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 non riletta -   Venezia, il d

     9 di Aprile 921


    Istituto Manin  Maschile



  Caro Don Botti ,


 Ringrazio tanto delle Sue lettere. -

 Scrivo breve, perchè in partenza per Caorle .

 Autorizzo Lei a concludere un compromesso con quella Signora di

Genova .

 Accetto di passarle lire 5 per anni cinque: verrebbe ad essere

il 6 e 1/2 per % di quanto essa dà, essendo lire 1800 annue che

Le si passerebbero, e le 18 mila in cartelle riducendosi a lire

13.500 circa oggi. Intanto Ella veda di trovare chi compri la Casa,

e cos si farebbe un atto solo, e si avanza un 1500 lire di spesa.

 Ciò che si ricava sia dalle  cartelle che dalla Casa Lei lo pas-

si subito senz'altro, ad estinguere il debito del Dante.

 Nel compromesso, si capisce, che mi obbligo di mantenerla in

uno dei nostri Istituti, dopo i cinque anni, e anche può venire

prima .

 Venendo prima, dovrebbe cessare il sussidio di lire 5 giornalie-

re, mi pare .

 Spero sarà una buona persona , che poi non ci farà passare dei

dispiaceri .

 Noi si tratterà bene, e in modo da fare le cose coram Deo, e

da essere più larghi che stretti; Lei, del resto, conosce lo spi-

rito delle nostre Case, dico nostre, perchè Lei è dei nostri.

 Qui le cose vanno bene, grazie a Dio e alla Madonna .

 Don Sterpi la saluta fraternamente insieme con me.

 Il Patriarca ci ha dato l'Orfanotrofio al Lido: sarà inaugurato

quest'autunno , e allora vorrei che Lei mi conducesse anche il mio

Arciprete.

 Tanti ossequi a Sua Mamma. Dio ci conforti sempre!

  Suo aff,mo in Xsto e nella Madonna


          Sac. ORIONE d.D.P.


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