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+ Tortona, festa di S. Agnese del [1]921
Eccellenza Rev.ma,
Dopo
avere alquanto pregato, v Vengo a chiedere scusa di
avere mancato
anche
verso a Vostra Eccellenza Rev.ma, e come sono
davanti a Nostro Signore
e
come sono davanti a Lei Vostra
Eccellenza Io prima, confesso
che, prima,
e
sino a poco fa, prima non
avevo capito niente, ma ora che mi si va ora
chia chiarendo
questa
spiacevole cosa situazione e allora io
spiacevole situazione vengo ben volentieri
e
con tutta l’anima a tutto
il [...] io desidero di dare ampia
soddisfazione e di compiere
umilmente
questo questo atto
doveroso di dovere e di
ossequio da da
religioso.
E
non per addurre Diro La bontà di Nostro Signore mi
ha dato dà così modo,
di
anche su questo, di
conoscere tutta la mia miseria, e ne
sia benedetta
la
Sua misericordia! E ora, non per addurre scuse, che
non deve essere ma pel
pure puro
desiderio
di snellire si anche una si qualche
poco orizzonte una situazione togliere qualunque nube
e perché l’orizzonte sia quale deve essere tutto
sempre sereno e bello
e
pieno della carità e dello spirito di
Dio del Signore Le
manifesterò che manifesto
a
Vostra Eccellenza che, subito dopo una
udienza il giorno stesso che io seppi
che
era vivo desiderio di avere Sua Eminenza il Cardinale
Vicario designato il sac. Risi
a
parroco della nuova chiesa di Ognissanti, io
venni tosto per riferirne
a
Vostra Eminenza Eccellenza
Rev.ma.
Ma
io dovevo, a necessità, partire quel
giorno stesso partire
da Roma
e alle 2 pom.
Trovai
da Vostra Eccellenza Prelati e Signori, e vennero
degli anche vennero
Ambasciatori
accreditati presso la S. Sede e poi, ricordo
come fosse adesso, che venne
anche
Sua Eminenza il Cardinale Valfré di Bonzo. Io
attesi Attesi parecchio e
tanto
che
devo aver detto almeno un Rosario per Vostra Eccellenza Rev.ma,
poi ma vedendo
che
sempre sopraggiungevano persone alto
locate molto distinte e che l’ora si faceva tarda,
dovendo
ancora, prima delle ore due,
ora della partenza, andare a prendere la valigia
fin fuori Porta San Giovanni pregai quel Monsignore che era già Segretario
di Vostra Eccellenza Rev:ma e che ora è Parroco alla Cattedrale di Macerata
e
sceso Forse V. Eccellenza non sa che uno d’essi mi
Vi ha anche lasciata la vita, è
morto,
il
Sac. Goggi, Dottore in lettere, morto
in concetto di Santità, e che era stato
anche
inviato a visitare i
Seminari di Sicilia, insieme con per
la parte lettere -
insieme con Mg.r Perosi, sacerdote tanto pio quanto dotto, e che morì
in concetto di Santità, e il cui corpo, sepolto nella terra e in luogo pieno d’acqua
fu ritrovato dopo dieci anni incorrotto, flessibile e con tutti gli abiti intatti
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e col suo colletto di tela bianco e del quale si raccontano grazie insigni.
Egli era riuscito ad ammansare i più focosi confratelli di S. Anna,
dai quali se ne parla ancora come di un santo.
Ed io è anche dopo aver pregato Lui che ora scrivo a Vostra Eccellenza Rev.ma,
e
avrei anche da a dirLe
qualche altra cosa di altro più che
mi pare avere sentito in
Domino
da
fare atto di superbia, sono
perplesso e, caso mai, glie lo dirò
a poi [a]
voce.
Di Lui V. Eccell. Rev.ma potrà avere informazioni dal Prof. Baldoncini.
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