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 Carissimo don Chiavarino,

 ho ricevuto la sua lettera e ne fui tanto contento.

 Caro don Chiavarino, mi favorisce ancora in una cosa di cui tanto la prego:

guardi di trovar modo che il giovane Ottaggi passi dall’inferiore in I Superiore.

Lo vedo anch’io che (tra il passato e il presente) la disturbo troppo; ma posso assicurarla

che il giovane riuscirà e anche in I Superiore e sarà presto dei primi.

 Me lo faccia questo favore; glielo chiedo proprio di cuore e mi rivolgo al cuor suo:

ancora questo!

 So che il giovane prega molto e continua a fare comunioni per ottenere questa grazia:

voglia essere lei il dispensier di Dio e concedergliela a lei scrivo oggi; ma sono già stato

a picchiare tante volte al cuore di Gesù in cappella; ho (offerta tutta la) novena

di S. Stanislao e pel dì della festa di lui tanti chierici applicheranno la S. Comunione

per lei onde mi ottenga questa grazia. Mi sono già stretto ai piedi della Vergine

e l’ho già scongiurata a volermi (fare) da Madre, ancora mi sono stretto ai panni

del mio Santo che pongo ad intercedere la Madonna e S. Stanislao al cuore di lei;

spero proprio di essere esaudito e per il 13, sua festa, me la faranno la grazia.

 So che anche il giovane prega molto e fa comunioni a questo proposito.

(In una lettera mi scrive che la Madonna non gliela fece ancora). (Povero me!

Egli la spera da me) ed io conscio della mia miseria, dopo Dio, la spero da lei.

 Caro don Chiavarino, me lo faccia questo favore: glie lo chiedo proprio di cuore:

lei guardi di giovarmi.

 Il giovane studierà senza lena, sarà buono e farà un’ottima riuscita.

 Parli col suo professore e col consigliere e sel prenda in I Superiore,

almeno in prova.

 Adduca che ha già studiato il latino che al resto supplirà l’applicazione e l’impegno,

che nell’inferiore può fare molto poco profitto, insomma faccia quanto può a gloria di Dio

e la Vergine e il santo mio faranno il resto.

 Non la prego di questo pel giovane Bassi che conosco, non ne sarebbe forse idoneo

ma creda che Ottaggi in I Superiore studiando riuscirà bene.

 Deh! mi favorisca anche in questo e non me lo voglia dire di no.

 La gratitudine del mio cuore non ha limiti verso di lei: ma se il Signore

mi farà essere un giorno missionario come ardentemente lo spero, alla prima anima

che offrirò al cielo mi ricorderò di lei che tanto avrà contribuito a formarmi

forse un compagno di missione nel giovane, per cui ora la prego tanto di cuore.

 Voglia scusarmi, preghi sempre per me indegno di essere chierico

e voglia benedirmi.

 Sono nel cuore di Gesù il sempre suo aff.mo ed obbl.mo


          Chierico Orione

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