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[Espresso]


[Al Rev.do Signore Sig.r don Carlo Sterpi

Casa Divina Provvidenza

Tortona (Alessandria)]


           Roma, il 2 / 7 [1]928


 Caro don Sterpi,


 La grazia e la pace di n. Signore Gesù Cristo siano sempre con noi!

 1/ Sono giunti i chierici polacchi, jeri sera solamente, perché a Genova,

pel il ritardo del treno da Milano, perdettero la coincidenza, - quindi stettero in treno

fino a jeri sera.

 Bisognerà regolarsi: prendere, per altre volte, dei treni prima, da Tortona

 2/ Colombo, per ora, ritorni a Novi o rimanga a Tortona, come meglio crederete

 3/ Lasciate pure Di Stefano coi lavoratori.

 4/ Per Bronzetti non c’è da pensarci; vedere piuttosto per quell’Andolfi,

del quale oggi o domani spero darvi l’indirizzo

 5/ Ai probandi non do vacanze, eccettuati casi speciali di malattie o altri casi singoli

o di propaganda, - secondo i tipi, le famiglie e i paesi. Una buona crivellata

sarà durante le vacanze vedere il loro spirito di attaccamento a noi e alla famiglia.

Dopo qualche giorno di sollievo, ad esami finiti, - cominci la scuola di fuoco

per la 3ª Ginnasio.

 6/ Qui l’esito fu disastroso. Promossi i tre di terza: promossi tre soli di I:

Libera Con, Pelizzari (promossi per virtù propria) Gorli, promosso per misericordia

del professore Montini, ottimo insegnante sotto ogni riguardo; Garelli, ritenuto in italiano

e latino, e ma ammesso a ripetere a ottobre; Candelori ritenuto in latino e matematica, -

ammesso ad ottobre. Lazzari ritenuto in tutto, non ammesso neanche ad ottobre.

 Quelli di 2da tutti ritenuti, e nessuno ammesso a ripetere ad ottobre,

neanche in religione né in matematica né in francese, materie che erano insegnate

da altri professori. Per questi di 2da ci verremo a trovare in un qualche imbarazzo

per la loro scuola di un’altr’anno.

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 Tolti quei due del liceo e i tre di 3ª e Liberalon e Pelizzari gli altri

hanno preso lo studio troppo alla leggera: non sono cattivi ma hanno bisogno

di sentire di più, e per coscienza il loro dovere.

 Quello di Frascati, di 4ª elem., è promosso.

Tutti stanno bene.

 I due Zuchegna sono riusciti i primi della loro classe e insieme con Paolino

mostrano anche buono spirito.

 Il fratello di Paolino, che poteva forse andare anche lui in 3ª fin da ottobre,

ora è bocciato in tutto, e non ammesso affatto ad ottobre: è molto lento.

 Lazzari e Milanesio li toglierò di qui: Lazzari vedremo se farà da coadiutore laico;

Milanesio vuol essere sacerdote e missionario, lo credo ancora un San Luigi,

ma è leggero leggero, - forse debole di testa come di salute. Lo metterei

con i fratelli coadiutori, - poi vedremo.

 Il ch.co Cesaro riesce bene, - meno di lui Signorio: buoni tutti e due:

stanno dando gli esami; Signorio non finì il lavoro di greco.

 7/ Se avessimo vocazioni a vita missionaria di giovani che facessero

già il ginnasio superiore, o filosofia o teologia, - forse converrebbe togliere di qui

i più piccoli, e servirci di questa Casa per quelli già più sicuri

e che abbi possano fare a Roma buoni studi di filosofia e teologia,

ed essere più presto sacerdoti bene istruiti.

 8/ Vedo che Corazza riesce bene; se non ha vocazione alla vita missionaria,

da poterlo mettere qui, si potrebbe mettere a San Giovanni

e che frequentasse il Lateranense, come fanno i due polacchi. E con lui anche Capelli,

che è buono spirito.

 9/ Quanto a Zebrava a Ballarin, - vi direi di mandare Zebrava a S. Alberto

e Ballarin a Cuneo, questi ajuterà; e anche Zebrava a S. Alberto finirà qualche lavoro, -

egli ci fu già ed è ½ falegname. Però vedete voi. Stefano direi che continui

a fare da custode, in humilitate, e si prepari bene bene per il sacerdozio,

anche soffra il caldo Ora non saprei dove mandarlo; d’altronde se così giovani

hanno bisogno di villeggiature, anche non malati, che faranno da vecchi?

Andrà poi a Villa Moffa.

 10/ Pavan vada subito in famiglia.

 11/ Come vanno i malati?

 12/ Io spero verso la fine settimana venire a Tortona; vi telegraferò;

devo aspettare qui don Bruno che giungerà mercoledì perché voglio che si presenti

a deporre a favore di don Gil. Gli avevo telegrafato da più di una settimana

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di partire d’urgenza: non lo fece e fece male : doveva buttarsi in mare;

così possono avere prese delle deliberazioni qui nei rapporti di don Gil,

non vedendo comparire don Bruno, che potrebbero rendere la causa molto difficile.

 13/ È tornato don Gemelli; De Felice è ancora laggiù; la situazione è migliorata.

Abbiamo scelto uno dei penalisti di Napoli, oltre l’avvocato di Castrovillari.

Don Gemelli potè vedere e confortare sia don Gil che fra Gaetano, - così sanno che c’è

chi pensa a loro e ne assume le difese. Sono in camere separate ciascuno a sé,

e hanno il vitto dal di fuori a conto nostro. Sono tranquilli, e Deo gratias!

La bambina morta fu portata a Roma dove fecero le analisi, - non sono riuscito

a conoscere con quale esito. Preghiamo, e Iddio e la Madonna ci assisteranno.

 14/ Vi mando una lettera di don Capra. Gli ho risposto che vedano per ora

di combinare solo per l’orario a turno pel cortile, - che la separazione dei locali

temo che porti una maggiore divisione di anime: che intanto avrei pregato.

La lettera mandata a don Capra è da leggersi ai due nostri sacerdoti,

e poi da mandarla a voi per l’archivio.

 15/ Ho ricevuto lettera da don Pensa. Gli ho risposto che, se non hanno altri fondi

che le L. 150.000 da me offerte e le L. 50.000 del comitato,

lascino l’idea del nuovo acquisto, perché tra le L. 200.000 che si prenderebbero

in un avvenire che può essere lontano e le nostre L. 150.000 e le L. 50.000 del comitato,

non fa tanto da pagare l’acquisto e la spesa di trapasso, poi bisogna fare il Collegio,

che verrà almeno L. 300.000 Insisto che si faccia il camerone nuovo al Manin.

Non sono dello del parere di fare una Casa di bambini, ma di tenervi non più dei grandi,

dati i pericoli del vicinato, ma un’ottantina di fanciulli di elementari, fino ai 12 o 13 anni.

Prima fare un nuovo camerone pareva già una gran cosa; - ora non c’è più nulla

che va bene, se non si compra per dover poi fabbricare ex novo un Istituto

 16/ Continuerò a scrivervi su altro: Gesù ci assista e benedica!

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 17/ I tre due diaconi polacchi, i due di Roma, che sono a posto negli studî,

direi di presentarli a Mg.r Daffra per settembre, - anche per far valere presso di Lui

l’autografo pontificio, affinché non cada in dimenticanza. Mg.r Vescovo di Tortona

non sarà in sede, la ragione c’è, - essi poi sono a posto. - Stefano, invece,

direi di ordinarlo per Natale.

 Finisco per spedire.

 Tutti vi salutano in Gesù Cristo e Maria SS.

 Vostro aff.mo


        Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.za


 P. S.  Ci vorranno alcune migliaja di lire per la causa dei due fratelli di Castrovillari.

- La Madonna ci ajuti!

 Mando lettera da Bolzano, giunta oggi, 2 luglio.


Riservata


 Presentandosi a Tortona certo Tenerini Giuseppe che mandai a Venezia,

e non seppe stare al Manin; che supplicò, - dopo esservi fatto mandar via dal Pio X

di Treviso, e lo mandai a S. Severino, e là non fa bene.

 Do oggi disposizioni che don Reno lo mandi a Tortona. Egli però ha suo padre

a Genova; voi vi limiterete a dirgli che siete spiacente dovergli comunicare

che non ci è più possibile tenerlo.

 Questo dico, se egli passasse a Tortona

 E quella signora del vitalizio di Novi, non s’è più fatta viva?

 Sono molto contenti questi nuovi ordinati.

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