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   Espresso

   Alla Distinta Signora

   Marchesa GIUSEPPINA VALDETTARO

   Via Dogali, 5 - 4   G E N O V A



   Anime e Anime ! - Roma, il 17 Luglio 1923 .



  Buona figliuola del Signore ,


 1) Grazia e pace da N. Signore Gesù Cristo !

 2) Per Giulio non c'è da trubarsene affatto .

 Dopo quando Lei mi disse , che egli era rimasto male dalle in-

formazioni di Ovada ho ritenuto che non fosse male fare un' indi-

cazione , visto che è tanto difficile trovare, oggi, persone si-

cure e che provengano da famiglie sicure .

 Ma il mio compito doveva andare fin lì, e non oltre, almeno per

ora .

 La Famiglia dei Conti Fani non sarà più a Roma in Agosto, ma a

Viterbo, e per tutto l' autunno; questo dico perchè egli non fac-

cia un viaggio qui inutilmente , se davvero avesse in pensiero di

venire più tardi a Roma .

 Che se poi Ella vedesse che egli desidera continuare le indagi-

ni sulla persona indicata, potrei indirizzarlo a Viterbo a persona

di fiducia e molto prudente .

 3) Lascio Roma domani sera, il 18, diretto a Venezia, ove avre-

mo gli Esercizi il 20 corr, .

 3) Ieri ne scrissi, per espresso, al P. Bouvier, ma Lei vo-

glia ricordargli di non mancare, per carità .

 5) Tanto più che io ho qui il Conte Servanzi malato, a 86ø an-

ni, e forse dovrò tardare, se vedessi che c'è pericolo. Egli è

in mani non sicure, ma, sovra tutto , merita di essere assistito

per la sua carità  verso la Congregazione,m avendoci dato più ch e

200.000 lire in danaro, senza tenere conto della Casa di San Seve-

rino .

 Favorisca dire al Padre questo; - sopra tutto lo preghi di non

mancare .

 6) Va molto bene che quella Suora di Lido vada ad Ameno.

 7) Se non hanno alcuna Suora che la possa sostituire, prevedo

che Don Sterpi dovrà mettervi di necessità un Chierico ad assi-

stere quei bambini .

 E` pur necessario che abbiamo chi li custodisca e li sappia tenere,


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anche onde non capiti ad altri di trovarli come io li trovai una vol-

ta, che parevano tanti piccoli birichini di strada, abbandonati

a sè .

 8) Confesso però che a me rincrescerebbe troppo vedere un

Chierico colà, - non per altro che perchè sarebbe il principio

dello scalzamento delle Suore .

 9) Ho sempre sinceramente desiderato ed ho voluto che quella

Casa fosse per voi altre .

 E` un posto di cui la v/ Congregazione ha bisogno: è una casa

già tutta pagata, e ci soffrirei, se dovessi vedervi venire via ,

mentre ho fatto tanto perchè ci foste .

 Voi altre ne cominciereste ad avere l' uso, senza alcuna spesa,

- e, col tempo, quando aveste elementi abili sul tipo di Maria Vit-

toria - essendo quello l' unico Istituto di Carità di Lido, - po-

treste aiutarvi un poco: una Casa a Venezia e a Lido vi pu• gio-

vare sotto pi— aspetti .

 Scrivo cos unicamente per far conoscere ciò che io sento .

 Ho fatto tanto perchè quella Casa fosse presa da voi, che ora

mi par strano dobbiate venirne via per non trovare una Suora che

sappia tenere , un po' educati e puliti, 16 marmocchi !

 Ritengo che, con l' aiuto del Signore, Ella potrà ancora rime-

diare; che se proprio non ne trovasse alcuna , allora voglia av-

vertirmene, perchè vedrò io se m'è possibile trovare .


 In questo momento ricevo un espresso di Don Sterpi, ov'è detto

che ha dovuto mandare al Lido un Chierico, perchè ""quella Suora

che era addetta ai bambini è malata e finora non è giun-

ta nessuna a sostituirla"".

 E` proprio ciò che io non avrei voluto .

 Aggiunge: ""quei ragazzetti di Villa Soranzo passeranno al Lido

per il periodo dei nostri Esercizi .""

 Capisco che, allora, una Suora anche abile , non sarebbe basta-

ta , e sempre un Chierico ci voleva, perchè i fanciulli di Villa

Soranzo sono più di 30, se non 40 .

 Ma essi presto se ne andranno, e bisognerebbe, intanto, vedere

se c' è una Suora che sappia tenere 16 o 20 bambini. -

 Conforto e benedico in G. Cr, e Maria SS. Dev,mo


       Sac. ORIONE  d.D.Pr.


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