V064T184 V064P180
+ G. P. A. M.
[maggio 1903]
Carissimo figliuolo in Nostro Signore,
La vostra lettera quanto mi riuscì cara, perché ripiene di filiale confidenza,
altrettanto mi portò dolore per quanto mi avete con essa notificato.
Vedete
sono giunto a casa jeri a sera tarda,
oggi e domani, per gravi cose impegni,
non mi potrò muovere così facilmente da Tortona: - Siete venuto voi l’8,
sono venute le Signore dopo, non vedo la necessità di rompermi la vita sempre
in continui viaggi quando le cose si possono aggiustare ugualmente, dacché,
alla fin fine che cosa io voglia tutti lo sapete, e che cosa dovete fare anche.
Dunque, con mio rincrescimento, non posso dirvi che potrò venire perché sò
che difficilmente lo potrò: anche venendo non farei che ripetere me stesso, - epperò
desidero sommamente che cessi questo stato di cose e senza obbligarmi a venire io lì,
ché non posso proprio per altri gravissimi impegni.
¨