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Al Santuario
Ruit hora!
Il tempo precipita, e i lavori al nostro caro Santuario,
più che alacremente procedere, furoreggiano! ché breve è il tempo e fugge!
Una squadra di muratori lavora febbrilmente alle finiture esterne;
già s’è potuto abbassare i ponti e le finestrelle di lassù, nel più alto,
con le loro cornici a mattoni rossi in paramano, ti fanno la più bella figura.
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Altra squadra di operai attende ai lavori di finitura dell’interno.
Gli intonachi alle volte e pareti del tempietto e delle scalee,
che salgono sino ai piedi della Madonna, e quelle del presbitero sono ormai finite;
si lavora ora agli intonachi delle pareti del Santuario.
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Una terza squadra è applicata al pavimento della cripta, che è così vasta
da formare una vera e propria chiesa.
Il pavimento della cripta sarà ultimato in settimana; si passerà poi subito
al pavimento del Santuario; l’operosità dei nostri pavimentisti è tale che, in dieci giorni,
anche la pavimentazione del Santuario sarà un fatto compiuto.
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Ruit hora! - E i falegnami? Pur essi sono divisi in tre squadre,
e tutti lavorano febbrilmente, chi alle porte, chi alle finestre e altri alla sistemazione
interna del Santuario. - Quanto ci rincresce di non avere qui i nostri cari Varetto
e Meneghin! E anche a loro, forzatamente lontani, chissà quanto deve dispiacere
di non trovarsi con noi, in questi momenti! quante volte al giorno penseranno al nostro
e caro loro Santuario! Che la Santa Madonna ce li riporti presto, rinvigoriti di salute,
sempre pieni di laboriosa attività e di buono spirito!
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Altra bella notizia. Sono giunti i gradini per le scalee che saliranno al tempietto
e al trono della Vergine Santa; sono in marmo, in verde marmo di Polcevera.
Vengono quindi dalle viscere stesse di quel monte benedetto su cui apparve la Madonna
al beato Pareto, il 29 Agosto del 1490. E non a caso si è voluto che i gradini,
che condurranno ai piedi di Maria SS. nel suo Santuario, fossero tratti dal monte
già scelto dalla Madre di Dio per farne un altare, un trono di grazie e prodigi
pel suo popolo!
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Essi saranno messi in opera la prossima settimana. E già stanno per giungere
altri marmi e i gradini della balaustrata, pure in verde di Polcevera.
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Ruit hora! E perché non diremo ai Tortonesi e a tutti i divoti e Benefattori
del nuovo Santuario che i nostri bravi Artigianelli di Venezia anch’essi, pur di lontano,
stanno lavorando pel Santuario della Guardia di Tortona?
Già sono giunte le inferriate per la Cripta lavoro ben riuscito
della nostra Scuola professionale del ferro di Venezia, è lavoro delle mani
dei nostri alunni, quindi tanto più caro.
Ai primi di Agosto poi arriveranno due bellissimi altari, opera e dono
della Scuola ebanisti- intagliatori dei nostri Artigianelli; i due altari si adergeranno
nelle absidi laterali del Santuario, che, come si sa, è a croce greca; sono in perfetto stile
col Santuario.
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Ruit hota! ruit hora! ruit hora!
Mi direte: «O Don Orione, e la saccoccia come sta?». Ruit, ruit, sta male! male!
O Divina Provvidenza, o Benefattori e divoti pensateci Voi!
Don Orione.
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