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La nostra vita e tutta ma nostra Congregazione dev’essere un cantico insieme
e un’olocausto di fraternità universale in Cristo.
Vedere e sentire Cristo nell’uomo.
Dobbiamo avere in noi la musica profondissima e altissima della carità.
Per noi il punto centrale dell’universo è la chiesa di Cristo,
e il fulcro del dramma cristiano l’anima.
Io non sento che una infinita, divina sinfonia di spiriti, palpitanti intorno alla croce.
E la croce, stilla per noi, goccia a goccia, attraverso si secoli,
il sangue divino sparso per ciascuna anima umana.
Dalla croce, Cristo grida: Sitio! - Terribile grido di arsura che non è della carne,
ma è grido di sete d’anime, ed è per questa sete delle anime nostre che Cristo muore.
Io non vedo che un cielo, in cielo veramente divino, perché è il cielo della salvezza
e della pace vera: io non vedo che un regno di Dio, il regno della carità e del perdono,
dove tutta la moltitudine delle genti è eredità di Cristo e regno di Cristo.
La perfetta letizia non può essere che nella perfetta dedizione di sé e Dio
e agli uomini, a tutti gli uomini, ai più miseri come ai più fisicamente moralmente deformi,
ai lontani, ai più colpevoli, ai più avversi.
Ponimi, o Signore, sulla bocca dell’inferno perché io, con la misericordia tua,
lo chiuda.
Che il mio segreto martirio per la salvezza delle anime, di tutte le anime,
sia il mio paradiso e la suprema mia beatitudine.
Amore delle anime, anime! Anime!
Scriverò la mia vita con le lacrime e col sangue (25 / 2 [1]939)
L’ingiustizia degli uomini non ci affievolisca la fiducia piena nella bontà di Dio
sono alimentato e condotto dal soffio di speranze immortali e rinnovatrici.
La nostra carità è un dolcissimo e folle amore di Dio e degli uomini,
che non è della terra.
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