticati dalla nostra distratta società, ma che, oltre l’età e la sventura,

anche un passato di virtù e di benemerenze rende venerandi - sarebbero un degno tributo

di onoranza anche al gran Padre nostro nella Fede, San Marziano,

e forse il miglior monumento che potremmo lasciare ai posteri della celebrità centenaria

di Lui: certo poi mostreremmo a prova di fatti che la religiosa pietà inspira e feconda

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anche il verace amor dei fratelli, e che i figli della Redenzione e della Croce

non sono così onninamente assorti nel pensiero degli anni eterni da vivere immemori

o incuranti delle miserie che funestano tanto ed avviliscono quaggiù

i più tapini tra i loro simili.


Il Vescovo invoca la benedizione della Vergine sui Benefattori


 Infine - un animo ce lo dice - la Vergine che, ancora pellegrina sulla terra,

si porse in ripetuti atti di dolce e sublime carità, sì tenera e della cognata Elisabetta,

e dei poveri sposi di Cana, e ora dai cerchi divini, ove siede Regina,

non continua in pro dei figli d’Eva se non una missione di pietà salvatrice,

esulterebbe di vedere accoppiato al suo culto il sovvenimento delle altrui miserie;

e il suo sorriso di predilezione, il fiore delle sue grazie sarebbe pei bene inspirati

che a ciò che vorranno cooperare. L’intendano i Nostri diletti figliuoli in Gesù -

coloro massimamente ai quali la fortuna è stata più larga dei suoi favori -

e possa presto tradursi in atto quello che non è solo aspirazione di credenti,

ma voto anche di cittadini, e che, provvedendo ad un bisogno di Religione,

soccorre più che mai opportunamente ad una impellente necessità sociale».


Tortona - Dal Palazzo Vescovile.


 Tortona, XX Ottobre 1918.


          + Simon Pietro, Vescovo.


 Tortonesi, sabato per le ore 14,30 imbandierate e pavesate

tutte le finestre dei palazzi e delle case di Via Emilia.

 Alle 15 Sua Eminenza il Card. Perosi, seguito da tutte le Autorità,

attraverserà Tortona nello sfarzo della Romana Porpora, e, percorrendo la Via Emilia,

si recherà a S. Bernardino per la posa della prima pietra del vostro Santuario

alla Madonna della Guardia.


Nel nome benedetto di Maria!


La pietà e la carità sono due buone sorelle le quali amano di vivere insieme

ed abbracciate.

 E questo è il bisogno particolare della nostra età, e il desiderio vivissimo

come del nostro amato Vescovo, e così di tutti coloro che conoscono bene addentro

e amano, si amano il tempo che viviamo: che cioè le opere di fede e di carità

si diano la mano, e vadano di conserva. Ebbene, o Amici e Tortonesi,

nel nome benedetto di Dio e con la piena approvazione del venerato nostro Vescovo

Mons. Simon Pietro Grassi. si porrà, Sabato 23 corr. m. alle ore 15 la prima pietra

del Santuario Votivo alla Madonna della Guardia, e compirà la benedizione

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Sua Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale Carlo Perosi, assistito dal nostro Vescovo

e Padre e da altri eccellentissimi Vescovi e Prelati.

 E all’ombra del Santuario si aprirà un Ricovero per le Vecchie,

le quali pregheranno per i nostri Benefattori.

 Ad un’opera di fede, di culto e di pietà versoio e la Vergine sua Madre,

e Madre nostra dolcissima, andrà dunque unita un opera di beneficienza, di carità,

di pietà verso del prossimo.

Santuario votivo e ricovero per le vecchie saranno anch’essi monumenti

della nostra fede in Dio per la vittoria della Patria saranno, fede e carità,

sorgenti sempre feconde di prosperità e di grandezza all’Italia.

 Santuario Votivo alla Madonna e Ricovero per le povere Vecchie:

saranno pure monumenti perenni di fede e di fraterno amore che la Città di Tortona

lascerà ai posteri, a ricordo di quest’êra, che segna i nuovi destini d’Italia.

 Il nostro Vescovo molto paternamente e con amplissimo affetto, ci ha benedetti.

E confidiamo che la benedizione del Signore discenderà copiosa sul nostro

modesto lavoro e sui Benefattori, quando tutti, con la divina grazia,

ci conformeremo a Cristo nella umiltà dello spirito, nella penitenza e carità della vita

ben consci della nostra insufficienza.

 Ma, se un fervore nuovo di carità arde nei nostri petti, il Signore ci sosterrà

con la sua bontà e onnipotenza; Egli, che ha cominciato la buona opera,

saprà ben condurla a compimento, e la nostra stessa debolezza diverrà il trofeo

della gloria di Cristo.

 E così, anelando ad essere condotti a mano dalla Madonna,

e abbandonati tra le braccia materne di Lei, ci prepariamo per sabato al solenne rito

della posa della prima pietra del Santuario della Guardia. E confidiamo

che molte anime, per le dolci vie della carità, ci verranno in aiuto,

e saranno guadagnate a Dio.

 La carità è conquistatrice invitta!

 E sarà benedetto e amato il Nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo

e la Beatissima Vergine!

 E sarà amata e benedetta la santa Chiesa del Signore.

E ne verrà un grande bene a Tortona!

 A onore e gloria di Dio! Amen.


            D. Orione.

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