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[l’azzurro è dattiloscritto]


 +         Anime e Anime!

          Messina, il 14 / 4 / 1911


 Caro signor Conte, [Roberto Zileri Dal Verme - Vicenza]


Non potrò scriverle che poche parole pel lavoro grande che ho qui in questi giorni,

ma ella gradirà, anche nelle brevi espressioni, i voti fervidissimi che faccio per lei

in questa santa Pasqua; e ogni più santo augurio, che invio a lei, alla mamma, a Giulio,

e a tutti i suoi. Io la Pasqua la passerò qui, e di qui vi ricorderò tutti,

o voi che siete venuti e avete dato il vostro lavoro pieni di fede e di amore

verso del prossimo, per l’amore di Dio che vi sosteneva.

 E quando le campane echeggeranno a gloria sulle città risorte

e sui villaggi della Sicilia e dell’Aspromonte,

e ridesteranno un inno pieno di gioia spirituale, nella mia anima di sacerdote,

e nel cuore dei superstiti, allora io pregherò di qui anche per lei, caro signor Conte,

affinché l’eco di gioia che si diffonde dalle chiesette, che lei ha sparso per la riva del Faro

e delle Calabrie, venga fino a lei, e le faccia gustare un poco di quella gioia,

che nostro Signore prepara, nel giorno infinito della eternità, ai servi fedeli

della sua chiesa e del suo santo Vicario.

 Ed ora, dacché vedo che ho ancora questa facciata di carta libera, le darò

una bella notizia. C’è stata qui la Spalletti: e sono riuscito a far mettere le suore in tutti

gli orfanotrofi che si apriranno qui e a Reggio. A Reggio, in quei magnifici padiglioni

al Pian di Modena, passati al Patronato, andranno subito le suore di carità,

con (50) cinquanta orfane per ora, poi cresceranno.

 Rinnovo ogni devoto e affettuoso augurio e ossequio a lei e fa miglia.

 Suo umilissimo servitore


           Sac. Orione  d. D. P.

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