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     Anime e Anime !


   R o m a, il d 8 Novembre 1920

   Via Appia Nuova, 126 - -



  Caro Don Botti ,


 Non mi fermo a dirLE tutto ciò che sento per Lei nel Signore,

ma Ella lo avrà ben compreso alla Stazione Termini: pregherò per

Lei e secondo le Sue intenzioni, e, per oggi, non dico altro .

 Urge dare una risposta a quel santo Vescovo di Noto, ed essen-

dosi Egli rivolto a Lei, e non avendo mai risposto ad un mio te-

legramma, che gli diceva fin da quattro o cinque mesi fa, essere

io disposto ad accogliere nella Colonia tanti orfani quanti essa

ne poteva convenientemente ospitare e mantenere , - La prego di

voler rispondere Lei, e di permettermi anche pregarla di rispon-

dergli letteralmente cos :


     Data della lettera


  Eccellenza Rev,ma ,


 Ho parlato a Don Orione in merito a quanto Vostra Eccellenza

Rev,ma mi scrisse .

 Quanto alla prima parte, egli sinceramente mi disse che non ha

mai inteso privare Vostra Eccellenza Rev,ma dell'uso in estate

della casa bianca, che anzi  Le scrisse da parecchi mesi che avreb-

be piuttosto messi gli orfani sotto tende militari, pur di avere

l'onore e il conforto che Vostra Eccellenza passasse colassù la

estate .

 Aggiunse che non ha mai avuta difficoltà alcuna ad aumentare

il numero degli orfanelli, che anzi questo vivamente ha sempre

desiderato, ed era disposto l'anno scorso a dare lire diecimi-

la, perchè potessero essere accolti alla Colonia orfani di guer-

ra. Poi non gli si rispose, benchè fosse venuto lui personalmen-

te a Noto, e allora egli accolse un maggior numero di orfani di

guerra calabresi, mettendoli alla Colonia Agricola di Prunella

( Melito Porto Salvo ) - Reggio Calabria ) .

 Egli aveva a disposizione una somma, e venne a Noto perchè de-

siderava ripartirla metà a beneficio degli Orfani di guerra del-

la Calabria , e metà  a quelli della Sicilia e ne informò Vostra

Eccellenza .

 Era evidente, per altro che, ammettendosi Orfani di tal genere,


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non si ponessero a dormire in quella Casa della attuale Colonia,

dove nè io nè il mio compagno di viaggio, Arciprete Franzosi

di Pontecurone , potemmo dormire quella notte che abbiamo passa-

ta colassù ,  tanto che si dovette metterci sotto un carrubo.

Quella Casa non può presentarsi più ai d nostri quale Istitu-

to di Orfani, essa manca di tutto il più elementare e strettamen-

te necessario, nè quelle misere soffitte, prive di aria e di

luce, possono più servire da dormitori; e penso che qualunque Au-

torità facesse una ispezione, dovrebbe prendere gravi provvedimen-

ti .

 Ma mi rifer ancora il Don Orione che da quattro o cinque me-

si egli inviò a Vostra Eccellenza Rev,ma un lungo telegramma .

 Con esso egli si impegnava di tenere sulla Colonia tanti or-

fani quanti essa ne avesse potuto convenientemente ospitare e man-

tenere, semprechè si fosse voluto addivenire ad una onesta e lea-

le sistemazione, - e quando l'Istituto della Divina Provvidenza

fosse stato al sicuro di poter spendere sulla Colonia stessa, al-

meno in modo che le spese venissero rifuse, qualora i Religiosi

avessero dovuto lasciarla .

 E` evidente che la Congregazione dei figli della Provvidenza

non può mettere capitali su terre non sue, o senza riversabilità!

 In detto telegramma V. Eccellenza egli accennava anche a pos-

sibili aiuti da Benefattori e dal Ministero di Agricoltura, anche

perch‚ l'attuale Ministro Micheli gli è personalmente amico è

assai benevolo per le Opere di Don Orione .

 Ma Vostra Eccellenza Rev,ma anche a detto telegramma non ha ri-

sposto .

 Don Orione , come già Le scrisse da tempo, non ha proprio nes-

suna difficoltà a togliersi dalla Colonia di Noto se Vostra Ec-

cellenza Rev,ma glie lo dice nel Signore paternamente - sincera-

mente, anzi egli ha molte richieste, e già fin da quado Le chie-

se che sinceramente avesse voluto significargli il suo pensiero,

egli avrebbe collocati altrove i suoi Religiosi. E quello che Vo-

stra Eccellenza Rev,ma vuole fare, lo faccia subito, prima che si

accettino orfani .

 Perchè il Don Orione, a mostrare ancora una volta ogni sua buo-

na disposizione e la sua devozione verso  Vostra Eccellenza Rev,ma,

mi disse che non solo non ha difficoltà di aumentare gli orfani,

ma che sarà anzi lieto di dare la preferenza a quelli che Vostra

Eccellenza Rev,ma si degnasse di proporgli .


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 Bacio il Sacro Anello, e Le sono con molto ossequio

    dev,mo




 Prego di tenere questa minuta, e la lettera a Sua Eccellenza

Mgr. Giuseppe Vizzini voglia inviarla raccomandata .

 Ringrazio , e sempre uniti nel Cuore trafitto di Gesù Croci-

fisso e ai piedi della Madonna Santa .

 Suo aff,mo come fratello


     Sac. ORIONE d.D.P.


 Tanti, tanti saluti rispettosi a Sua Mamma .


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