V064T267 V064P270



            [1904]


Andiamo a Gesù!


Giammai il socialismo fu tanto potente in Italia quanto come dopo che Giolitti

è al potere, mai la insipienza del liberalismo apparve piû evidente di oggi,

mai la propaganda delle sette antisociali e anticristiane furono più spietatea

e più turpemente corruttrice del nostro buon popolo.

 È tempo dunque di svegliarci e di agire concordi.

 Contro il socialismo, che bugiardamente promette ai popoli un pane

che loro non darà, havvi il grande rimedio del Pane che forma l’inesauribile tesoro

della nostra Chiesa.

 Chiunque ha fame può si satolli in prima di quel Pane mistico che assopisce

le passioni, attua i desiderî, doma le concupiscenze

Le moltitudini non basta il pane, da tenere in forza il corpo, non basta all’uomo: esse

l’uomo egli hanno qualche cosa da soddisfare di più e di migliore a cui da xxxxxxxxx

del ventricolo: le moltitudini per ci vogliono pane e fede.

 È per questo che il socialismo ruinerà, perché se di di pensare perché considera

l’uomo come una bestia e nulla piû; se dice di pensare alla materialità della vita

non vi parla che a una meta delle di soddisfare non può provvedere le voglie a non

a soddisfare lo spirito le voglie, non può, non sa provvedere a soddisfare ciò che vi è in noi di piû elevato e di più nobile, x lo spirito.

 Ecco perché le moltitudini il popolo si vanno devono schierare nettamente

sotto la Croce di Gesù Cristo: ché l’uomo non vive di solo pane perché il pane da materiale da tenere in forza il corpo non basta: l’uomo egli ha qualche cosa da soddisfare di piû

e di meglio del ventricolo.

 Il socialismo perchè considera l’uomo solo come una bestia,, e nulla a cui saziare

delle voglie, e nulla più e per questo ruinerà: perché le moltitudini non vogliono pane

e fede perché il liberalismo che aveva intronato di belle promesse gli orecchi alle genti,

non seppe darci altro che tasse miseria, vergogne bancarie fame e piombo il socialismo

poi non ha voluto vedere nell’uomo che una bestia e nulla più a cui saziare delle voglie

e nella soffoca gli odi e genera la pazienza, la mansuetudine, la fortezza, l’amore,

soprattutto la’amore.

 Poveri ne avrete sempre fra voi, disse il R Salvatore: è allucinazione da pazzi

il pretendere di bandire la povertà della terra. Né è la povertà che genera il socialismo;

questa sétta, nemica di Dio e degli uomini, nasce dal sensualismo ed ha nel sensualismo

l’ultimo scopo.

  V064P271


 L’ingiustizia delle classi gaudenti, corrotte dal liberalismo anticristiano,

inacerbisce la lotta, in quanto che la povertà, abbandonata dalla borghesia laica,

diventa ogni di più pericolosa cliente del socialismo.

 Ora chi è che può strappare i poveri a questa triste e ingannatrice tutela?

 È, sovra ognuno, colui che tutti i poveri fa ricchi di sé

¨