V063T168 V063P203
[l’azzurro è dattiloscritto]
A Sua Eccellenza Il Nobile Uomo
il Duca D’Ascoli,
Gentiluomo di Corte di Sua Maestà la Regina
Quirinale - Roma
Tortona, il 12 Agosto 1914
Eccellenza,
La Eccellenza sua perdonerà all’umile sottoscritto,
se non si è mai più fatto vivo con lei.
Ciò è stato perché io solo conosco il mio nulla, e non ho mai ardito scriverle,
parendomi atto di vanità contrario a quello che deve essere lo spirito
di un sacerdote di Gesù Cristo.
Però, molte e molte volte io la ricordo e anche prego per lei sig.r Duca,
e per i suoi figli.
Oggi mi vorrà scusare, se oso recarle disturbo.
Vengo per supplicarla ad un atto insigne di pietà verso di un infelice;
e le presento il rev.mo signor canonico Di Francia di Messina,
il quale viene appunto per interessare la sua intelligente bontà al caso pietosissimo.
Dio la benedica, Dio la ricompensi largamente, nobilissimo sig.r Duca,
di quanto ella farà presso sua Maestà a pro dell’infelice che le viene
umilmente raccomandato.
Mi è sommamente gradita la circostanza per rinnovarle la dichiarazione
della mia più alta stima e ossequio, - mentre mi onoro segnarmi di lei,
nobilissimo sig.r Duca, dev.mo servitore
Sac. Luigi Orione
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