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 Rev.mo padre,


 Pax tecum: vogliate, o mio fratello Mi è Le presento il mio fraterno gradire

il mio saluto in Gesù Cristo e La abbraccio et pax tecum. Le vi chiedo scusa

di scriverLe in lingua italiana poiché scrivervi non oso scrivere ancora

nella splendida lingua portoghese della quale che ancora non so quella conoscenza che mi assicuri di non abbassare un idiome idioma così di Camoes poiché sono receioso

de expressar - mi num idioma, em que son hospede, de que apenas nunca distinguo

as bellezas mai ma apenas a larmonia de sua phrases cantates.

Io Le Vi sono molto obbligato della Sua vostra buona lettera, ed ho

e già mi sono pi accordato con Sua Eccell. il sig.r Dott.r Nabucco perché onde invece

del I ottobre, noi assumeremo l’amministrazione di codesto Istituto di preservazione

il solo il 15 ott dello stesso mese.

Ai Nei primi giorni però di ottobre manderò in Rio intanto il padre Angelo De Paoli

perché vostra paternità voglia gentilmente metterlo a conoscenza di tutto quello che,

sti nella sua saggezza, reputerà necessario, che egli sappia e noi anche di questo

le saremo molto grati vivamente sarò obbligato.

 Non posso determinare il giorno che il p. Angelo verrà,

ma mi farò dovere Ella sarà pre farla avvertita.

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