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Alla Nob. Signora
La Sig,ra Marchesa GIUSEPPINA VALDETTARO
Corso Dogali, 4 / 5 G E N O V A
Tortona, il 17 Giugno 1919 .
Anime e Anime !
Buona figliuola del Signore ,
Ricevo Sua lettera urgente , in data 16 corr,
1) Rimando la lettera delle Clarisse .
2) Non conosco la cieca Giuseppina più di quello che la conosce
Lei, e, certo, meno. Mi fermerò ancora a Tortona pochi giorni, e il
22 a sera vado a Roma. Troppo poco tempo, per formarmi un criterio mo-
ralmente sicuro di detta anima, tanto più che non tutti i giorni vado
a San Bernardino. So che essa era diretta da un Padre barnabita, che
non deve avere troppo la testa sempre a posto, e quindi anche il giudi-
zio di lui, non mi affiderebbe .
A me di essa ne avevano sempre parlato bene, mi pare, a S. Bernardi-
no .
Direi di provarla ancora un poco, e se vediamo che ha buono spirito,
e che dà speranze di riuscita, allora potremo dare le più ampie in-
formazioni morali. Adesso Lei scriva chiaro: Don Orione, senza com-
promettere la cosa , amerebbe provare qui di più la postulante,- il
che Š la verità .
3) Oggi dovevano partire per Roma una delle cieche vestite, quella
venuta da Roma e che era a Quezzi, e un' altra una non cieca - che è
del paese di quella che sta col Sigr. Bianchi, e venuta con essa .
Si sarebbero fermate qualche giorno a Roma ma erano dirette in Cala-
bria, e Le avranno scritto di trovarsi alla Stazione di Genova. Ma
oggi sono senza danaro, e spero farle partire fra qualche giorno, facil-
mente con un Sacerdote, che deve pure recarsi a Roma, oppure con me,
come a Dio piacerà .
4) Oggi vi è Maria Rosaria a letto per raffreddore, mi dicono;
ma io non potei andare a San Bernardino .
5) Le Clarissse aspettavano Domenica ( SS. Trinità ) Don Sterpi;
ma egli giunse qui per assistere alla prima Messa di Don Fiori, e ri-
partirà domani o dopo per Venezia. -
Il Signore e la SS. Vergine La conforto e benedicano .
Ossequi al Padre e a Giulio. -
Sac. ORIONE d. D. Pr.
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