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Al M. Rev,do Signor
Teologo Don BOTTI Arciprete di S. Martino
(prov. Alessandria) POZZOL FORMIGARO
C u n e o, XX Settembre 1918 .
Anime e Anime !
Mio caro Don Botti ,
Venendo qui ho letto, lunedì, la Sua lettera del 14 corr,, e
l'ho riletta oggi ancora .
Trovo tutto bene , meno che una cosa, che Lei puo capire.
Io non potrei fare: lo sento nell'anima, e per più motivi a
voi tutti evidenti certamente .
Senta: sarò con voi e uno di voi, ma non chieda a me di pi— .
Il progetto è buono e attuabile, ed entra pienamente nello
spirito e nella lettera del nuovo Codice di Diritto Canonico : la
credo anche cosa utilissima, necessaria e anche urgente .
Come dissi più su, trovo tutto bene, ma sento che io non lo po-
trei, non per calcoli umani ; ma per la conoscenza che Nostro Si-
gnore, per Sua misericordia, mi dà di me , e di ogni mia mise-
ria .
Si metta Lei, e se Lei teme che sia interpretato come lavoro di
partito il Suo, da chi, non avendo semplicità di cuore , può es
sere portato a vedere sempre fini secondari e umani nel lavoro al-
trui, - ci passi francamente e santamente sopra, e tiri innanzi
senza perder tempo a curarsi di quel che diranno: Nostro Signore
sarà con Lei, e, ne sono certo, sarà con Lei anche Mgr. Vescovo,
al quale, occorrendo, andrò in ginocchio a pregarlo che La appog-
gi e La benedica, perchè cos poco è più morte: e se i Sacerdoti
cioè noi, ed io primo, avremo spirito e olio nella nostra lampada, faremo
lume, se no, chissà dove andremo; e la Chiesa aspetterà invano
di essere da noi consolata, chè, quando il prete non è prete,
anche le chiese diventano una ruina , e le anime se ne vanno.
Nè basta più essere prete cos : si avvicina un' ora che
o si sarà apostoli, o si correrà pericolo di diventare apostati.
Si è sentita e quasi reclamata la necessità di una gran lega
difensiva tra il Clero, non solo per la tutela del buon nome, ma
anche, - e, per alcuni, pare sopra tutto - pel miglioramento e
tutela degli interessi materiali di classe, - e non si sentirà
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il bisogno di non essere soli per la parte pi— vitale e la vita
dello spirito ?
Ma non è lo Spirito Santo che dice : frater qui adiuvatur a
frate quasi civitas firma ?
Che se l' ultima preghiera di Nostro Signore agli Apostoli fu
appunto che fossero una cosa solo con Lui, e gli Atti degli Aposto-
li magnificano la vita dei primi cristiani "qui erant cor unum et
anima una", ed erano di edificazione ai pagani, i quali non Š det-
to si stupissero dei miracoli, ma ben si stupivano della unione e
carit… fraterna: vedete come si amano! =
Perchè questo mondo cos egoista, cos apata, che ci corconda -
- e quasi direi ci soffoca o ci travolge - , perchè non resterà scos-
so e vinto e trascinato a Gesù Crocifisso, se vedrà noi vivere la
vita di Gesù Cristo e la carità rispondere in noi e tra di noi,
e nei di null'altro desiderosi che di consumarci di carità , e
tutti dolcemente intenti e uniti per salvare le anime dei nostri
fratelli, e versare balsamo sulle ferite della umanità, ferita
lungo la strada ?
Stenda dunque il suo programma, il regolamento, e poi vada sen-
z' altro da Monsignor Vescovo direttamente e metta sì è tutto
nelle Mani della SS. Vergine, e stia tranquilla, chè tutto riusci-
rà bene, di gloria a Dio , di conforto pel Vescovo, di bene per
le anime nostre e di salvezza per le anime dei nostri fratelli,
Sacerdoti e borghesi .
Ieri abbiamo cominciato l'Ufficio = et spes mea in Deo est =
Ave Maria e avanti! Spes nostra in Deo est !
E La abbraccio fraternamente in osculo Christi .
Suo aff,mo
Sac. ORIONE
d. D. P.
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