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 Il sac. Orione Luigi della Isti prostrato al bacio del sacro piede prega umilmente

Vostra Santità perché si degni disporre - se non è troppo d ciô è possibile

e lo crede nel Signore conveniente - che gli vengano assegnate un numero

un po’ di intenzioni di S. Messe per i Sacerdoti da ripartirsi pei sacerdoti della

Congregazione della Divina Provvidenza; che in suo Istituto che si riuniscono,

in questi giorni, in Santi Spirituali Esercizî alla Casa di Bra sotto che saranno dettati

da Sua Eccellenza Rev.ma Mg.r Ambrogio Daffra, Vescovo Vescovo di Ventimiglia.

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 E ciò con tanta maggiore fiducia in quanto siccome un grido di amore ardentissimo

a Gesù, al Papa, ai vescovi e alla Santa Chiesa di Gesù Cristo.

 L ’Episcopato veneto -come risulta dagli Atti - fu già il primo, che in ordine di

tempo, ad implorare dalla benignità della Sede Apostolica che si iniziasse la causa

per la beatificazione dell’immortale Pio IX, si voglia degnarsi degni di compatire

alla voce dei piccoli della innocenza e forse unica dei piû poveri veneziani e la abbia

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... la voce del timore e dell’amore insieme d’un cuore di padre in G. Cr. poiché tale

io mi ero ritenuto e dal sento di essere stato - dal dì che la Divina Provvidenza

vi aveva ha portati tutti e quattro tra le mie braccia.

 E tale sento di essere ancora, e sarò sempre, anche quando il dolore mi fa muto.

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