V065T230 V065P297
Alla Nobile Signora Marchesa
GIUSEPPINA VALDETTARO
Corso Dogali, 5 int, 4 GENOVA
Venezia, XII Marzo 1925 .
Anime e Anime !
Buona Figlia di Dio ,
La grazia e la pace di Nostro Signore siano sempre con Lei !
Ricevo qui la Sua lettera dell' 8 corr, - Non vi trovo entro
la lettera dell' Albina Boveri , ma comprendo lo stesso di che si
tratta .
Sarei ben contento che Suor Maria Carità potesse assumere la
Scuola di Montale , ma bisognerebbe avesse diploma, o che, almeno,
altra nostra Suora - non ancora impegnata in altra Scuola pubblica-
potesse figurare essa, producendo il suo diploma. Ma ritengo che
non serete in grado di poter fare questo .
E bisognerebbe che la Suora prestanome stesse almeno nelle
vicinanze di Montale, come a Tortona ad esempio .
Quanto ad Ameno ho scritto sia al Parroco che alla Superiora, che
la Messa si dirà senza suonarla e chiusa la porta che dà al pub-
blico . E cos ogni questione è risolta .
I Ricoverati e le Suore non hanno bisogno n‚ che la Messa la
Suoni nè che la porta si aperta .
Eviti l' Ospizio di Ameno dal lasciarsi travolgere dalle questio-
ni locali, e specie dai partiti o beghe che potessero esserci tra
Parroco e Frati .
L' Ospizio è Casa di Carità eviti i pettegolezzi e le divisio-
ni che inacidiscono la carità, e fan male allo spirito .
Sabato e Domenica fui a Genova, ma non potei passare da Lei; alle
7 pomeridiane passai dal P. Bouvier, ho suonato ma non hanno senti-
to .
Come Le avrà la Suor Teresina Rocca sono pure stato al Pic-
colo Cottolengo. Essa mi espresse il desiderio che alle Suore re-
stassero quelle tre camere in alto. Mi pareve fossero troppo, tanto
più che alcune Suore dovranno pure pernottare qua e là nella ca-
merate e piani della Casa .
Io anzi amerei che quelle due o tre Suore che non potessero re-
stare alla vigilanza notturna riposando nelle camere con le malate,
vedessero di trovar posto sul solaio , se ciò fosse appena possibile,
V065P298
onde non togliere posti ai poveri . Che se quelle tre camere doves-
sero restare alle Suore, allora in che cosa consisterebbe l' al-
largemento della Casa? In ben poco relativamente. Si farebbe la
figura che più si pensi alle Suore , che ad allargare il posto per
i poveri di Gesù Cristo. - Ora io vorrei sentire nelle Suore que-
sto spirito, non di pensare a sè , ma ai poveri del Signore , e di
servire il Signore nei poveri .
Pare anche che le Suore spendano troppo , se si tiene conto che
hanno tutto o quasi eccettuato il pane .
Ho chiesto quanto spendono al giorno in pane , e mi dissero li-
re 35 .
Ora ricevano, in media, lire 500 alla settimana .
E così veda che c'è del malumore verso le Suore , e si fanno
dei conforti con altre .
E` bene che Lei lo sappia. - Tra l' altro si osserva che del dana-
ro che esse avrebbero ricevuto non danno o non hanno mai dato nes-
sun conto; nè mai avrebbero detto : la tale Signora o Signore ha
dato questo , si sa poi da altri .
Sarà bene che vada un po' Lei, disponga diversamente .
Domenica dopo pranzo pare sia venuto un po' d' urto di nuovo con
la Teresina .
Io domenica non vidi le Signore, ma l' ho capito dalla Teresina
Rocca stessa nella visita che feci, dopo che c' erano già state
le Signore .
Io sostengo la Teresina Rocca, ma mi pare che la sua base si a
molto scossa. Non per quello che Lei sa, ma per un insieme di cir-
costanze per cui non c'è più affiatamento o stima tra essa e le
Signore. Mancava ancora che essa come fece - dicesse che la Su-
periora ( Lei ) avrebbe voluto che quelle tre camere in altro fos-
sero per le Suore . -
Lo disse a me, ma, ciò che non andava, è che lo disse pure al-
le Signore. Essa non ha sempre tatto nè la prudenza di tacere
o di non compromettere chi sta più in su .
Lei credo che la cosa abbia cominciato con piccoli sotterfugi, e
poi venne a dare il tracollo il fatto della sorella, tenuta quasi
clandestinamente. E` inutile: bisogna essere molto delicati ; e
quando non si capiscono certe situazioni, è finita. Si sarà otti-
mi religiosi, ma certe posizioni non si possono più reggere .
Questo dico a Lei, e ciò che scrivo resti, almeno nella forma
V065P299
forte onde scrivo, resti riservato a Lei. Non vorrei addolorare di
più quell'anima di buona figliuola, ma solo scrivo così perchè
sento doveroso e urgente che Ella sappia chiaro come è la situa-
zione di essa . -
So che là hanno un registro che io ritirerò col 19 corr, e da-
rò qualche disposizione in merito a proposito di registrazione.
Veda, se Ella lo può, intanto quel registro e cos potrà rife-
rire. E ne faccia provvedere un altro - da restare in bianco per
ora, - ma che comincieranno con San Giuseppe .
Raccomandi nel Signore a tutte e a ciascuna di non nascondere mai
nulla, ma di andare avanti con semplicità .
Confidino in Dio e non negli uomini.
Vadano schiette e candide in tutto: non abbiano timore di colti-
vare fino allo scrupolo la piena sincerità e lealtà: questa è
parte di quella perfezione a cui Dio ci ha chiamati: che la sin-
cerità, l'umiltà e la schiettezza sia uno dei punti fondamentali
del vostro Istituto.
Che Nostro Signore e la Santa Madonna conforti e benedica Lei
e tutte.
In G. Cr,
Sac. ORIONE
d. D. Pr,
_