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Anime e Anime !
Roma, il XVI / 3 - 916 .
Caro Signor Prevosto ,
ricevo la Sua gradita lettera: le lettere e ogni buona noti-
zia degli antichi amici portano sempre piacere, e ci riportano
alla primavera della nostra vita .
Non posso ancora dirLe che cosa, in effetto, potrò fare pei
due sordomuti che Ella mi raccomanda .
Se guardassi al cuore, subito vorrei abbracciarli nel Signo-
re e fare una famiglia di agricoltori Sordo - muti .
E chissà che il Signore non lo faccia?
Dovrò presto venire da codeste parti, e ne parlerò ai miei
Confratelli, e vedrò se a Cuneo è possibile alloggiarli .
Ora tutto il personale mi va in guerra, e essi rimarrebbero sen
za quella vigilanza e direzione delle quali particolarmente ab-
bisognano .
Nè inclino a lasciargli con gli orfani, siano anche lavora-
tori, perchè i sordo - muti hanno bisogno di essere molto
aiutati nella vita spirituale, diversamente preparano dispiaceri.
Lei mi dice di inviarmi acclusa nella sua lettera una cartoli-
na di un Avvocato di Voghera , che io conobbi fanciullo a Ponte-
curone, in occasione d'una prima Messa .
La cartolina non c'era .
Veda che non Le sia rimasta costà, sul tavolo del suo studio.
Ed ora preghi per me, e preghiamo e amiamoci nel Signore a vi-
cenda : questo piace al Signore !
E la Sua Mamma, come sta?.
Io ricorderò sempre il cuore di Sua Madre, e la sua benevolen-
za verso di me .
E quando Iddio mi darà un mezz'ora di tempo, le dica che
voglio venirla a trovare .
Ah! tutto voglio dimenticare, ma non la carità e la bont…
di tante anime buone! La carità che avete usata a me poveretto
e ai figli della Divina Provvidenza vi sarà ricompensata dal Si-
gnore con ambedue le sue sante Mani, perchè è Lui che ha det-
to che la carità è il suo precetto , e che tutto quello che fa-
te ai minimi, l' avete fatto a Lui !
La carità ci edifichi e ci unifichi in Gesù Cristo e nella Sua
Chiesa. Suo aff.mo in Xsto e Maria SS.
Sac. ORIONE d.D.P.
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