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All' ILL.mo e REV.mo Signore
Signor Teol. GIOV. BISCALDI Arciprete di
V O G H E R A
Tortona, il XVII / VIII - 928 .
Rev,mo e Caro Sigr. Arciprete ,
La grazia di Nostro Signore sia sempre con noi !
Stamattina è stato qui P. Benedetto a dichiararmi che l' Ospe-
dale dà lire 200.000, - che i Padri potranno dare la preferenza
a me solo se io dò lire 200.000, più alcune migliaia di lire .
Ho risposto che dò anch'io lire 200.000, sul serio .
Quanto al dare io qualche cosa in più, ho risposto che mi di-
cessero loro quanto poteva essere questo in più, che io, in massi-
ma, ero anche disposto a superare di qualche cosa le lire 200 mila.
Di più gli ho chiesto se egli aveva facoltà di stringere ipso
facto il contratto, quando io direttamente avessi fatto l' aumento,
o avessi accettato l' aumento propostomi da loro, cioè da lui me-
desimo .
Mi rispose che egli non aveva facoltà di concludere .
Allora siamo rimasti che egli tornasse a Voghera, e oggi, nel po-
meriggio, verrà di nuovo a Tortona per dirmi quanto in più di
lire 200.000 i Frati vogliono, e per stringere il contratto, se io
potrò accettare il loro aumento .
Ripeto: già ho detto che sarei disposto ad accettare anche con un
piccolo aumento, ma senza determinare .
Ora io ho riferito tutto a Monsignor Vescovo, e vengo adesso da
Lui .
Stasera alle 10 dovrei partire per Roma .
Monsignor Vescovo mi ha dato incarico di scriverLe che Ella venga
qui oggi stesso, ( se appena appena lo può ) ; - e mi ha detto di
pregarLa di non venire col treno, per non correre pericolo di incon-
trarsi col P. Benedetto, ma di prendere una auto .
Cos Lei saprà subito la decisione; e, poichè Monsignor Vesco-
vo domattina dovrà assentarsi per alcuni giorni, Le farebbe, (oc-
correndo), stasera stessa una commendatizia, e Lei potrebbe anda-
re a Roma .
Ella non venga qui in Istituto, ma si trattenga da Sua Eccellen-
za, ( come sono inteso con Lui ) che io vengo, poi a riferire, e cos
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si deciderà .
Intanto Monsignor Vescovo Le dirà qualche cosa d' altro , pi—
di quanto Le ho scritto .
Come vede, io mi sono già spinto oltre quanto Lei mi aveva con-
sigliato .
Lo so che non vale quel prezzo, ma tengo conto del bene che si
può fare .
Ora vò a fare pregare .
Non so se verremo o no a Voghera; - comunque: - innanzi tutto
La ringrazio della Sua benevolenza e valido appoggio che non dimen-
ticherò , e pregherò la Madonna SS. di volerLa largamente ricom-
pensare .
In secondo luogo poi Le dico che, se la Divina Provvidenza ci por-
terà a Voghera, Lei avrà in noi dei figli e dei buoni figliuoli,
e non aggiungo altro: solo desidero che quella Casa sia la Sua Casa:
che quella Chiesa sia in tutto la Sua Chiesa, e noi in tutto i Suoi
figli in Gesù Cristo .
Cosicchè quando poi Lei ed io ci troveremo in Paradiso possiamo
avere di che consolarci in Domino e benedire Iddio e la Madonna SS.
in eterno .
Suo aff.mo
Sac. ORIONE
dei figli della Divina Provvidenza
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