V065T078 V065P096
non riletta - Venezia, il d
9 di Aprile 921
Istituto Manin Maschile
Caro Don Botti ,
Ringrazio tanto delle Sue lettere. -
Scrivo breve, perchè in partenza per Caorle .
Autorizzo Lei a concludere un compromesso con quella Signora di
Genova .
Accetto di passarle lire 5 per anni cinque: verrebbe ad essere
il 6 e 1/2 per % di quanto essa dà, essendo lire 1800 annue che
Le si passerebbero, e le 18 mila in cartelle riducendosi a lire
13.500 circa oggi. Intanto Ella veda di trovare chi compri la Casa,
e cos si farebbe un atto solo, e si avanza un 1500 lire di spesa.
Ciò che si ricava sia dalle cartelle che dalla Casa Lei lo pas-
si subito senz'altro, ad estinguere il debito del Dante.
Nel compromesso, si capisce, che mi obbligo di mantenerla in
uno dei nostri Istituti, dopo i cinque anni, e anche può venire
prima .
Venendo prima, dovrebbe cessare il sussidio di lire 5 giornalie-
re, mi pare .
Spero sarà una buona persona , che poi non ci farà passare dei
dispiaceri .
Noi si tratterà bene, e in modo da fare le cose coram Deo, e
da essere più larghi che stretti; Lei, del resto, conosce lo spi-
rito delle nostre Case, dico nostre, perchè Lei è dei nostri.
Qui le cose vanno bene, grazie a Dio e alla Madonna .
Don Sterpi la saluta fraternamente insieme con me.
Il Patriarca ci ha dato l'Orfanotrofio al Lido: sarà inaugurato
quest'autunno , e allora vorrei che Lei mi conducesse anche il mio
Arciprete.
Tanti ossequi a Sua Mamma. Dio ci conforti sempre!
Suo aff,mo in Xsto e nella Madonna
Sac. ORIONE d.D.P.
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