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 +         Instaurare omnia in Christo

          Victoria, il 1° Aprile 1935


 Caro don Contardi,


 La grazia del Signore e la sua pace siano sempre con noi!

 Vengo, nella carità di Gesù Cristo e con cuore più di padre che di superiore,

a dare qualche disposizione, nel nome di Dio benedetto, - dopo quasi sei mesi

che ci prego su, e non senza averne ripetutamente parlato e preso consiglio

da sua Eccellenza rev.ma Mg.r Arcivescovo, che mi fa veramente da padre.

 Codesto asilo - Doposcuola non può andare avanti in tutto così,

tu stesso lo comprenderai, caro mio don Contardi.

 Nessuno apprezza più di me il tuo lavoro e lo spirito col quale lavori;

ma bisogna, oramai, dare vita e forma religiosa più canonica alla Casa;

e normalizzare il tuo lavoro morale - religioso consacrando la miglior parte

del tuo tempo alla parrocchia, per la grave responsabilità che ci siamo presa.

 A tale fine, dopo i cambiamenti fatti all’Uruguay, a Mar del Plata e qui, -

vengo, per dovere di coscienza, a cominciare i provvedimenti circa l’asilo - doposcuola.

 E con ciò so di secondare, - pur con non piccolo sacrificio per la nostra

Congregazione, - i desideri ripetutamente espressomi anche dalla sig.ra presidente,

di fornire codesto asilo di personale religioso e valido. E anche perché,

o caro don Contardi, si finisca dal sentirmi dire che tu hai le mani bucate, -

ti assegno la parte morale - religiosa, che, col lavoro che ti darà la parrocchia, non è poco, -

e mando, in qualità di economo e di vice direttore il don Michele Tiburzio.

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Egli assumerà anche una classe del doposcuola.  Il Signore conosce lo spirito

con cui agisco, e il dovere e la necessità che mi obbligano ad agire così,

e non ho alcun dubbio che la Divina Provvidenza ci verrà incontro a trovare posto

a chi dovesse lasciare di far scuola all’asilo.

 Il don Camillo Secco avrà altra destinazione. - Ho rilevato che costì

c’è un vice direttore; ne ho interrogato don Zanocchi, che mi disse di ignorarlo;

egli ignorava anche lo stesso presupposto.

 Come mai questo, caro don Contardi?

 Vorrai presentare al personale il don Tiburzio, al quale disponi

che passi la consegna di tutta la partita amministrativa. Siccome io fui interpellato

dal Consiglio circa il presupposto vostro e di Mar del Plata, - non mi trovo,

pel vostro presupposto, in grado di subito rispondere, ed ho preso tempo.

Perché possa assumere responsabilità, il don Tiburzio agirà sotto mio diretto controllo,

così mi formerò un giudizio esatto da poter rispondere in coscienza.

 Ho chiamato qui anche don Dutto. Le ulteriori disposizioni che dovessi prendere

saranno prese con ogni carità: in omnibus charitas! - Prega per me,

e il Signore conforti te e tutti di ogni benedizione.

 Tuo aff.mo in Gesù Cr. e nella S. Madonna


           Sac. Orione

           della Div. Provvidenza


 P. S.  Tra il presupposto inviatomi dal Consiglio e il vostro trovo qualche differenza,

di cui ti parlerò: - intanto ho scritto oggi, prendendo tempo a rispondere,

sino a che avessi esaminato tutto.

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