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Signori,
quand’io mi volgo
cerco la grandezza dell’uomo,
guardo
anzi tutto s’egli è
uomo ha cuore, perché voi ben sapete che la nostra
grandezza,
la morale grandezza dell’uomo sta nel cuore: corcolum quod facti homines!
Un
ingegno per sua natura grand
vastissimo può essere uomo volgare ed abbietto;
ed un’intelligenza capace d’illuminare il suo secolo può informare un’anima
che del suo secolo sia la sventura e l’infamia.
Udite:
i grandi nobili ed i
potenti principi si
gloriano di avere degli avi famosi
o nelle imprese di guerra o né consigli di pace!
Mi
ricordo trovandomi in Roma d’aver scorso visitato
a Torio e a Roma le Gallerie di famiglie
[Gallerie di famiglie] potenti e
principesche! Qua ho veduto dipinta una città
debellata,
là un re prostrato che
e vinto che domanda mercede e più innanzi
avanti ...
Ma
xxxx ahimé! ho veduto
sì Ciro, ho veduto il Macedone, Scipione e Annibale,
io
ho veduti e mille altri che forse desolarono la terra e sulle loro im
orme vestigia
lasciarono
seminarono infamie delitti e sangue!
È
allora, o Signore, ch’io ho detto: l’umanità
la società non deve conosce[re] che
ove
stia la sua nobiltà e la sua grandezza, non
sa che forse ignora che ciò che le facoltà
della mente innalza, avvalora, ispira e santifica non è il ferro ma il cuore: non sa l’uomo
che ogni morale grandezza sta nella bontà del cuore!
Dal cuore nascono gli alti pensieri, le aspirazioni potenti, gli ardori magnanimi,
gli eroici sacrifizî.
Ora, o Signori, se nel cuore dell’uomo è la sua grandezza morale l’immensa
grandezza di Dio noi l’abbiamo nel suo cuore trafitto.
È
nel suo cuore [che] s’infiamma l’amore
la carità, quell’amore forte, sublime,
espansivo è la voce della carità è l’ultimo gemito del cuore trafitto di Gesù Cristo!
Anime! Anime, mi grida; ho sete di anime!
Levati, o figlio, e dammi delle anime!
Sitio!
vi grida Gesù! Ho sete di
[di] Anime! Anime! ho sete delle vostre
anime
che valgono il mio sangue.
E voi lo bestemmiate, voi lo maledite... voi lo abbandonate...
Oh!
xx grida Gesù - tu mi
maledici ed io ti amo.. tu mi fuggi ed io ti corro dietro -
Oh!
figlio vieni o figlio deh! non fuggire tuo padre...
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il primo, il salvatore e redentore del Mondo, il santissimo fra i santi, l’uomo - Dio;
l’ho cercato, o Signori, ma ohime! ho veduto Ciro, ho veduto Alessandro il Macedone,
ho
veduto Scipione l’Africano e Annibale, ho veduto Napoleone e mille
altri che desolarono la terra e sulle cui
orme [cui orme]
lasciarono larga
infamie, delitti e larghe
strisce di sangue!
È
allora, o Signori, che io ho detto: faccia
pur la gloria
Ah! mondo ingrato,
rimemori sulla terra le vittorie di Alessandro e di Annibale, di Carlo Magno
e di Napoleone... essa si sperderà sulla terra.
La gloria del mio Gesù è la gloria mia, è il mio amore; è ben più grande,
è
più sublime alla io la
trovo nel suo cuore, io la trovo lontana dal mondo nelle catene,
né vituperi e nella morte; i suoi trionfi sono sul mio cuore e sul cuore di voi peccatori
più
grande la sua carità
amore risuona splende
sulla terra e i trionfi sull’odio degli animi
e
trionfa splende in Cielo». sulle maledizioni della
terra e rapisce e gli al
trionfa il cielo
e si apre sul mio povero cuore.
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che
vola va, corre, giubila
e non si può tenere, che affaticato non si stanca,
violentato non cede, minacciato non si turba; quell’amore o dirò quella carità di Gesù
che
non sente peso, non cura fatiche, non conosce misure non mette in
campo impossibilità mai s’arresta, tutto vince tutto sacrifica e
va e vola e per mille anime da la vita
instancabile
che crede, spera ed osa tutto, che per mille anime dà la vita e dà mille vite per un’anima!
Eccovi, o Signori la grandezza del cuore di Gesù: egli è largo, e abbraccia
col suo amore potente tutte le persone tutti i bisogni tutte le sante imprese: egli è grande
e
nella divina verità è
la sua regola, e la divina onnipotenza è la sua forza e la divina
gloria
è il suo fine.
Il cuore di Gesù è grande - è paziente è costante - è longanime il cuore di Gesù
è grande - egli solo sà ad amare, ad operare, a patire - nobilmente e santamente...
Signori, il cuore di Gesù è sempre grande, ma quando sospeso fra cielo e terra,
quasi mediatore tra Dio Padre e gli uomini e fra le grida blasfeme di un popolo furibondo
sento che ama ancora gli uomini... e alzare e la sua voce si fa rauca quando il cuore
di
Gesù contro mille e mille calpestano il suo sangue
della esistenza si fa
altare
e sorgente mistica donde viene la vita...
Quando
Gesù immerso in un mare di dolori volge ancora
un uno
ultimo sguardo
agli uomini, eclissa gli occhi dell’agonia e dalle sue labbra moribonde lascia cadere
una parola: Sitio! Sete! e al popolo che furibondo gli grida: Cada il tuo sangue sopra di noi
e
sui figli nostri e poi gli trafigge il cuore, xxx
lascia che gronda mio
sangue del suo cuore
sui popoli e sulle nazioni si versi sui peccatori e su chi lo crucifigge e sia balsamo,
e sia onda salutare, e sia segno di perdono.. ah! Signori, allora il cuore di Gesù
non solo è grande ma si dimostra cuore [di] un Dio!
Cor
Jesum transfitum est il
Cuore di Gesù è trafitto e dal suo Cuore esce un
ultimo
gemito,
l’ultimo in vista, o caro
Sitio! ho sete! Questa parola è la Chiave del Cuore di Gesù e
dimostra manifestamente la sete insaziabile ch’egli ha
ebbe di patire, anche piu, di
per l’anima nostra.
Sitio,
oh Signori cari
fratelli, Gesù ha sete!
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Signori, lo stato della società è allarmante, ma non devesi disperare
della sua salvezza.
Le sue piaghe sono profonde è vero... forse giammai Gesù Cristo la Chiesa, il Papa,
e
l’onore sono furono
così universalmente oltraggiati -
Ma
la grandezza de’ nostri mali ha
passato attirato l’attenzione
del Cielo,
e Dio che fece le nazioni sanabili, nel tempo in cui gli elementi di incredulità di distruzione
e di
morte si sviluppano nella società
moderna..
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in
questo momento in cui la società si dibatte di
lotte ci offre un fra le braccia di Cristo
egli le porge un rimedio e le grida: fermati ecco il cuore di Gesù eccoti il cuore
che ha amato tanto!
Tutti lo vedono il mondo moderno, che non ha più la Chiesa per punto di appoggio
è giunto al più alto grado di maturità per la morte e porta in se stesso un verme
di dissoluzione generale.
Se il mondo se i popoli vogliono sottrarsi alla ruina che li minaccia si affrettino
a correre al cuore di Gesù egli è l’anima delle anime nostre è il pegno
della nostra riconciliazione e della nostra salvezza. Ecco quel cuore che tanto ha amato
gli uomini!
Ponetelo in seno alle società che crollano e desse si rialzeranno i popoli
che son per morire si infiammino al contatto del Sacro Cuore e vivranno!
Deh!
ritorna al cuore di Gesù o caro popolo di Tortona ritorna... Sitio!
senti
senti l’ultimo gemito del suo Cuore! ho sete.
Senti, senti, ogni volta che tu passi avanti al tabernacolo, senti dal costato di Cristo
una voce
¨