V064T055 V064P056
[Messina]
Mio
Beatissimo padre,
Non
mi è possibile, mio Beatissimo Padre, poter
scrivervi a lungo io affondare
esprimervi
tutto il mio l’affetto figliale ai
Vostri Piedi benedetti di figlio
che
il Signore mi dà verso di voi; ma almeno vi prego almeno
di degnarvi almeno
gradire
tutti
gli auguri d’ogni piû santo gaudio e
consolazione spirituale che nella dolce soavità
della grazia di Gesù Cristo Signor Nostro vengo oggi ad umiliare ai vostri piedi benedetti.
E
colle preghiere e coi
voti ricevete, o mio
mio beatissimo padre, coi voti
tutto
l’amore della mia vita e la mia
povera povera vita stessa: poiché
darla a voi,
e
darla a Nostro Signore è la stessa cosa
cosa. Essa per altro
Se
Mi è ben cosa meschina
rincresce solo (e) di
essere un miserabile povero
peccatore,
e di non potervi offrire che un pugno di miseriea.
xxxx e di povertà --
La
mia testa si stanca tanto
fa pesante pesante e vengono dei momenti
che non ne posso più: io ve la offro anch’essa, caro Santo Padre: ve la do come è :
degnatevi offrirla al Signore e la riceva il Signore in olocausto.
È ben povera cosa ed è assai meno che la vecchia barca che S. Pietro diceva
a
Nostro Signore di avere abba
lasciato per seguire Lui: la barca non aveva peccato,
invece la [...]
[inizio di un’altra minuta]
Caro Santo Padre non vi posso scrivere a lungo, ma mi metto
ai
vostri piedi benedetti; ricevete tutti gli auguri e tutto l’amore
della mia vita: e tutti
darla a voi e darlo a Nostro Signore è la stessa cosa.
Beneditemi mettetemi tutte due le vostre sante mani sulla mia testa
¨