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[scritta da terzi]

 +            Pax!


 Fratello carissimo,


 La pace e la benedizione del Signore sia con te! -

 Ricevevo la tua lettera: ebbene, fratello mio, come stai?

 Ho pregato per te, anzi tutto le mie preghiere sono per te: spero che starai bene

in salute, poiché so che, se male ti sentissi, subito me lo faresti sapere.

 Ti scrivo subito terminati gli Esercizî per non tenerti inquieto su quella cartolina,

e per consolarti dei dispiaceri che già avesti, e preparati a quelli che ti attendono. -

 Pochi istanti prima di partire da casa seppi quanto ti avvenne giunto all’oratorio.

 Fui dal signor Arciprete, il quale un momento prima aveva parlato con tuo padre

e si credeva che veramente non fossi promosso.

 Presi le tue parti, ti ho difeso, feci apparire lo sbaglio, gli mostrai la tua lettera

in cui dicevi di essere in 2ª, e, per toglierti d’ogni imbroglio, lo pregai a fare sapere ai tuoi

che era solo uno sbaglio e che sei in 2ª.

 Ora l’Arciprete e tutti credono lo sbaglio; che veramente ci fu.

 La verità però adunque dell’esito dei tuoi esami nessuno la sa: essa è sepolta fra noi

e niuno giammai deve saperla. L’attestato di promozione c’è, e come è bello; lo sbaglio

anch’esso avvenne: il Signore permise tutto questo per ben tuo, ed io per tuo bene

di un favore ti prego: non far parola di quanto avvenne ad alcuno, se sarai interrogato,

parla dei tuoi bellissimi voti e niente più. Conoscerai tu pure che questo ti dico

per il tuo bene; accertati tu conosci tuo fratello e sai quanto valga la sua parola:

accertati che, quand’anche tutti ti abbandonassero, vi sarà questo sempre tuo fratello

che volerà a sollevare i tuoi dolori, a tergere le tue lagrime ed a consolarti nel pianto!

 Mi fai parola di Ponta. Attento bene: se prende 10 di condotta in tutto,

se 2 volte almeno alla settimana fa la S. Comunione, se non mormora contro i Salesiani

o dell’ordinamento dell’oratorio se non sparla di coloro che aspirano allo stato

ecclesiastico, se non dice parole sporche: puoi frequentarlo, od almeno permettere

che stia con te; ma solo qualche volta e non sempre; purché tu faccia la S. Comunione

tutti i giorni.

 Avverti però ancora 1° Di non manifestargli nulla sulla tua vocazione

o di siffatte cose. 2° Di non toccarlo mai. 3° Di non parlargli mai in dialetto.

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 Se gli manca uno solo di quei requisiti che ti ho detto, allora tieniti assolutamente

alle norme che ti diedi nella lettera prima di partire per Torino, poni in pratica

quel basta che vi troverai. -

 Coraggio: assolutamente staccati dalla serpe che ti avvelenerebbe il cuore.

 Digli che il regolamento proibisce le amicizie particolari, che perché lo ami,

non desideri che trasgredisca le regole. Digli che venga quando veramente ti abbisogna;

ma che è essere buona cosa, per ottenere 10 di condotta, che quelli di una classe

non frequentino quelli di un’altra. Digli che anch’io facevo così.

 Osserva di parlargli dolce e di persuaderlo: si può essere più che amici senza essere

stare sempre assieme. Se si offende, oppure continuasse, me lo fai sapere scrivendo,

ché ti dirò come devi fare.

 Spero che osserverai quella lettera che ti consegnava dandoti l’abbraccio fraterno:

è il favore più grande che mi puoi fare. - Sono lieto della tua condotta.

 Coraggio e continua, che per l’8 di dicembre ti farò lieto contento di due cose.

 Guarda che alcuni di 2ª  passeranno in 1ª  Studia e studia tanto tanto ed indefessamente.

 Se mai però avvenisse ciò anche di te, subito scrivi: sono in 1ª  È questo il 1° avviso

che ti diedi in mia camera. Non era di essere sincero e non credere, fratello,

che nella cartolina, col dirti di scrivere sincero ti volessi sgridare. No, solo volevo dirti

che succedendo qualche cosa, subito me ne avvisassi onde porvi rimedio. Vedi un poco,

se tu mi scrivevi chiaramente nella tua 1ª  lettera il motivo del tuo pianto; né l’Arciprete,

né altri sapeva l’accaduto o poteva dubitare sulla tua promozione.

 Il Signore permise che lo sapessi ancora a tempo, tanto da dileguarne ogni dubbio;

ma, e se non l’avessi saputo, o solamente mezz’ora dopo, dimmi un poco Augusto mio,

che figura facevi tu davanti al paese? Se vi sarà bisogno ti spiegherò in un’altra lettera. =

 I danari saranno restituiti - se no te lo dirò poi a voce.

 I chierici di Pontecurone non sono più 4; ma tre. Edoardo moriva.... fatti santo,

fratello, e prega per lui: egli ci attende in Cielo!

 Non è però questo l’ecclesiastico di cui ti parlavo: continua a pregare; la decisione

è in questi giorni. - Studia: fratello mio caro, i dispiaceri non sono ancora terminati;

studia e coraggio! - Pensa a tuo fratello, e ricorda che non sei solo a piangere:

vi è un angelo che sosterrà la tua croce, e piangerà con te e Gesù che ti benedice! - Tuo fratello


          Chierico Orione Luigi di G.


Di Seminario, il 29 ottobre 1890

 P. S. Saluta Ponta e ringrazialo della letterina inviatami.

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