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[Tortona,] 24 marzo 1929
Eccellenza Rev.ma,
Ero
sulle mosse di partire per Venezia, quando venne da
me don Fulgheri
a portarmi i saluti graditissimi di V. Eccellenza.
E
mi manifestò che Vostra Eccellenza lo desidera a Nuoro. ed
Egli
non sarebbe alieno dal venire, ma mi fece certe
qualche confidenza che xxx
che
riflettendo tra di me stesso
credo bene far conoscere
sapere a Vostra Eccellenza.
Mi
disse dunque che il posto da V da V
Eccell offertogli sarebbe da sacristano
maggiore e che alle feste dovrebbe celebrare a mezzogiorno.
Per
questo non egli non
avrebbe difficoltà alcuna, solo lo
non mortificherebbe il posto
sa
adattarsi ad ufficî sacristia dove
sarebbe dovrebbe
dipendere non da uno, ma essere il
servo
di tanti accontentare tante teste di vedute diverse,
- e i canonici
non
gli risparmierebbero in momenti di un non fuori
pronto servizio
o di un non buon umore parole di umiliazione.
Egli
vorrebbe quindi,
malgrado ogni buona disposizione di Vostra Eccellenza
a
suo riguardo, egli sente che verrebbe a trovarsi in una posizione di
disagio, che
onde
non vorrebbe dire di no, ma non sa come fare ad
accettare a dire di sì.
Egli
Egli può essere utile in tante cose, ma si sentirebbe assai portato
per
all’insegnamento;
e ad onore del vero,
devo dire che è un insegnante eccellente padrone
egli
è in possesso della dell’
materia e con attitudini
ha attitudini singolari per la
disciplina
della
scuola trasfonderla come pure per tenere desta e
disciplinata la scuola.
Qui
tutti A Tortona tutti ne sono contentissimi,
superiori e chierici alunni.
Egli
è serio e saprebbe far fiorire le scuole del
Sem di un Seminario preparando
dando
ai giovani cxx solide
[basi] per affrontare gli
lo studio della filosofia.
Dedicato
all’insegnamento certo
darà ottimi risultati. -
Perdoni V. Eccellenza Rev.ma la libertà che mi prendo, ma certo che sarebbe
un rialzarne ancor più l’animo, poiché non fu mala condotta la sua, ma per puro puntiglio
cadde in errore, come scrisse Sua Eccell. Rev.ma Mg.r Arcivescovo Minoretti.
Qui poi l
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