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[in azzurro le domande e le osservazioni di don Sterpi]

[in nero le risposte di Don Orione]


È stato qui il medico e mi dice che è inteso con voi perché si ritiri la Chinicato

alla al San Sebastiano - È vero? - , ma dopo che essa abbia firmata una dichiarazione,

per evitare noie ulteriori.


Avete detto qualche cosa a don Biagio in merito delle lagnanze della signora? -

Mi ha detto che aveva già parlato con voi, quindi non ho aggiunto nulla, parlategli.


Prosia avrebbe già fatto i tre anni di tirocinio e a Roma non può ritornare

perché non desiderato - Dove riscriverlo? - a Tortona, per ora, al Seminario.


Porro mi dice che il clima qui non gli giova e teme di rimettersi in infermeria

come l’anno scorso - Fu inscritto alla I teol. in Seminario - Dobbiamo mandarlo altrove? -

Se è di condotta veramente religiosa: se ha fatto i tre anni di tirocinio

ed è di capacità discreta, si mandi all’Antonianum.


Avete già parlato con don Simonelli? Come? Tanto per sapermi regolare -

No, - gli parlate voi o gli parlerò io, stamattina fatemi sapere se devo parlargli io.


Conviene parlare Come avete pensato per Prosia - la lettera di Prosia non mi piace,

e, dopo tre anni, sa di troppo umano, a dire poco. Prosia venga a Tortona.


Con quel Bevilacqua che è a Milano avete combinato qualche cosa? -

Gli ho parlato jeri confortandolo; non è chierico però cui affidare dei chierichetti,

né conviene rimandarlo al Seminario di Tortona.


Converrà avvertire gli ordinandi perché si preparino agli esami e nelle cerimonie -

Questo forse dopo che il Vescovo avrà dato la risposta - Sì, meglio aspettare -

Ancora temo ostacoli.

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I ragionieri sono un po’ indietro nel ricevere e mi riesce pesante -

Non ho 200 lire disponibili, e spero che Marengo, come stamattina l’ho pregato,

si dia da fare le L. 500 da lasciare domani al ch.co Costamagna - Già ho toccato il denaro

che ritirai dalle banche.


 Vi accludo lettera della signora di Vercelli - Ditemi voi che cosa devo rispondere -

Nessuna difficoltà di mandare a Ortonovo altra suora, ma è bene avere due

o tre suore in canonica? No! - E poi, che farebbero, che non ci sono più probandi?

A meno che aprire un asilo infantile e poi scuola di cucito per le ragazze del paese,

ma fuori? e con abitazione delle suore fuori. - Strettamente parlando, io posso dare tutto,

ma poi non potrò fare fronte ad altri gravi impegni. Per Venezia propongo che si valgano

del denaro che so esservi a Mestre; - è una vera vergogna che, dopo tutto

e dopo tanti anni ancora si osi ricorrere qui, dove c’è tanti altri impegni: -

Dovrebbero ormai aiutare qui.


1/ Il sig. Costa pregherebbe vivamente si presentasse all’università di Milano

per frequentare il magistero una sua nipote da promemoria (ho già dato a Zambarbieri)


2/ Per il banco S. Ilario come si può fare? Credo che don Pensa non possa.


3/ Quegli interessi a don Calvi (L. 1500) furono pagati?

Ha scritto una raccomandata recentemente


4/ Aggiustare i biglietti per gli auguri di Natale - fatto.


5/ Per quando si potrà fare l’atto Pedevilla? - Quando credete.

Chiedo questo perché occorrerebbe l’ammontare - Mi pare siano 17.000 lire -

Non mi avete detto che ci sono?

6/ Io andrei questa mattina a Genova e a Rapallo - Va bene.

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