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 +         Anime e Anime !

          Cuneo, il XX Sett. 1918

          Colonia Agricola di S. Antonio


 Mio caro sig.r Canepa,


 Sono qui a Cuneo da lunedì, ad assistere don Pensa, che è uno dei miei sacerdoti,

il quale è cappellano militare qui. Andò in punto di morte, ma ora va un po’ meglio.

Deo gratias!

 In questa settimana di riposo ho pregato e pensato tante volte a voi, ai Camaldoli

e anche alla sistemazione degli Angeli.

 Spero che nostro Signore ne caverà qualche cosa, e poi la Madonna

farà quello che Don Orione non ha voluto e non ha saputo fare.

 Che ne dite?

 Che bel piacere avere per servitore nostro Signore Gesù Cristo e la SS. Vergine!

 Intanto, vi faccio conoscere che, nella prossima settimana, se non mi ammalo

da andare in Paradiso, verrò a Genova a prendere il fratellino di quell’altro che era a Como;

e così - come ho scritto oggi all’avv.to Della Cella - farò atto di ammenda.

 Ed ora, a vostro conforto spirituale, vi racconterò qualche cosa

che certo vi farà piacere.

 Questo mio sacerdote, che ho qui malato, io non so se voi lo conosciate.

È un vero Santo.

 Qui ci saranno più di 30 preti - soldati, e tutti gli stanno attorno come tanti figli;

sono qui a visitarlo a tutte le ore.

 C’è stato a visitarlo Mg.r Vescovo, e ad offrirgli vino ed ogni altra cosa

che gli potesse occorrere.

 Il Colonnello mandò a chiamare apposta da Torino il prof. Senatore Cecconi,

uno delle celebrità mediche di Torino, perché lo visitasse: tutti chiedono a lui, come sta,

tutti fanno voti che questo santo sacerdote guarisca.

 Il Vescovo me ne fece i migliori elogi: i canonici e parroci vennero a visitarlo

e ne esaltano la pietà e la santità, e lo dicono una perla.

 È una specie di don Zanocchi, ma direi ancora meglio di lui.

 Pregate che la SS. Vergine lo conservi, e poi lo porterò a Genova

a farvelo conoscere - Sia tutto a gloria del Signore!

 È un giovane prete di 33 anni ed è qui a Cuneo da poco più di un anno,

dopo essere stato al fronte, malato di tifo.

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 È caduto infermo di bronco - polmonite solo da otto giorni. Se vedeste

che dimostrazioni di stima e di benevolenza da parte di tutta la cittadinanza!

Era un È sacerdote tutto spirito di preghiera e di sacrificio, e sempre contento;

ed ora tutta la città, tutti gli Istituti pregano per lui.

 La sua malattia, se la prese assistendo notte e giorno i soldati e predicando,

e andando da per tutto a fare del bene!

 Vogliate avvertire quelle straccione di Camaldoli, che, con l’ajuto di Dio,

sta volta verrò.

 Benedico e saluto voi, vostra figlia e vostro genero.

 Vostro aff.mo in Gesù Cristo e Maria SS.


           Sac. Orione Luigi

           della Div. Provv.za

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