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 Gentilissimo sig.r conte,


 Vengo a pregarla d’un favore.

 Il 30 luglio andrei sul Principe di Udine del Lloyd Sabaudo dovrò

devo andare al Brasile con uno due miei missionarî.

 Al Brasile tengo da x sette anni alcuni Istituti e parrocchie ove sono centri di italiani,

ed ora conduco altro ajuto per aprire in Rio un Istituto con scuole professionali

per 260 giovani dei quali piû che 50 sono figli di nostri emigrati. L’Istituto è giâ pronto.

Nelle [Negli] altrei spedizioni viaggi sia per missionarî che per suore

ottenevo sempre qualche facilitazione perché perché colà si fa opera non solo di fede,

ma anche di penetrazione italiana.

Ho fatto Nei passati giorni trovandomi a Roma feci la domanda

al Commissariato di Emigrazione, ma un e prop feci (alla Italica Gens

mi dissero di dirigermi al comm.r Sacconi ma mi parve che vi siano delle difficoltà. -

 Egli mi osservava perché andiamo sul Principe di Udine che è piroscafo di lusso.

 Perché non ce n’è un altro prima, avendo urgenza, ed io dovetti aspettare

poiché il 29 giugno x co veniva in Roma consacrato vescovo un mio sacerdote Cribellati

che va a Nicotera e Tropea, e non potevo mancare di assistervi;

se no a quest’ora sarei giâ partito. pra

 Ho saputo dal Cav.r Piacentini che vedi, che ella il 12 sarà a Roma per una riunione

al Commissariato.

 Vorrebbe parlarne al Sacconi e al Comm.r De Matteis?

 Con questi viaggi così alti e non avendo io sussidî né dal Brasile

né da altre Istituzioni, farebbe una vera fiorita carità.

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