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            [Messina]


Mio Beatissimo padre,


 Non mi è possibile, mio Beatissimo Padre, poter scrivervi a lungo io affondare

esprimervi tutto il mio l’affetto figliale ai Vostri Piedi benedetti di figlio

che il Signore mi dà verso di voi; ma almeno vi prego almeno di degnarvi almeno gradire

tutti gli auguri d’ogni piû santo gaudio e consolazione spirituale che nella dolce soavità

della grazia di Gesù Cristo Signor Nostro vengo oggi ad umiliare ai vostri piedi benedetti.

 E colle preghiere e coi voti ricevete, o mio mio beatissimo padre, coi voti

tutto l’amore della mia vita e la mia povera povera vita stessa: poiché darla a voi,

e darla a Nostro Signore è la stessa cosa cosa. Essa per altro

Se Mi è ben cosa meschina rincresce solo (e) di essere un miserabile povero

peccatore, e di non potervi offrire che un pugno di miseriea. xxxx e di povertà --

 La mia testa si stanca tanto fa pesante pesante e vengono dei momenti

che non ne posso più: io ve la offro anch’essa, caro Santo Padre: ve la do come è :

degnatevi offrirla al Signore e la riceva il Signore in olocausto.

 È ben povera cosa ed è assai meno che la vecchia barca che S. Pietro diceva

a Nostro Signore di avere abba lasciato per seguire Lui: la barca non aveva peccato,

invece la [...]




[inizio di un’altra minuta]


 Caro Santo Padre non vi posso scrivere a lungo, ma mi metto

ai vostri piedi benedetti; ricevete tutti gli auguri e tutto l’amore della mia vita: e tutti

darla a voi e darlo a Nostro Signore è la stessa cosa.

 Beneditemi mettetemi tutte due le vostre sante mani sulla mia testa

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