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Non riletta
Riservata
+ Anime e Anime !
Tortona, sera del 2 febbrajo, 1921
Caro don Tricerri,
Venerdì
mattina 4 corr. parte
di qui il sac.te don Salvatore Iatì,
il quale viene alla Colonia di Montemario.
Egli è malato, e di tale malattia che ha bisogno di essere affatto separato dai ragazzi,
e nessuno deve sapere questo eccetto voi, l’assistente e le suore, le quali
devono fargli vitto a parte, con piatti, posate, tovaglioli a parte - segnate e sempre gli stessi,
lavandoli anche a parte.
Gli farete subito preparare quella camera isolata che è sopra la scaletta,
la quale è isolata, è difesa dai venti e abbastanza soleggiata.
Ha bisogno di latte e di uova. Può celebrare la Messa, ma un po’ sul tardi.
È un santo sacerdote, che vi raccomando molto molto.
Bisogna sabato mandarlo a prendere subito a S. Anna col carrettino,
e al
tempo stesso che vi
prego di mandare ogni due
volte al giorno il carrettino
(sabato mattino e sabato sera verso le ore undici) a S. Anna a vedere se è giunto,
perché a Sant’Anna non può e non deve stare.
Al tempo stesso vi prevengo che vi ho proposto per parroco a Grottaferrata,
e che, se sarete accettato, dovrete andare subito. Allora il don Iatì,
durante la vostra assenza e finché non sto a mandare il Direttore nuovo alla Colonia,
farà le veci di Direttore, essendo lui sacerdote.
E a lui e al chierico Garberoglio consegnerete, prima di partire
tutta la posizione morale ed economica della Colonia.
Però desidero che, per ora, nessuno sappia che voi siete stato proposto
per parroco di Grottaferrata, perché se nascessero delle difficoltà
non voglio che facciate brutta figura. Vostra sorella resta a Montemario, per ora,
anche voi andaste a Grottaferrata; poi, quando sarà finita la chiesa e la canonica nuova,
allora la farò venire con voi. Avrete un vice parroco e un sacristano, che vi mando di qui.
Ma, caro don Tricerri, mi raccomando il silenzio: Voi sapete che dovevate
già essere proposto prima, ma poi si è parlato troppo presto, e mi si crearono
delle difficoltà. Bisogna sempre essere molto molto prudente nel parlare.
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Vi scriverò di nuovo in proposito.
Vi conforto e vi benedico con molto affetto in Gesù Cristo, e con voi benedico tutti.
Vostro aff.mo
Sac. Orione d. D. Provvidenza
Bisogna mandarlo a prendere sabato mattino, e se non fosse giunto
sabato dopo pranzo.
P. S. Bisogna che l’assistenza stia attento, e che non batta più i ragazzi -
Avvertitemelo.
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