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          [Tortona,] 27 sett. [191]7


 Eccellenza Rev.ma,


 Ho ricevuto la venerata lettera di Vostra Eccellenza Rev.ma, e le chiedo scusa

di non averla, prima d’ora, ringraziata della benevolenza e fiducia

che con essa mi ha voluto dimostrare al povero scrivente.

Ella può stare tranquilla

 Al don Aliffi mi sono limitato a dire che, da informazioni avute

egli avrebbe non si sarebbe sempre dimostrato buon figlio amorevole verso suo padre.

 Ma intanto è da oltre una settimana che egli cominciò a ricevere lette espressi

e poi subito due telegrammi, che sua madre verserebbe in grave stato di salute.

 Egli jeri venne da me presentandomi con l’ultima notizia e ad insistere a chiedere

di poter partire per vedere ancora sua madre.

 Io, non potendo a questa controllare la verità, a questa tanta distanza

ho creduto di dovergli dare non potergli negare il permesso

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