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La Concezione Immacolata

della Beata Vergine Maria


 La fede della Chiesa nella santa e immacolata Concezione

della gloriosa Vergine Maria Madre di Dio, è antica quanto il Cristianesimo.

 Questa credenza è fondata nella Scrittura non meno che nella Tradizione

della Chiesa Greca e Latina, dal primo secolo sino a noi.

 Maria fu sempre esente dalla colpa e dal fomite del male: «non contrasse

mai macchia di verun peccato né originale né attuale, sia mortale o veniale»,

direbbe il Bellarmino; ond’è che fu salutata da Gabriele «piena di grazia!».

 E questa verità di fede risplende pure di luce bellissima anche nelle più

venerande liturgie della Chiesa e nelle opere immortali dei Padri e Dottori.

 Dopo il 1200 poi l’Ordine dei frati Minori se ne fece apostolo e difensore,

e la stessa assemblea scismatica di Basilea nel 1439 dichiarava che tale dottrina

trovava il suo pieno consenso nelle fonti della rivelazione cattolica.

 Sisto IV prescrisse la festa dell’Immacolata Concezione,

e alla Santa Vergine Immacolata fece erigere una cappella nella basilica Vaticana.

 È noto l’atteggiamento favorevole del Concilio Tridentino.

 Finalmente, condotti a termine i lunghi studî dei Dottori, 18 Dicembre 1854

l’angelico Pio IX in S. Pietro, dinnanzi a un’imponente assemblea

di parecchie centinaia di Vescovi, promulgava il dogma dell’Immacolata Concezione.

 La Vergine appariva poi, quattro anni dopo a Lourdes e diceva:

«Io sono l’Immacolata Concezione!».

 Il singolare privilegio dell’immacolato concepimento per cui Maria

non fu mai priva della splendida e bianca stola della grazia del Signore,

era ordinato, nei consigli dell’Altissimo, a preparare un tabernacolo interamente santo

al Verbo di Dio che in Lei e da Lei doveva farsi carne.

 Maria, la vera primogenita dell’umana famiglia, già rifulgea nella mente di Dio

quando traeva dal nulla il mondo.

 Maria Immacolata, il capolavoro della creazione, fu la prima a partecipare

in modo affatto singolare e il più sublime alla grazia della redenzione,

poiché è per i meriti della Passione e Morte di Gesù, preveduti dalla Sapienza eterna,

che Ella ebbe tanto privilegio.

 Onde tutto il nostro popolo canta: Tota pulcra es, Maria! Tutta bella sei tu,

o Maria e la macchia originale non è in Te!

 Più che la Giuditta di Betulia, l’eroina che riportò vittoria sul tiranno Oloferne,

Maria, per la divina grazia, schiacciò il capo del serpente infernale e liberò il suo popolo

dall’onta del servaggio.

 Tu gloria di Gerusalemme, tu letizia d’Israele, tu onore del nostro popolo!

 Benedetta sei tu, o Vergine Maria, dal Signore Iddio eccelso,

benedetta sei sovra tutte le donne!

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 Tu sei fuori della comun sorte dei mortali tu sei sopra tutte le creature,

perché Tu sola sei Immacolata!

 Salve, o piena di grazie, il Signore è con Te, né la corruzione invadrà mai

il tuo sacratissimo corpo, che fu già il tempio dell’Autore della vita.

 Ascolti il Signore la preghiera che noi umili Gli innalziamo

nella gioconda solennità della tua Concezione Immacolata, o beata Vergine Maria!

E, come noi Ti celebriamo immune da ogni macchia, perché la grazia divina

Ti prevenne: come ti esaltiamo nel candore della tua immacolatezza e verginità,

così faccia Iddio che per la Tua Intercessione pure noi, benché così deboli,

per i meriti del Signor Nostro Gesù Cristo veniamo liberati da ogni colpa

e possiamo giungere con cuore mondo a celebrare le tue glorie in Paradiso.


            Don Orione.

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