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Tortona, 17 Dicembre 1929 (A. VIII).
Distinto Signore,
Fra Galdino andava alla questua della noci, ed io, che sono un po’ il Fra Galdino
del Santuario della Guardia, vengo alla questua anch’io.
Non vi chiedo noci, no, perché ... non è la stagione delle noci,
e forse Vi metterei in imbarazzo. Vengo alla questua di ... «di danaro?» -
mi direte Voi. - Eh, proprio cosi! Vengo a chiedervi un po’ di danaro per la Madonna.
Che volete? Ho bisogno le colonne pel nuovo Santuario,
perché non solo vorrei alzare in primavera i muri sino al tetto, ma anche far coprire,
cosi che, per la vigilia della festa del 29 Agosto, tutta quella popolazione
non abbia più da passare la notte al fresco della serenata, all’albergo della bella stella.
Ma, se le colonne non ci sono, come si farà a poggiare le arcate e a coprire
il nuovo Santuario?
Ora vorrei che una colonna fosse dono di tutti i Tortonesi.
Vi par troppo? Eh no, che non è troppo, non sarebbe un farvi onore!
Conosco la buona disposizione di Vostra Signoria e della sua distinta Famiglia,
e mi fo’ dovere inviarLe l’appello ai Tortonesi, pregandoLa vivamente
di voler sottoscrivere con quello spirito di generosità che La distingue.
Che se poi la Madonna Le mandasse la buona ispirazione
di donarmi una colonna, - Lei sarà in eterno benedetto!
Chi, potendolo, non vorrà offrire una colonna? Essa può pagarsi anche a rate,
prendendo il respiro di alcuni anni.
Tre colonne sono già prese: una è della Corale Tortonese.
Chi non vorrà avere il suo nome e quello di sua famiglia scolpito in oro là,
ai piedi della Madonna della Guardia?
Mi aiuti la Signoria Vostra quanto più potrà, ed io pregherò sempre per Lei
e farò pregare che Iddio La prosperi nei suoi interessi e nella Sua anima,
e benedica largamente a Lei e ai Suoi Cari!
Buone feste! Buona fine e buon Capo d’Anno.
dal Suo dev.mo e obbl.mo in X.sto
Don Orione.
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