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Espresso
Alla Distintissima Signora
Marchesa GIUSEPPINA VALDETTARO
Corso Dogali, 5 - 4 G E N O V A
Anime e Anime ! - Venezia, il 5 Agosto 923 .
Buona figliuola del Signore ,
Grazia e pace da N. Signore Gesù Cristo !
Vengo a rispondere alle molte lettere ricevute. Non lo potei pri-
ma , perchè fino a jeri fummo assorbiti da più gravi lavori .
I La Professoressa mi parrebbe bene facesse prima i Santi Eser-
cizi , e poi vada pure per un po' in famiglia. Gli Esercizi Spiri-
tuali loro cominceranno o la sera del 15 Agosto o il 16, - quindi
più poco tempo ci sarebbe perchè andasse prima, - tuttavia fac-
cia lei in Domino, se credesse anche mandarla subito .
II Da Prunella come da Reggio Calabria, direi di non farne ve-
nire per ora, eccettuate le due nuove che Suor Maria Francesca di-
ce che ha da mandare, le quali però dovrebbero già essere state
provate per alcuni mesi la, se non direi di sospendere anche per
esse .
III Mentre parte questa lettera, ne parte altra diretta a Tor-
tona allo scopo che si lasci subito a disposizione delle Suore il
Probandato, - cos avrete tempo a farvi un po' di pulizia .
IV Oggi poi scrivo a Don Ferretti di Caorle, licenziandoci per
le Suore , e onde abbia tempo a provvederne altre .
V Anche le Suore di Cassano Ionio, per ora, è bene che non si
muovano di dove sono. Gli Esercizi li avranno dopo , insieme con
le altre della Calabria .
VI Quanto alla Rocca e all' altra di Caorle, malate, mi pare si
potrebbero ancora mettere ad Ameno, dove, per questi mesi, è buon
clima , e servirsi delle camere ove abitava la Contessa. Che, se
dette camere fossero già occupate, la Divina Provvidenza ci verrà
incontro: non fastidiamoci per l' avvenire: non ci può accadere
cosa che Dio non voglia !
Se permette una tribolazione, non ci assisterà Egli? Lascia-
mo un po' fare al Signore senza tanto umanamente affligerci. Nostro
Signore ci vuole bene più che non ce ne vogliamo noi, e la sorte
nostra e dell' Istituto sta meglio nelle sue mani che non nelle
nostre .
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Siamo lieti di cadere in terra, come cadono le foglie e come ca-
dono i semi , e di passare nel macero: non è chi semina nè chi
irriga, ma Chi dà incremento e vita, cioè è il Signore, che condurrà
avanti e moltiplicherà in noi, vivi o morti, la Sua carità . -
Mi pare non ci sia altro d' urgente, e La benedico nel Signore
e nella Madonna.
Dev,mo servo in G. Cr,
Sac. ORIONE
d. D. Pr,
La cieca Albina Natali di Genova potrebbe venire, intanto, a
fare gli Esercizi a Tortona .
Queste poi potrebbero essere di guida alla cieca; e, se Suor Ma-
ria Benedetta è ancora malata, e il Medico insiste che sia trasfe-
rita in alta Italia , venga pure anch' essa .
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