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 Non v’abbia gleba dei nostri campi, roccia dei nostri monti pietra delle nostre città,

sulla quale il Vescovo che Dio ci ha dato non ci veda uniti e forti nella opere della fede,

non veda i suoi figli le opere cristiane della carità e della giustizia cristia

a favore del popolo, non abbia da consolarsi nei suoi figli, come Dio si consola

nei suoi santi!


 Il popolo è di chi lo illumina e lo ama.

Salciamo il nostro petto col fuoco dello zelo per la causa di Dio,

e disseriamo il nostro cuore ad un palpito generoso d’amore verso del popolo:

e il popolo sarà nostro, sarà con noi. Certo che sar non vuol essere amato a ciancie

 E lavoriamo senza sconforti e guardando il cielo.

 Prostrati nell’orazione davanti all’altare, figli di quel Dio che morì ignudo

sulla croce, oggetto di ignominia alle genti e di scandalo ai Giudei.


 Ha parlato di Gesù mite ed umile di cuore, di Gesù padre del povero e lavoratore

e del povero e del tribolato, che consola l’afflitto perdona a chi si pente

e versa il suo Sangue a salute di quelli stessi che lo bestemmiano e Dio di pace

e di consolazione.

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 O voi di Passalacqua, Avanti con piede franco e sicuro intrepidi

e costanti nella strada dell’azione organizzazione cattolica sorgere restare

[sul retro]

Goggi - Zanocchi - Taverna - Ferretti - Maccarini - Assanelli


... lavoreremo proprio per Dio senza ciance e sottintesi essi sanno assai bene insinuarsi

e essi verranno a seminare la zizzania anche tra quelle campagne che furono fino ad oggi

buone popolate da gente ancora buona e timorata di Dio: e cresceranno

anzi come un torrente furioso che porterànno via il nostro buon popolo d’in chiesa

e finirà col portarci via fin anche l’altare.


 Ora come faremo argine a tanta fiumana? Generosi fratelli È d’uopo che co

moltiplichiamo Con la preghiera e col moltiplicarci in tutte le guise nelle opere di bene

a pro’ del popolo. È d’uopo che le società cattoliche crescano e si moltiplichino

e fioriscano in mezzo alle nostre campagne e alle nostre borg città, che spandano

nelle trecento parrocchie della Diocesi l’olezzo fragrante della cristiana edificazione -

che dappertutto fruttifichino frutti di salute benessere sociale con una forte e popolare

organizzazione.

[sul retro]

non a ciancie




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non a ciance, ma con opere da tenergli viva nell’anima la pietà e migliorarlo

e confortarlo nei suoi bisogni.

 Lavoriamo senza sconforti e guardando il cielo!

 Quella mano di Dio che ha sempre dolcemente e fortemente guidati i nostri padri

e li ha opportunamente soccorsi nei pericoli della fede, non si abbrevierà sulle nostre....


... essi vanno gridando felicità per ogni dove e non conoscono le la via della felicità e del vero bene del popolo e del vero bene del popolo.

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 L’antica lotta tra il bene e il male non è mai stata, come ai dì nostri, sì universale

ed accanita. Ma Dio è con gli uomini di buona volontà: a Dio voltiamo lui leviamo il grido

delle anime nostre e lavoriamo senza sconforti che quella mano di Dio, che ci ha sempre

dolcemente e fraternamente guidati, e opportunamente soccorsi, non si abbrevierà

sulle nostre teste.

 Chi lavora per Iddio e nel nome santo di Dio non sarà confuso in Eterno. Vinceremo!

[sul retro]

Goggi - Volante - Taverna - Assanelli - Maccarini - Orione - Ferretti - Maliberti - Balladore - Colletta - Cuoco - Solarolo - Mazzi - Repetto - Merlo - Bariani - Ivaldi - Grassi Campi - Montagna - Torriglia - Assanelli - Bertoni - Alvigini - Bariani - Grassi - Merlo


 O fratelli abbiamo fede e vita da figli di Dio, - siamo vecchi, o siamo giovani

non ismodiamo per troppa fiducia nelle nostre opere e delle persone che anche dovrebbero

dovrebbero andari di più nel lavoro che quelli che sono con noi: guardiamo a Dio

e facciamo che la orazione parte vita spirituale interiore la preghiera entri un po’

di più nella base del nostreo opere lavoro, e allora sentiremo meno l’amaritudine

degli umani disinganni delle prove fallite e saranno abbreviate le ebdomade

delle nostre prove qualunque esse siano


poiché non è possibile che l’uomo trascini la vita tra gli studi dell’odio, tra la violenza

della rapina e delle passioni sanguinarie, fra i truci propositi della distruzione e della morte.

Sursum corda!

 Su, o fratelli; stringiamoci attorno ai santi altari della nostra Santissima Madre

del Paradiso e preghiamo!

 Il mondo, deridendoci, farà il suo mestiere, noi!, pregando,

compiremo il dover nostro, e affretteremo ci fortificheremo [...] il giorno dxx pace

della fratellanza cristiana e della pace.

 Sursum corda! E preghiamo e preghiamo! anz che la vittoria finale

pieni di confidenza e senza venire meno mai; la vittoria finale rimarrà non alla forza,

ma alla Fede così ha promesso il Signore.

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