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[l’azzurro è dattiloscritto]
Copia identica
Tortona, 15 gennaio 1940
Eccellenza Rev.ma
Bacio con profonda venerazione il sacro anello, e vengo a riferirle in merito
alla pratica del sac. Mario Cont; scusarmi il ritardo perché del continuo assente.
Il motivo addotto da questo sacerdote per lasciare la Congregazione
non mi sembra che regga, poiché, appena mi disse che i suoi genitori erano in bisogno,
mi offersi di provvedere al loro onesto sostentamento, e subito lo dimostrai.
Egli partì quel giorno stesso per celebrare la prima Santa Messa in paese,
e di là immediatamente mi scrisse che lasciava la Congregazione, se non si pagava tosto
un debito ai suoi genitori di più che lire ottomila, - debito che non era stato contratto
per lui, il quale sempre è stato provveduto di tutto da noi.
E seppi che già si era dato a cercarsi un vescovo che lo accogliesse.
Eccellenza Rev.ma non mi sento di tener mano a tale disonestissimo modo
di procedere, né riterrei opportuno, per il bene di questa piccola Congregazione
che, qualora l'esperimento della esclaustrazione del Cont non riuscisse,
la Congregazione fosse obbligata a riprenderselo.
Il che, come Vostra Eccellenza ben sa, è condizione che la S. Congregazione dei Religiosi
pone, quando concede l'indulto della esclaustrazione stessa. -
Che la prassi sia questa V. Eccellenza Rev.ma può anche costatarlo da copia di lettera
che le accludo avvertendo che il sacerdote de quo è della stessa Diocesi di Messina,
e
che il suo difetto di vista non è oggi più grave di quando venne
ricevuto colà accolto.
E c
Così
mentre prima
dovremo riprendercelo: sono poi
elementi
soggetti che non edificano.
Il
don Cont, se crede, domandi la dispensa dai voti:
io pregherò per lui
non gli sarà difficile trovare un vescovo benevolo che lo incardini: io pregherò per lui.
Ringrazio
poi sentitamente
Vostra Eccellenza Rev.ma
delle profferte che fa di posti
nella sua diocesi ai poveri Figli della Divina Provvidenza, ma siamo già tanto pochi,
per gli impegni assunti, che, pur con dispiacere, non ho, al presente, disponibilità
di personale; forse tra qualche anno.
Le bacio di nuovo con riverenza il sacro anello, e la prego di degnarsi di benedirmi.
Di V. Eccellenza Rev.ma umile servitore in Gesù Cristo
Sac. Luigi Orione dei Figli della Divina Provvidenza
A Sua Eccellenza Rev.ma
Mg.r Giuseppe Venturi
Arcivescovo di Chieti
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[minute]
Anime ! Anime !
[Tortona] 3 genn. 1940
Caro don Pensa,
Il Signore sia sempre con noi!
A
Sua Eccell. Mg.r Venturi Arcivescovo di Chieti, rispondergli
rispondere letteralmente così:
Eccellenza Rev.ma,
Riferendomi a venerata lettera di V. Eccellenza, in data 30 dic. 1939,
che riguarda la pratica del sac.te Cont, mi risulta che Don Orione
non avrebbe alcuna difficoltà che detto sacerdote esca dalla nostra Congregazione,
ma
desidera che si facciano le cose in buona regola, e
di non egli non vuole essere
più
obbligato a doverlo riprendere qualora, dopo qualche anno
tempo Vostra Eccellenza
non
ritenesse vorrebbe più
di tenerlo ritenerlo in
sua diocesi; né intende che sia il
don Cont sia considerato ancora quale membro della nostra
Congregazione, mentre quando
non è fosse più alle
dipendenze di essa né
sotto il controllo di essa. Egli dovrebbe fare una
regolare domanda di essere dispensato dai voti, e
Vostra Eccellenza avere la bontà di dichiarare che è disposta ad
incardinarlo, senz’altro, subito
in sua archidiocesi.
È evidente che vi devono essere
[Tortona] 3 genn. 1940
Anime ! Anime !
Caro don Pensa,
il Signore sia sempre con noi!
I
A Sua Eccellenza Mg.r Arcivescovo di Chieti risponderai: che
Mi risulta
che
Don Orione non ha avrebbe
alcuna difficoltà di concedere che Don
il sacerdote Cont
lasci
la Congregazione, quando il lo
stesso don Cont gli presenti regolare domanda di
uscire
uscirne che sia
giustificato giustificando la sua uscita, e
e dichiari
e in essa
dichiarando
che egli non chiederà p la
lascia per sempre senza e
rinunciando ad ogni t
diritto
di potervi rientrare dovervi essere per
esservi riammesso.
Il Vescovo benevolo che lo accetta in sua diocesi dovrebbe perciò dichiarare
che,
senz'altro, lo incardina, perché il
modo tenuto dal Don Cont dato che Don
Orione
il
Superiore non si sentirebbe più di riaccettarlo
riammetterlo dato il
modo tenuto
per
le pretese pecuniarie avanzate subito dal don Cont, subito
dopo la I Messa,
la
Congregazione, la quale si Egli p mentre la
Congregazione il Superiore si era impegnato
di provvedere per i suoi genitori, e lo aveva sempre dimostrato a fatti dandogli subito
L. 300. Ma l'altro scrisse che usciva dalla Congregazione se subito non gli mandavano
L. 8.000, ed erano tre giorni che diceva Messa sempre
¨