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 Eminenza Rev.ma,

 Non essendovi piû qui Mg.r Cottafavi, al quale dava conto del lavoro

che si con l’ajuto di Dio si fa nei padiglioni donati dal S. Padre, mi faccio dovere informare

Vostra Eminenza della destinazione che ho data al padiglione sito al Viale Roma in

Messina

 Finora vi furono ho ricevuto alcuni orfani interni qui, in esso scuole serali

e diurne con chiesuola pubblica nei dì festivi.

 La chiesa e verrebbe aperta anch resterebbe poiché in quelle parti non ce n’è

bisogno e le scuole e gli orfani li posso porterò portare col in altro locale.

 A Messina non si pot è potuto aprire finora nessun collegio o studentato

con interni per studenti anxxx mentre giâ dall’anno scorso sorsero dei convitti laici.

 Ho conosciuto nell’anno scolastico scorso anno scolastico parecchi giovani

che arrivati a Messina buoni, si trovarono alla fine ruinati nella morale e negli studî

e ciô in parte per le condizioni speciali in cui si trova la città.

 Ad eliminare almeno in parte, questo grave male, per averne avuta l’approvazione da

Mg.r Cottafavi già d’accordo con Mg.r Cottafavi ho pensato di aprire per studenti un

Pensionato al quale ho dato il nome benedetto di Contardo Ferrini, uomo insigne

per dottrina e per la professione umile e schietta della nostra S. Religione

 Egli fu Professore anche in questa R. Università: ten molti avvocati del foro

messinese sono furono sono suoi alunni: e anche in questa Curia si come a Milano,

a Modena e a Pavia dove fu Rettore della Facoltà di legge si sta istruendo

il processo sulle sue virtù.

 Mentre umilio per al S. Padre e a Vostra Eminenza Rev.ma alcune copie

della Circolare che si riferisce a detto Pensionato, faccio notare che vi il periodo finale

dove si dice in modo nascosto che s’insegnerà il rispetto e l’amore a tutti, fu scritto

per rispondere in modo indirettamente ad un altro programma di odio alla Religione

e al clero lanciato da un professore anticlericale, con manifesti pubblici,

per l’apertura di un Istituto per studenti laico.

 Per grazia di Dio del Signore posso fare quest’opera senza avere bisogno di ricorrere

alla carità del S. Padre.

 Solo pregherei che Egli si degnasse di benedire questo modesto lavoro, perché

affinché il Signore Iddio lo benedica e mi assista affinch per x compierlo a Sua gloria.

 Bacio con profonda venerazione la S. Porpora e mi raccomando

alla carità delle sue orazioni.

 Di V. Eminenza Rev.ma

 Umil.mo e osseq.mo servitore in Gesù C. e Maria SS.


     Sac. Luigi Orione  della piccola Opera della Div. Provvidenza

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