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     Tortona, 14 Febbraio 1920 .



  Caro don Botti ,


 Apro io la lettera da Lei diretta a Don Sterpi, il quale si

trova lontano da Tortona, e, in queste assenze prolungate , è

uso tra noi che le lettere, - che non sono personali, ce le apria-

mo a vicenda , per dare corso alle pratiche .

 Ora Le dirò che, in questi giorni , giunse pure qui qualche

altra lettera da cui ho capito a sufficienza, se non chiaramente,

qualche cosa che, se avvenisse, mi farebbe davvero dispiacere .

 Quindi, qualunque invito che Lei ricevesse o di qui o da al-

tri, per cooperare a feste o ad altro , e che si riferissero a

me o all'Istituto della Divina Provvidenza, La prego nel Signore

di lasciar tutto cadere , e di non darvi nè corso nè parte .

 E` un favore che Le chiedo e che so Lei non mi vorrà rifiutare.

 Dico questo, perchè in una lettera d'un Arciprete , che mi ca-

pitò tra mani e diretta a Don Sterpi , ho visto che si fa il no-

me di Lei.


 Ed ora mi raccomando alle Sue preghiere, - questo s anche mi

farà bene e mi farà piacere, - il resto, no .

 Le sono sempre e molto grato di tutta la Sua bontà e benevo-

lenza e prego il Signore di largamente ricompensarLa in terra e,

poi, in Paradiso .

 Tanti rispetti a Sua Madre. Suo aff,mo in Gesù Cristo e Maria

 SS.

     Sac. ORIONE LUIGI d.D.P.


 P. S. Ho il piacere di significarLe che presto partirò pel

  Brasile .


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